Costantino I il Grande
Tommaso Gnoli
Il primo imperatore romano cristiano
Costantino I, che governò dal 306 al 337, fu il primo imperatore romano ad abbracciare la fede cristiana. Avviò importanti riforme [...] economico e ricostruì la città di Bisanzio, ribattezzandola Costantinopoli. Con lui si fa iniziare il periodo storico della TardaAntichità
In hoc signo vinces
Flavio Valerio Aurelio Costantino nacque a Naisso, in Illiria, nel 274 da Costanzo Cloro ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] e romana. Il cristianesimo si affermò così in una società con un’ampia diffusione di prodotti scritti, ma la tardaantichità, in particolare il periodo tra i secc. 4°-6°, segnò una progressiva contrazione dell’alfabetizzazione. In seguito, il crollo ...
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Celso
Filosofo platonico del sec. 2°. È, fra gli autori che nella TardaAntichità scrissero contro la dottrina cristiana, quello di cui si conservano i materiali più cospicui, a causa della dettagliata [...] delle profezie e l’esegesi allegorica della Scrittura, rintracciando già in Mosè e nell’ebraismo la corruzione di antiche verità (ulteriormente deformate dai cristiani; I, 14-27): «le storie scritte da Mosè sono inaccettabili anche se interpretate ...
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STORIOGRAFIA
Maria Casini
Domenico Musti
Ovidio Capitani
Giuseppe Giarrizzo
(v. storia, XXXII, p. 771; App. III, II, p. 846; storiografia, App. IV, III, p. 492)
Preistoria. - La paletnologia (v. [...] area mediterranea), dalle scoperte archeologiche e dal crescente interesse per la sociologia, o, per quanto riguarda i temi della tardaantichità, di nuovo dall'archeologia e però anche dal problema delle forme e dei tempi del passaggio da un tipo di ...
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PIGMEI (Πυγμαῖοι da πυγμή "cubito", ossia distanza dal gomito all'origine delle dita, circa 46 cm.; lat. Pygmaei)
Goffredo BENDINELLI
George MONTANDON
Henri VALLOIS
Con questo nome si designano alcuni [...] lotta impugnando le loro armi e cavalcando protervi caproni. Anche di questa geranomachia fu tentata nella tardaantichità una interpretazione razionalistica. Viveva presso i Pigmei una fanciulla di straordinaria bellezza (Gèrana, regina dei Pigmei ...
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SVETONIO, Gaio Tranquillo
Arnaldo Momigliano
SVETONIO, Gaio Tranquillo (C. Suetonius Tranquillus).a - Biografo ed erudito romano. Nacque in data incerta, forse intorno al 69 d. C., da un tribuno angusticlavio [...] preciso è determinabile.
L'interesse biografico e l'interesse enciclopedico predominante in Sv. spiegano la sua fortuna nella tardaantichità e nel Medioevo. Le biografie imperiali sono dominate dall'esempio di Sv. (si veda la Historia augusta); così ...
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VELIA (XXXV, p. 26)
Emanuele Greco
Ricerche archeologiche nel sito della colonia focea furono iniziate nel 1927 e continuate negli anni successivi con saltuarietà; massicci scavi sono poi stati intrapresi [...] monumentale; nella parte bassa sono state, invece, scavate due insulae che, pur presentandosi nell'aspetto che avevano nella tardaantichità, conservano intatto il tessuto urbanistico assunto dall'area a partire dal sec. 3° a. Cristo. Si è accertato ...
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SIENKIEWICZ, Henryk
Maryla Falk
Scrittore polacco, nato il 5 maggio 1846 a Wola Okrzejska presso Maciejowice, morto a Vevey il 15 novembre 1916. Trascorsa l'infanzia in campagna, si trasferì nel 1858 [...] (1894-96), dove, contrapponendo la forza tutta spirituale del cristianesimo nascente all'intima degenerazione della tardaantichità pagana, introduce nell'esile figura della protagonista la rappresentante della futura Polonia. L'ultima grande epopea ...
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SCHAPIRO, Meyer
Ales Rojec
Storico e critico dell'arte statunitense, nato in Lituania, a Šavli (oggi Šiauliai) il 23 settembre 1904. Giunto negli Stati Uniti nel 1907 e diventato cittadino statunitense [...] dell'establishment accademico sia della critica d'arte impegnata, si è distinto con uguale fortuna negli studi sull'arte medievale (tardaantichità, primo Medioevo e soprattutto l'epoca romanica) e in quelli sull'arte del 19° e 20° secolo (realismo e ...
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QUṢAIR ‛AMRAH
Ernst Kühnel
È un piccolo casino con terme (bādiyah) del califfo omayyade al-Walīd I, costruito circa il 712-715 d. C. nel deserto a E. del Giordano nella regione Wādī el-Butūn, scoperto [...] l'edificio. Lo stile delle pitture è interamente ellenistico; anche i loro soggetti sono derivati dall'arte decorativa della tardaantichità, ancora scevra d'influssi musulmani.
Bibl.: A. Musil, Kuseir Amra, Vienna 1907; M. van Berchem, Aux pays de ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...