Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] Museo dell’Alto Medioevo raccoglie oggetti d’arte e archeologia dei sec. 4°-10°. Il materiale illustra la tardaantichità (rilievi e ritratti marmorei, epigrafi, frammenti musivi), l’epoca delle invasioni barbariche (corredi funebri delle necropoli ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] della prosa letteraria greca e latina (Gorgia, Trasimaco, Demostene, Isocrate e, a Roma, Cicerone). Nella tardaantichità al n. venne progressivamente sostituendosi una nuova composizione ritmica, fondata sulla successione di sillabe toniche e atone ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Ελευσίς) Antica città dell’Attica, famosa per il santuario di Demetra e Kore e per i riti sacri a esso collegati. Alleata di Atene, visse un periodo di sviluppo tra la fine del 7° e l’inizio del [...] strano però, dati i riferimenti all’immortalità, che su di essi si concentrassero poi le ansie soteriologiche della tardaantichità.
Dello svolgimento dei misteri stessi si sa poco, dato il segreto imposto agli iniziati. Le celebrazioni pubbliche si ...
Leggi Tutto
(X, p. 7; App. II, i, p. 569; III, i, p. 359; IV, i, p. 414; V, i, p. 578)
Chiesa cattolica
di Giuseppe Alberigo
Con Giovanni Paolo ii la C. cattolica si dava, dopo oltre quattro secoli, un papa non italiano, [...] e della C. imperniata sulla verità dottrinale. La natura dei grandi conflitti vissuti dai cristiani nella tardaantichità li aveva indotti a esprimere la fede e a renderla riconoscibile e comunicabile soprattutto mediante elaborazioni concettuali ...
Leggi Tutto
Benedettino (n. dopo 841 - m. 908 circa) nell'abbazia di S. Germano di Auxerre, ne diresse la scuola (876 circa), e passò poi a insegnare a Reims e Parigi; può considerarsi uno dei maggiori rappresentanti [...] . Il suo insegnamento, e la sua produzione letteraria, sono strettamente legati al commento di grammatici della tardaantichità (Donato, Prisciano, Foca, Eutiche) e di scrittori latini (Giovenale, Prudenzio, Sedulio e Disticha Catonis). Di notevole ...
Leggi Tutto
(gr. λῶρος) Lunga sciarpa con pietre preziose che nella tardaantichità e a Bisanzio si avvolgeva sugli omeri per ricadere davanti con una banda, mentre l’altra dietro la vita era raccolta sull’avambraccio. [...] Tipico dell’imperatore e dell’imperatrice, al l. si attribuivano significati simbolici: indossato in occasione della Pasqua, alludeva a Cristo nel giorno della Resurrezione ...
Leggi Tutto
(gr. ᾿Αγαϑοδαίμων) Divinità greca protettrice della vegetazione e della vite, ma anche delle città. Aveva un proprio edificio presso il culto oracolare di Trofonio vicino Lebadea in Beozia. Nella tarda [...] antichità l’A. rientra nel sincretismo religioso greco-egiziano. ...
Leggi Tutto
deicìdio Uccisione di un dio, di Dio. In particolare, l'accusa agli ebrei per aver fatto crocifiggere Gesù Cristo, principale tema dell'antisemitismo cristiano a partire dalla tardaantichità. ...
Leggi Tutto
LEONE IV, papa, santo
Federico Marazzi
Figlio di Radualdo, nacque a Roma nel primo decennio del IX secolo.
Dal nome del padre si potrebbe dedurre l'appartenenza a una famiglia di origine longobarda [...] ; V, ibid. 1980, pp. 171-285; H. Geertman, More veterum. Il Liber pontificalis e gli edifici ecclesiastici di Roma nella tardaantichità e nell'Alto Medioevo, Groningen 1975, p. 81; I. Belli Barsali, Sulla topografia di Roma in periodo carolingio: la ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. Causalita e intervento magico
Francesca Rochberg
Ivan Starr
Alfonso Archi
Cristiano Grottanelli
Claudio Saporetti
Causalità e intervento magico
La divinazione mesopotamica
di [...] sono pertinenti alla sfera magico-religiosa. Colpisce la lunghissima durata (dai primi tempi della cultura urbana della regione fino alla TardaAntichità e oltre) e la vasta diffusione nello spazio dei tre tipi; comune al primo e al terzo tipo è la ...
Leggi Tutto
tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...