ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] è più probabile) o del secondo: e forse è questa la "donna giovane egentile sua anima"), rimase "di tanta tristizia punto, che conforto non eonestà. L'incarico era dato "sine aliquo salario", e dell'A, non pare si possa dubitare; e può essere che il ...
Leggi Tutto
Nella retorica classica si intende per anastrofe il sovvertimento del percorso lineare di due o tre parole – o dei costituenti e dei gruppi di parole – di una frase: la seconda diventa prima e la prima [...] particolare utilizza l’anastrofe portandola a perfetto equilibrio formale:
(1) Tantogentileetantoonestapare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi non l’ardiscon di guardare.
Ella si va, sentendosi ...
Leggi Tutto
CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] tanti squarci di confessioni ee della onestà". e senza lusso, perciò gentile veramente"; lamenta soltanto una certa indifferenza alla vita letteraria e la mancanza di un centro di incontri ee mi pare, di aver finalmente cantato la natura sempre e ...
Leggi Tutto
Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] e saggi filosofi li termini della onestà non trapassando, né anco parole in disonor altrui... velenosamente dicendo, ma gentilmentee con modestia, istorie, favole, burle, novelle e Decameron. tanto più pare avvicinarsi al pulpito del predicatore e al ...
Leggi Tutto
Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] pochi documenti che possediamo, il Della Valle non fu un vero cortigiano, ma solamente un onestoe apprezzato «impiegato», che non riuscì mai ad elevarsi in dignità e in ufficio tanto da poter sedere accanto a un Marino, a un Guarini, a un Testi ecc ...
Leggi Tutto
Pietro Metastasio: Opere – Introduzione
Luigi Ronga
La posizione del Metastasio è una delle più singolari che possa incontrarsi nella storia della cultura europea: quella di chi in un'altra arte ha [...] il campo non è più di loro competenza: cosicché, per onestàe per scrupolo, egentile».
Dalle testimonianze dirette e indirette, quasi tutte ben note e del parlar naturale: onde hanno tanto i recitativi dall'arte, qualche commozione pare che cagioni ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] a durare fino alla riforma Gentile del 1923, ma le è riuscito, con l’infinita potenza di una mano che non pare sta lì a dondolarsi. Non ti dondolar tanto; non ti dondolar più; mettiti a far , attraverso l’impegno e l’onestà personale, ha fatto fortuna ...
Leggi Tutto
Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] smarrito, afflicto sanza te» (Lett. 1, p. 23); e il 4 novembre 1466: «Tu ... se' pure il mio Lauro, o vogli tu o no. Pare che sia tra noi certa conformità che viene dalle stelle e fa ch'io t'ami tanto, e ch'io mi confidi ancora tu ami me molto» (Lett ...
Leggi Tutto
DA PONTE, Lorenzo
Giovanni Scarabello
Nacque a Ceneda (attuale Vittorio Veneto), nel ghetto, il 10 marzo 1749, primogenito di Geremia Conegliano e Rachele Pincherle, ebrei. Il padre era un conciatore [...] delicata, gentile, eppur violenta amante, e la di Padova e l'affare ingrossò tanto che fu e il componimento A Sua Maestà Cesarea Giuseppe Secondo (s. l.né d., ma Vienna 1783). Pare Una cosa rara, o sia Bellezza eonestà; per S. Storace, Gli equivoci ...
Leggi Tutto
tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, così forte, così intenso, ecc.: andate...
onesto
onèsto agg. [dal lat. honestus, propr. «onorato», der. di honos -oris «onore»]. – 1. Di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, in base a principî morali ritenuti universalmente validi, astenendosi da azioni riprovevoli...