Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Hieronymus Bosch è uno dei casi più enigmatici della storia dell’arte fiamminga. [...] dal pittore in quel tipo di soggetti: le sue creature fantastiche, discendenti dalle raffigurazioni dei "grilli" della tardaantichità, ma profondamente innervate dalla sua fantasia, uniscono parti di diversi animali, conservando sempre un’impronta ...
Leggi Tutto
Vedi MYRA dell'anno: 1963 - 1995
MYRA (v. vol. V, p. 305)
J. Borchhardt
A causa dell'abbassamento della costa e del deposito nella pianura di materiale eroso dal Demre Çayi, le rovine di M., nella Licia [...] il teatro.
Di quanto fosse fiorente la metropoli imperiale testimonia il teatro, il più grande della Licia, annoverato nella tardaantichità, come testimonia lo storico bizantino Giorgio Cedreno nella sua cronaca (I, 299), fra le meraviglie del mondo ...
Leggi Tutto
SŪRYA
G. Verardi
Principale nome del sole, inteso come divinità, nella tradizione indiana. Il dio è noto nei Veda anche con altri nomi, in particolare Āditya (gli Āditya, in numero variabile, sono aspetti [...] movimenti religiosi, il buddhismo e il visnuismo, e specialmente quest'ultimo poiché Viṣṇu (v.), emergente già nella tardaantichità quale essere supremo di un induismo unificato, assunse per tempo molte caratteristiche di Sūrya. Per quanto riguarda ...
Leggi Tutto
L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo. La penetrazione del cristianesimo nella societa romana
Antonio Carile
Pier Giorgio Spanu
Il cristianesimo e l’impero
di Antonio Carile
Il termine [...] 1999, pp. 485-95.
G.P. Brogiolo (ed.), Le chiese rurali tra VII e VIII secolo in Italia settentrionale. VIII Seminario sul TardoAntico e l’Alto Medioevo in Italia settentrionale (Garda, 8-10 aprile 2000), Mantova 2001.
P.G. Spanu, La diffusione del ...
Leggi Tutto
Vedi CASTRUM dell'anno: 1959 - 1994
CASTRUM (più comunemente castra)
A. Rumpf
L'accampamento dell'esercito romano che, dopo ogni giornata di marcia, veniva allestito e fortificato. Così si chiamavano [...] stradale del nucleo cittadino.
In altro modo sono sopravvissuti i piccoli castelli fortificati muniti di torri della tardaantichità. Da essi hanno origine, con tradizione ininterrotta, i castelli dell'epoca feudale del Medioevo.
Bibl.: Nissen, in ...
Leggi Tutto
La fine del mondo antico
Andrea Giardina
Nel 476 d.C. l’imperatore romano d’Occidente Romolo, detto già dai contemporanei, per la sua giovane età, Augustolo, il «piccolo Augusto», fu deposto e relegato [...] come un’epoca autonoma potrebbe, applicando una logica rigorosa, affermare che il mondo antico abbia esaurito la sua esistenza con l’inizio della tardaantichità. La fine potrebbe dunque essere datata, secondo le differenti opzioni, con l’epoca ...
Leggi Tutto
CALVATONE (Bedriacum)
G. Sena Chiesa
Notevoli resti di un vicus romano sono stati localizzati presso il comune di C. nella parte sud-orientale della provincia di Cremona, lungo l'antico corso dell'Oglio [...] .; D. Martelli, R. Nobili, L'importazione e lo smistamento della sigillata africana in Lombardia e il ruolo del delta padano tra tardaAntichità e Alto Medio Evo, in Padusa, XVIII, 1982, p. 99 ss.; A. Ferraresi, Le lucerne di Bedriacum nelle raccolte ...
Leggi Tutto
Vedi SAGALASSO dell'anno: 1965 - 1997
SAGALASSO (v. vol. VI, p. 1063)
M. Waelkens
R. Fleischer
In anni recenti un gruppo belga-inglese diretto da S. Mitchell e poi da M. Waelkens ha svolto ricerche [...] -ellenistica, tuttavia, almeno l'estremità O della città ebbe mura di fortificazione in blocchi pseudo-isodomi. Nella tardaantichità fu creato un nuovo sistema di difesa, che proteggeva però solo una parte del sito, come l'area di abitazione a NO ...
Leggi Tutto
PIETRO
Edoardo D'Angelo
– Nacque con tutta probabilità in Napoli, presumibilmente a cavallo tra la fine del IX e gli inizi del X secolo. Fu pienamente attivo tra il 930 e il 960.
Le scarne notizie biografiche [...] Selbstverständnis in den Prologen, München 1970, passim; P. Chiesa, Ad verbum o ad sensum? Modelli e coscienza metodologica della traduzione tra tardaantichità e alto medioevo, in Medioevo e Rinascimento, I (1987), pp. 1-51; D. Mallardo, Storia ...
Leggi Tutto
Vedi NICOPOLI d'Epiro dell'anno: 1973 - 1996
NICOPOLI d'Epiro (v. vol. V, p. 457 e S 1970, p. 545)
W. P. White
Dal 1970 in poi le scoperte archeologiche vere e proprie sono limitate ai risultati degli [...] delle mura romane; con i due lati della cinta interna completamente costruiti più tardi, nel V o VI sec. d.C., e con diversi edifici, l'abbandono di N., sono databili a partire dalla tardaantichità fino all'VIII secolo d.C.
La notizia di Procopio ...
Leggi Tutto
tardo
agg. [lat. tardus]. – 1. Lento, che avviene, agisce o opera in un tempo piuttosto lungo, eccessivo: procedere, alzarsi, spostarsi con movimenti t.; Solo e pensoso i più deserti campi Vo mesurando a passi tardi e lenti (Petrarca); riferito...
magister
s. m., lat. (pl. magistri). – Termine corrispondente all’ital. maestro1 (v.) nelle sue varie accezioni, usato spesso con riferimento al mondo romano con il sign. di «capo, comandante» e, seguito da un genitivo, come titolo di magistrati,...