TIROLO
P. Bassetti
(ted. Tirol)
Regione storica i cui confini sono più volte mutati e che attualmente comprende il T. settentrionale (capoluogo Innsbruck) e il T. orientale (capoluogo Lienz), in Austria, [...] di tutto il T. all'interno di un unico dominio, che durò fino alla tarda età carolingia.
Dal punto di vista religioso, già nella TardaAntichità il cristianesimo ebbe una notevole diffusione sul territorio (s. Vigilio, patrono della chiesa tridentina ...
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TETRARCHI
F. Zevi
Col nome di T. si indicano solitamente nella letteratura archeologica due gruppi di immagini in porfido, a Roma (Vaticano) e a Venezia (S. Marco).
Queste immagini sono state poste [...] Imperial Portraiture, in Journ. Amer. Res. Center in Egypt, I, 1962, p. 63 ss.; M. Bonicatti, Studi di st. dell'arte sulla TardaAntichità e sull'Alto Medioevo, Roma 1963, spec. pp. 35-36 (nota i) e 171 ss.; A. Ragona, I T. dei gruppi porfirei di ...
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Vedi CAMMEO dell'anno: 1959 - 1994
CAMMEO
L. Breglia
Con tale nome si indica, a partire dal sec. XIII in cui il termine ha inizio da oscura origine, ogni gemma lavorata in rilievo, indipendentemente [...] la realizzazione plastica, attraverso le forti chiazze contrastanti del colore.
Il c. più notevole della tardaantichità è quello Rothschild, forse proveniente da Costantinopoli, nel quale è rappresentata una giovane coppia imperiale cristiana ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alle arti visive di Roma
Giuseppe Pucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Esiste un’arte romana?
“Perché oggi non esiste [...] ellenistica che i nostri primi storici dell’arte chiamavano ‘decadenza’ e che noi oggi chiamiamo col nome di Spätantike (“tardaantichità”)”, la quale introduce all’arte del Medioevo. Esiste un filo rosso che lega arte medioitalica, arte plebea, arte ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La musica nella cultura cristiana
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I Padri della Chiesa e gli scrittori ecclesiastici della [...] disciplina matematica e quelli relativi alla pratica del canto, specialmente di quello religioso. Gli scrittori cristiani della tardaantichità si erano formati secondo il sistema dell’erudizione greca, in genere abbracciando la fede in età matura ...
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MICHELE Arcangelo, santo
E. Federico
Arcangelo il cui nome, che in ebraico significa 'chi come Dio?' (Mīkā'el), è più volte esplicitamente citato nei libri vetero e neotestamentari e nei testi apocrifi [...] internazionale, Monte Sant'Angelo 1992", a cura di C. Carletti, G. Otranto, Bari 1994; S. Pricoco, Il pellegrinaggio cristiano nella tardaantichità e il santuario di San Michele sul Gargano, ivi, pp. 107-124; B. Martin-Hisard, Le culte de l'archange ...
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BIZANTINA, Arte
Red.
L'arte b. raggiunge la sua piena espressione in tempi che sono cronologicamente al di fuori dei limiti posti a questa Enciclopedia. Perciò l'arte b., per se stessa e nei suoi monumenti, [...] di notevoli dimensioni e di grande altezza d'arte in cui è raggiunta un'espressione formale non più tardo-antica, ma pienamente bizantina: ad esempio, una celebre testa-ritratto da Efeso, nel Kunsthistorisches Museum di Vienna (Eutropio ?); la ...
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GIROLAMO da Siena
Franco Pignatti
Il documento che ci consente di risalire all'anno di nascita di G. è un'ordinanza del padre generale dell'Ordine agostiniano con la quale, in data 3 ott. 1357, G. veniva [...] dalla scolastica, sia l'approccio diretto ai suoi testi (salvo quelli più comuni e circolati in maniera ininterrotta dalla tardaantichità, come il De civitate Dei, le Confessioni, i Sermoni, il Commento al Vangelo di s. Giovanni), che maturò nella ...
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L'Europa tardoantica e medievale. L'Europa del Nord e i territori non romanizzati. L'area scandinava
Stefano Del Lungo
L’area scandinava
Assumendo l’ottica delle fonti classiche e tardoantiche, l’area [...] , di disegnare i suoni e di riportarli alla vita. Pertanto, rispetto alla relativa semplicità con cui, ancora nella TardaAntichità, nel mondo greco-romano si considera la capacità di leggere e scrivere nell’ambito della vita quotidiana, acquisisce ...
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GIUSTINIANO I (Flavius Petrus Sabatius Iustinianus; Φλάβιος Πέτρος Cαββάτιος ᾿Ιουστινιάνος)
C. Bertelli
Imperatore romano; successe allo zio Giustino I. Regnò dal 527 al 565. Fu console nel 521, nel [...] che nell'iconografia e nei simboli politici e religiosi imperiali culminerà in G. II (v.).
Due interessanti monumenti della tardaantichità sono stati erroneamente attribuiti a G.: il mosaico nella navata destra di S. Apollinare Nuovo a Ravenna, con ...
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tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...