La civilta islamica: scienze della vita. Botanica
Mauro Zonta
Botanica
Nel mondo arabo medievale, non esisteva una vera e propria botanica, ossia una scienza autonoma dedicata a uno studio sistematico [...] Sempre in una prospettiva filosofica, gli autori studiano la natura della cosiddetta 'anima vegetativa'. Si trattava, nel pensiero greco della TardaAntichità, di una delle tre anime, o parti dell'anima umana, ma gli Iḫwān al-ṣafā᾽ ne fanno un'anima ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] aggiungersi ancora biblioteche, locali per la vita comune del clero, praticata da alcuni vescovi già nella TardaAntichità (xenodochium, per l’accoglienza ai pellegrini, monasterium, per la formazione dei religiosi seminaristi) e ulteriori edifici ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] è andato perduto); essa segue lo schema della rigorosa serie di quaestiones e responsa che gli Arabi ereditarono dalla TardaAntichità. La terminologia di quest'opera, come accade del resto anche per altri scritti di al-Rummānī, è manifestamente ...
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Lo scavo archeologico. Cenni storici e principi metodologici
Daniele Manacorda
Nel corso dei millenni l'uomo ha sempre modificato il suolo. Per costruire una capanna o una semplice palizzata, per [...] conquista di questa consapevolezza. Anche nei secoli che videro il passaggio dalla TardaAntichità al Medioevo non mancarono intense attività di scavo tra le rovine antiche, per recuperare, se non altro, le materie prime per l'edilizia non ...
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SCHEMATA (σχῆματα, gestus)
I. Jucker
Senofonte (Mem., 3, 10) ci presenta Socrate a colloquio con Parrasio e con lo scultore Kleiton (Policleto?) e, parlando dell'arte; egli dimostra loro che il carattere [...] i, fig. 355) e che ci colpisce nelle figure di tutto il periodo imperiale romano e soprattutto nella tardaantichità, indica una stretta relazione con la sfera divina. Qualcosa di simile deve significare probabilmente l'estatico ripiegamento del capo ...
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GIUDIZIO UNIVERSALE
Y. Christe
Il g. universale costituisce, nell'ambito della dottrina cristiana, il momento conclusivo della storia dell'umanità nel quale si compie in forma grandiosa e solenne la [...] alcune formule stereotipate. Oltralpe predominò in una prima fase, sino agli inizi del sec. 13°, uno schema ereditato dalla TardaAntichità - attestato per es. nel mosaico absidale di S. Pudenziana a Roma - nel quale Cristo giudice compare al di ...
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Comunicazione e cognizione
Stefano Gensini
Il modello corrente della comunicazione
Chi, verso la fine del primo decennio del 21° sec., provi a interrogare Internet, dando come chiave il termine comunicazione, [...] Gardner all’apprendimento dell’American sign language), a partire dai tardi anni Settanta il problema centrale era la possibilità di attribuire da Aristotele e i grandi naturalisti della tardaantichità porta ai pionieristici studi anatomici sulla ...
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Vedi RODIA, Arte ellenistica dell'anno: 1965 - 1996
RODIA, Arte ellenistica (v. vol. VI, p. 754, s.v. Rodi, e p. 760, s.v. Rodia, Arte ellenistica)
P. Moreno
Lisippo è appena scomparso quando i suoi [...] da cui i marmi derivano.
Esportate a Roma le fastose repliche in marmo, distrutti i grandi bronzi originali nella tardaantichità, quella che si è ritrovata oggi a Rodi in maggior copia (fino alla prima età imperiale che segna la mortificazione ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] che sull'idea medievale della regalità ebbero l'ideale regio e le teorie dello stato proprie dell'ellenismo, attraverso la tardaantichità e l'Impero di Bisanzio fino alla corte di Federico II; analoghe tendenze sono presenti nel saggio I fondamenti ...
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Emilio Gentile
Nazionalismi
«Le patriotisme, c’est aimer son pays. Le nationalisme, c’est détester celui des autres» (Charles de Gaulle)
Il mancato declino dello Stato nazionale
di
17 febbraio
Il Parlamento [...] nationes ferae, alludendo ai non Romani. San Girolamo chiamava nationes o ferocissimae nationes le popolazioni barbariche della tardaantichità.
In epoca medievale, natio continuò a mantenere il generico significato etnico che i Romani gli avevano ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...