Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] della prosa letteraria greca e latina (Gorgia, Trasimaco, Demostene, Isocrate e, a Roma, Cicerone). Nella tardaantichità al n. venne progressivamente sostituendosi una nuova composizione ritmica, fondata sulla successione di sillabe toniche e atone ...
Leggi Tutto
Scrittore latino (n. Rieti 116 a. C. - m. 27 a. C.), detto dal luogo di nascita V. Reatino (Reatinus); erudito, poligrafo, uno degli autori più fecondi e importanti del mondo antico. L'importanza di V. [...] riflessi se ne colgono in tutta la tradizione erudita antica, che largamente ne dipende. Attorno a essa si quadrivio (l'opera fu largamente usata anche in epoca tarda); scritti specifici sui singoli argomenti seguivano questa enciclopedia. Di ...
Leggi Tutto
Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] il 1453, con gli esuli bizantini, creò una nuova atmosfera, attraversata da forti spinte verso il mondo della tardaantichità, quando si infittirono gli incontri con un Oriente ‘mistico e magico’. Ermetismo, occultismo, magia, teurgia, astrologia ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] la descrizione nelle Metamorfosi di Ovidio e l'episodio finale del 4° libro delle Georgiche di Virgilio.
L'arte della tardaantichità ha prediletto il motivo di Orfeo che ammansisce le fiere (noto fin dal 1° sec., ma diffuso specialmente fra il ...
Leggi Tutto
Latinista francese (n. Orléans 1912 - m. 1980); prof. nell'univ. di Bordeaux (1941-44), poi (1944-52) a Parigi, quindi (dal 1952) al Collège de France; dal 1965 membro dell'Institut (Académie des inscriptions [...] et belles-lettres). Si è occupato soprattutto della letteratura della tardaantichità e dell'inizio del Medioevo (Boèce et l'école d'Alexandrie, 1936; Études sur les commentaires de la Consolation de Boèce, 1939; Les lettres grecques en Occident de ...
Leggi Tutto
Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] . Il suo insegnamento, e la sua produzione letteraria, sono strettamente legati al commento di grammatici della tardaantichità (Donato, Prisciano, Foca, Eutiche) e di scrittori latini (Giovenale, Prudenzio, Sedulio e Disticha Catonis). Di notevole ...
Leggi Tutto
Nome di due scrittori greci (spesso, e già nella tardaantichità, confusi in una sola persona): 1. Poeta didascalico di Còrico in Cilicia (sec. 2º d. C.), autore di un poema, La pesca (῾Αλιευτικά, Halieutica) [...] in 5 libri, in esametri, dedicato a Marco Aurelio e Commodo, in lingua e versi eleganti, e con stile ricercato. 2. Poeta didascalico di Apamea in Siria (sec. 3º d. C.), autore di un poema La caccia (Κυνηγετικά, ...
Leggi Tutto
DATI, Leonardo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze, probabilmente nel 1408 (nell'autunno del 1407, se si accettano i dati forniti dal suo epitaffio), terzo figlio di Piero di Giorgio e di Zenobia Soderini.
I [...] dei Piccolomini: operetta che il D. finse di aver tradotto da un codice scritto da un Caio Vibenna di Montepulciano nella tardaantichità "sermone vulgari", cioè nel latino della decadenza (e non in lingua etrusca, come spesso si è detto senza tener ...
Leggi Tutto
La retorica è, assieme alla grammatica, la più longeva disciplina che studi il linguaggio e il suo uso. Proprio per questa ragione, ogni tentativo di ricostruirne le vicende storiche, oltre che essere [...] e la dispositio alla dialettica, e presentandosi come una teoria dello stile.
Dall’Ars di Donato in poi tutta la tardaantichità è un succedersi di trattati, sotto forma di compendio, dedicati alla retorica da quando (V sec.) la disciplina viene ...
Leggi Tutto
ENNODIO, Magno Felice (Magnus Felix Ennodius)
Marc Reydellet
Originario della Gallia, nacque nel 473 o 474, probabilmente ad Arles.
La sua famiglia apparteneva all'aristocrazia ed era imparentata con [...] che, dal punto di vista letterario, il Panegyricus merita attenzione, in quanto rappresenta un modello di prosa d'arte della tardaantichità, col suo stile elaborato e il suo eccesso di espressioni ricercate. Ciò che più colpisce è la ricerca della ...
Leggi Tutto
tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...