Autore, secondo una tradizione accolta nel Talmūd babilonese, del Targūm dei libri profetici della Bibbia (Targūm Yōnātān). Sarebbe stato un discepolo di Hillēl, e avrebbe compiuto la sua opera in base [...] all'insegnamento degli ultimi profeti ...
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Dottore ebreo (n. Gerona 1194 - m. in Palestina 1270 circa). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmūd, contro le tendenze della speculazione filosofica, mantenendo tuttavia notevole [...] il commento al Pentateuco e al libro di Giobbe, nel quale sono ampî sviluppi cabalistici; scrisse inoltre commenti talmudici, opere giuridiche, filosofiche e devozionali. Rappresentò la parte ebraica in una celebre disputa tenutasi a Barcellona nel ...
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Mose Nachmanide
Mosè Nachmanide
Dottore ebreo (Gerona 1194-Palestina 1270 ca.). Sostenne la verità assoluta dei libri tradizionali, Bibbia e Talmud, contro le contemporanee tendenze della speculazione [...] commento al Pentateuco e al libro di Giobbe, nel quale sono presenti elementi cabalistici; scrisse inoltre commenti talmudici, opere giuridiche, filosofiche e devozionali. Rappresentò la parte ebraica in una celebre disputa tenutasi a Barcellona nel ...
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Talmudista ebreo (Salonicco 1500 - Gerusalemme 1580 o 1585), a Ṣafèd dal 1518, autore del Qiryat sēfer (1551), un commento alla Bibbia, al Talmūd e a passi difficili di Maimonide, nonché di un'opera sui [...] principî religiosi e morali e di una raccolta di responsi giuridici ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] 1827 (quando ne fu fatto membro: v. lettera al Capei del 28 apr. 1827; Capei, p. 136); una Storia della versione del Talmud "in cui promette di darsi carico specialmente di più di cento articoli, e stampe scritte parte in lode, parte in biasimo della ...
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Dottore ebreo detto Rashbam (1080-1158), fratello di Ya῾aqōb ben Mē'īr e nipote di Shĕlōmōh ben Yiṣḥāq, del quale completò il commento al Talmūd; compose poesie liturgiche, una grammatica e un commento [...] al Pentateuco pervenutoci per intero, che si distingue per la stretta adesione al senso letterale del testo ...
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Dottore ebreo (352-427 d. C.), uno degli Amorei babilonesi, per 52 anni a capo dell'accademia di Sūrā. A lui e al suo successore è dovuta la redazione del Talmūd babilonese. ...
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Talmudista ebreo (n. Metz 960 - m. 1040); insegnò a Magonza e fu chiamato per l'eccellenza del metodo e le innovazioni giuridiche il "luminare dell'esilio"; redasse un commento al Talmūd. ...
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Tipografo fiammingo (Anversa, 2a metà del sec. 15º - ivi 1533); attivo a Venezia dal 1516, stampò molte opere ebraiche, tra cui alcune Bibbie rabbiniche (1517-26; 1525-28; 1548), Bibbie ebraiche (1518; [...] 1521; 1544), il Talmud babilonese (in 12 voll., 1519-22) e il Talmud palestinese (1522-23). Dopo la sua morte i caratteri della stamperia emigrarono ad Anversa. ...
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Talmud
s. m. [dall'ebr. talmūd "studio, insegnamento"]. – (relig.) Raccolta delle norme etiche, giuridiche, religiose del popolo ebraico trasmesse oralmente, e scritte nel 2° sec. a. C.
talmudico
talmùdico agg. (pl. m. -ci). – Del Talmūd, che concerne il Talmūd, nome ebraico delle due grandi opere che raccolgono esegesi biblica, e soprattutto consulti giuridici a commento della mishnāh (la raccolta delle norme etiche, giuridiche,...