Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Animali domestici, selvatici, immaginari
Amalia Papa Sicca
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella cultura dell’alto Medioevo la differenza [...] mosaici, arazzi, opere di pittura e scultura.
Animali domestici
Gli animali domestici si identificano in quelli che nella tardaAntichità e nell’alto Medioevo vivono nelle campagne abitate, nelle “corti”, sono a contatto con la popolazione, prestano ...
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NONANTOLA
G. Zanichelli
Centro dell'Emilia-Romagna, posto a km 10 a N-E di Modena, sulla riva destra del Panaro, il cui toponimo deriva dalla centuriazione romana.L'insediamento, sorto come colonia [...] romana, decadde nella TardaAntichità a causa delle esondazioni del fiume, che ridussero a palude il terreno circostante; nel tempo, una fitta boscaglia ricoprì il territorio, che i Longobardi acquisirono solo con Liutprando (712-744). Nel 751 ...
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CAGLIARI
R. Serra
(lat. Carales, Karales, Karali, Castrum Caralis)
Città della Sardegna meridionale, capoluogo della regione, posta al centro del golfo omonimo.Menzionata da Pausania (Periégesis, X, [...] periodo tardoromano al medioevo: problemi archeologici e prospettive di ricerca, ivi, pp. 203-211; id., Le città sarde tra tardaantichità e medioevo: uno studio appena iniziato, in L'Africa romana, "Atti del V Convegno di studio, Sassari 1987", a ...
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donna
Margherita Zizi
L'altra metà del cielo
"Errore della natura" (Aristotele), "uomo mancato" (Tommaso d'Aquino), "sesso debole": queste definizioni dimostrano come quasi sempre la donna sia stata [...] capitolo nelle decisioni di pace e di guerra e hanno perfino accesso al sapere esoterico, riservato agli iniziati. Nella tardaantichità la carica rivoluzionaria del cristianesimo, che riconosce l'eguaglianza dell'uomo e della donna davanti a Dio, ha ...
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VENANZIO FORTUNATO, santo
Stefano Di Brazzano
VENANZIO FORTUNATO, santo. – Nacque a Duplavenis, oggi Valdobbiadene (Treviso), poco prima del 540.
Il nome completo tramandato dai manoscritti è Venantius [...] classico con la tipica ambientazione mitologica e costellato di reminiscenze dai poeti antichi (C., l. VI, 1).
Ciò gli guadagnò il favore romana, ove la raffinata cultura latina della TardaAntichità gallica aveva oltrepassato senza troppi danni il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Medioevo, dopo molti secoli, ricomincia a essere apprezzato e studiato verso [...] Settecento, sia nella produzione artistica che nella critica, in tutto questo lungo periodo, l’arte che va dalla tardaAntichità al primo umanesimo viene vista come grezza e involuta.
Il recupero architettonico
Il romanticismo ha un ruolo decisivo ...
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ZODIACO
M. Bussagli
Il termine deriva, attraverso il lat. zodiacus, dal gr. zodiakós, derivato a sua volta da zódion, diminutivo di zóon (animale). Zódion significa letteralmente 'animaletto', ma anche [...] come il Tetrábiblos, furono consegnate definitivamente alla cultura greco-romana. La riprova è che non esiste autore della TardaAntichità, che si sia occupato, sia pure marginalmente, di astrologia o astronomia, che non abbia citato Tolomeo (Boll ...
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ATRIO
Negli edifici di culto cristiani l'a. è un cortile a cielo aperto, circondato da portici su tre o quattro lati, con funzione di vestibolo. Nella maggior parte degli esempi conosciuti, i portici [...] , non solo pratici e vasti, ma anche lussuosi. Costruendo un a. davanti alla basilica, l'architetto della TardaAntichità riutilizzava uno schema comune nell'architettura aulica, diffuso sia nelle case di lusso sia nei complessi urbanistici (forum ...
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TEODORO I, papa
Eugenio Susi
TEODORO I, papa. – Ricordato dalle fonti come nativo di Gerusalemme e figlio di un vescovo, con buona probabilità giunse a Roma per sfuggire all’invasione araba della Palestina.
L’ambiente [...] ; V. Fiocchi Nicolai, Il culto di S. Valentino fra Terni e Roma: una messa a punto, in L’Umbria meridionale fra Tardo-Antico e Altomedioevo. Atti del Convegno di studi, Acquasparta... 1989, a cura di G. Binazzi, Perugia 1991, pp. 168 s.; O. Capitani ...
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BRESSANONE
M. E. Savi
(ted. Brixen; Pressena, Prihsna, Brixina nei docc. medievali)
Città dell'Alto Adige sviluppatasi in epoca medievale presso la confluenza dell'Isarco e del Rienza, nell'area dello [...] sperone di Stufels.Quest'area era abitata fin dal sec. 6° a.C. e, nonostante gli itinerari della TardaAntichità non menzionino qui alcun insediamento, anche in epoca romana il sito dovette avere una posizione di rilievo nella valle dell'Isarco, come ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...