CUNAVI (erronee le grafie Cumani, Cumano, Cunacci, Cunaci, Cunari, Cunovi), Andrea Vito
Clara Gelao
Figlio di Angelo e di Dianora Tabetta, nato a Mesagne (Brindisi) il 1° giugno 1586 da una famiglia [...] noto del C. è una Pietà ai piedi della Croce (Gambacorta, 1971), nella chiesa del Carmine a Grottaglie (Taranto), firmata e datata 1614, dipinta su conunissione del nobile Luigi Antonio Cesare. Segue cronologicamente la collaborazione alla Natività ...
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BERTI, Mauro
Anna Ottani
Nacque a Bologna l'11 genn. 1772. Pittore decorativo e scenografo, si occupò anche di architettura e meccanica. Il padre Carlo, architetto, del quale non si hanno notizie - [...] ), Il Giulio Sabino, ballo eroico di R. Ronzi (autunno 1803), Giulietta e Romeo di G. Generali (autunno 1807); Il principe di Taranto (carnevale 1807) e La locanda dei vagabondi (carnevale 1809) di F. Paer, Traiano in Dacia e Artemisia di G. Nicolini ...
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HYPNOS ("Υπνος, Somnus)
L. Guerrini
Personificazione del Sonno. Secondo la tradizione più diffusa (che deriva da Hesiod., Theog., 211 ss.; 758 s.), figlio della Notte e di Herebos; più raramente (Sen., [...] H. viene raffigurato più giovane di Thanatos e alato (con ali sulle spalle). Su una lèkythos a figure rosse a Taranto databile al 480 circa, attribuita al Pittore di Pan, H. fanciullino, fornito di amplissime ali, appare accoccolato sulla fronte di ...
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CEGLIE MESSAPICA
N. Degrassi
Cittadina del Salento, in provincia di Brindisi, in cui è da riconoscersi l'antica Caelia (in altri codici Caelium) ricordata da Plinio tra Balesium (Valesio) e Brindisi [...] in varie collezioni pubbliche e private, è conservato in parte nel Museo Provinciale di Brindisi e nel Museo Naz. di Taranto.
Bibl.: Fr. von Duhn-F. Messerschmidt, Italische Gräberkunde, II, Heidelberg 1939, p. 331, con bibl. precedente; R. S. Convay ...
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ITALICA, Arte. − 1. Definizione. − Per arte i. intendiamo le manifestazioni indigene di artigianato artistico nella penisola italiana e in Sicilia, dall'Età del Ferro all'età augustea, che mostrano caratteri [...] colta.
Un fenomeno analogo si verifica anche per la ceramica dipinta àpula, che, dopo averci dato il grande deposito della Taranto preellenica, raggiunge la sua massima diffusione, con le due varietà dauna e peuceta, nei secoli VII e VI, conservando ...
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Vedi VELIA dell'anno: 1966 - 1997
VELIA (῾Υέλη ᾿Ελέα, Velia)
M. Napoli
In località Castellammare della Bruca, nel comune di Ascea in provincia di Salerno, sorgeva l'antica città di V., ᾿Ελέα per i Greci, [...] , 2174; XV, 1960, 4542; M. Napoli, in Atti del III, (1963), del IV (1964), del V (1965) Convegno sulla Magna Grecia di Taranto. Monografie e studî: P. Ebner, Delle Persephone sullo statere Velino e del suo incisore, in Riv. Num., 1949, pp. 3 ss.; id ...
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Vedi CORONA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CORONA (corona)
L. Breglia
L'argomento è di quelli che presentano diversissimi interessi secondo i punti di vista differenti e che pertanto hanno generato intorno [...] che può essere un nastro flessibile talora della stessa lamina (v. brattea) o uno scheletro rigido (c. del museo di Taranto) reso flessibile da una cerniera frontale ed annodato dietro il capo con un nastro. Si possono distinguere due specie di ...
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POSIDONE (Ποσειδῶν; po-se-da-o nella Lineare B)
L. Vlad Borrelli
Divinità preellenica passata poi nel pantheon greco come dio dell'elemento liquido, figlio di Kronos e di Rhea, fratello di Zeus, sposo [...] ancora il tempio che gli era dedicato al capo Sunio e all'Istmo e il particolare onore di cui godeva nella Magna Grecia, a Taranto ed a Posidonia, la città che recava il suo nome. Ma come uno degli dèi maggiori il suo culto fu largamente diffuso in ...
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BRACCIALETTO
P. Sticcotti
R. Pulinas
L'uso del b. è documentato fin dai tempi più remoti con l'introduzione dei metalli. Nel mondo egiziano e mesopotamico era portato tanto dagli uomini quanto dalle [...] da alcuni esemplari provenienti da Tukl el-Karmus e da Sa el-Hagar e nella Magna Grecia, tra le oreficerie di Taranto e Napoli, esso si presenta in due modelli principali comuni, rielaborati poi di centro in centro dal gusto e dallo stile degli ...
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DI LUCCA, Antonio
Vincenzo Rizzo
Nato presumibilmente verso il 1710, maestro marmoraro e scultore, prese parte alle più importanti imprese decorative - non tutte identificate - che si compirono a Napoli [...] di S. Gennaro in Palma Campania. Nel 1751 lavorò a un altare per la chiesa del Gesù (attuale chiesa di Monteoliveto) di Taranto e, poi, sotto la direzione dell'arch. N. Tagliacozzi Canale, smontò la grande "macchina" marmorea, sul retro dell'altare ...
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tarantismo
(o tarantolismo) s. m. [der. di taranta o tarantola]. – Accesso di isterismo caratterizzato dalla caduta del soggetto (per lo più una donna) in una condizione di crisi psichica attribuita, da antiche credenze e tradizioni popolari,...
tarantino
(o tarentino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Tarentinus, gr. Ταραντῖνος]. – Di Tàranto, relativo a Taranto, città della Puglia, antica colonia greca dorica: guerra t., combattuta (281-272 a. C.) fra Taranto e Roma con l’intervento,...