Erede (n. nella contea di Lecce 1370 circa - m. Lecce 1446) del fratello Roberto, conte di Lecce, portò i suoi feudi in dote a Raimondo Orsini-Del Balzo (1384) e, dalle lotte tra angioini e durazzeschi, [...] ottenne col marito l'investitura del principato di Taranto. Morto Raimondo (1406), re Ladislao di Durazzo tentò di piegare la troppo potente feudataria, ma ottenne il principato solo sposandola. Morto Ladislao (1414), fu tenuta quasi prigioniera ...
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Scultore italiano (Galatina 1892 - Roma 1951). Dapprima intagliatore, affrontò poi la scultura, nella quale fu autodidatta, impegnandosi nell'ambito della corrente verista ispirata alle soluzioni di S. [...] Lista e V. Gemito. Suoi lavori a Roma (quattro statue per il palazzo delle Assicurazioni, 1926, ecc.), Bari, Taranto e Galatina, dove il museo civico P. Cavoti conserva un consistente nucleo delle sue opere. ...
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Medico greco (prima metà 2º sec. a. C.), fondatore della scuola empirica. Lasciando ogni dogma preconcetto, S. si basava sull'osservazione diretta (τήρησις), servendosi solo come sussidio della scienza [...] acquisita e del ragionamento analogico. Scrisse sulla diagnosi e sulla terapia due opere utilizzate da Eraclide di Taranto. ...
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CAPUTO, Michele Maria
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Nato a Nardò (Lecce) il 3 genn. 1808 da Pietro e da Francesca Lezzi, dopo aver compiuto gli studi nel seminario locale, vestì nel novembre 1827 l'abito dell'Ordine dei predicatori, [...] venne nominato esaminatore prosinodale. Nel suo Ordine, dopo aver esercitato per vari anni l'ufficio di priore conventuale a Taranto, fu eletto nel 1845 provinciale di Puglia: in tale carica "si adoperò instancabilmente per l'osservanza regolare del ...
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Nome di varî artisti antichi: 1. Scultore (inizî del sec. 5º a. C.), figlio di Aristodico, nominato da Simonide per una statua di Artemide. 2. Pittore, forse della scuola sicionia, della fine del 4º sec. [...] a. C. 3. Scultore greco dell'Italia meridionale, forse di Taranto, amico di Lucullo, attivo a Roma, autore della statua di Venere Genitrice nel Foro di Cesare, del gruppo del centauro che rapisce una Nereide nella collezione di Asinio Pollione, di ...
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Epigrammista greco vissuto in Roma al tempo di Augusto, cliente di Lucio Calpurnio Pisone (console nel 15 a. C.). Fu improvvisatore, derise la raffinatezza tecnica degli Alessandrini. I suoi epigrammi [...] dell'Antologia Palatina (compresi nella Corona di Filippo di Tessalonica) seguono l'indirizzo di Leonida di Taranto e d'Antipatro di Sidone, poeta dal quale non riesce sempre facile distinguerlo. ...
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ALBERTI, Iacopo
Armando Sapori
Figlio di Caroccio di Lapo, continuò e perfezionò l'opera paterna, accrescendo grandemente le fortune familiari. Nel 1350 fu oratore a Cintoia e a S. Miniato; nel 1352 [...] con l'imperatore Carlo IV contro Giovanni Visconti, nonché raccomandare certi interessi di mercanti fiorentini. In quell'occasione Luigi di Taranto lo armò cavaliere. Nel 1354 fu inviato a San Miniato al Tedesco per stipulare con i sindaci di Siena e ...
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Marchese di Bitonto (n. 1458 - m. Conversano 1529), fu uno degli artefici della congiura dei baroni (1485-86), ma poi, perdonato, fu nominato gran siniscalco del Regno napoletano. Unì ai feudi del padre [...] Giulio Antonio i feudi della madre Caterina Orsini Del Balzo dei principi di Taranto. Parteggiò, nelle lotte per il possesso del Regno di Napoli, ora per i Francesi, ora per gli Spagnoli. Perdette definitivamente Teramo, feudo avito della famiglia. ...
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Ammiraglio italiano (Milano 1888 - Frascati 1978); durante la seconda guerra mondiale, ebbe successivamente il comando di due divisioni navali. Nel 1943, col gabinetto Badoglio, fu insieme ministro e capo [...] di S. M. della Marina, e in queste cariche rimase fino al 1946. Il 23 sett. 1943, concluse a Taranto con l'amm. Cunningham l'accordo per la partecipazione della flotta italiana ai piani operativi di quelle alleate. ...
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Epigrammista greco (metà del sec. 2º a. C.) di Tiro, ma vissuto a Sidone e poi a Roma, dove divenne famoso come improvvisatore. Di lui resta nell'Antologia Palatina un centinaio di epigrammi (alcuni attribuiti [...] all'omonimo A. di Tessalonica), soprattutto votivi e sepolcrali. A. imita Leonida di Taranto; è poeta elegante ma manierato. ...
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tarantismo
(o tarantolismo) s. m. [der. di taranta o tarantola]. – Accesso di isterismo caratterizzato dalla caduta del soggetto (per lo più una donna) in una condizione di crisi psichica attribuita, da antiche credenze e tradizioni popolari,...
tarantino
(o tarentino) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Tarentinus, gr. Ταραντῖνος]. – Di Tàranto, relativo a Taranto, città della Puglia, antica colonia greca dorica: guerra t., combattuta (281-272 a. C.) fra Taranto e Roma con l’intervento,...