SCARABELLO, Angelo
Francesca Stopper
– Nacque a Este, presso Padova, il 13 dicembre 1712 da Marco Scarabello, muratore, e da Caterina Marini (Frasson, 2000).
Dando credito alle parole di Giovanni Battista [...] ), pp. 378-380; F. Stopper, Per A. S. orefice veneto del Settecento, in AFAT, XXVI (2007), pp. 123-138; C. Cavalli, Tra tardobarocco e rococò: A. S. orefice al tempo di Carlo Rezzonico, in Clemente XIII Rezzonico. Un papa veneto nella Roma di metà ...
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FERRETTI, Giovanni Domenico
Andrea G. De Marchi
Nacque a Firenze il 15 giugno 1692 da Antonio di Giovanni da Imola e da Margherita di Domenico Gori (Maser, 1968, p. 15, n. 2). La parentela della madre [...] Tofani, Tre nuovi disegni di G. D. F., in Arte illustrata, 1972, pp. 154 s.; G. Ewald, Alcuni ritratti di ignoti del tardoBarocco fiorentino, in Antichità viva, XIII (1974), 3, pp. 36-39; M. Gregori, Per il periodo giovanile di G. D. F., in Kunst ...
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DEL PACE (Paci), Ranieri (Rinieri)
Silvia Meloni Trkulia
Nato a Pisa il 7 maggio 1681 da Tommaso, ricevette la sua prima educazione artistica in famiglia dal cognato Giacomo Perri, forse francese (Perrey?); [...] , in Mitteil. des Kunsthistor. Institutes in Florenz, XVIII (1974), p. 80; G. Ewald, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze (catal.), Firenze 1974, p. 294; A. Marabottini, Un piccolo problema di pittura fiorentina tardobarocca, in Quaderni ...
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DALLA NAVE (Della Nave), Edelberto (Adalberto)
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
Figlio di Francesco (massarolo del comune attivo tra il 1691 e 1719: Scarabelli Zunti, f. 55) e fratello del pittore Giuseppe, [...] per piante centriche di profilo irregolare e per una decorazione in stucco piuttosto insistita che bene si inquadra nel gusto tardobarocco locale.
Il D. morì a Parma il 16 genn. 1742.
Fonti e Bibl.: Parma, Soprintendenza ai Beni artistici e storici ...
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MONOSILIO, Salvatore
Stefano Pierguidi
– Nacque a Messina il 30 maggio 1715 da Caterina Monosilio e Andrea Scimone; assunse il cognome materno in omaggio, forse, a uno zio canonico, Salvatore Monosilio. [...] chiamato a partecipare a un’impresa collettiva accanto ad alcuni dei protagonisti della pittura romana alla svolta tra tardobarocco e incipiente neoclassicismo, quali Tommaso Conca, Gaetano Lapis e Domenico Corvi. La prova del M. è però decisamente ...
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LIRONI, Giuseppe
Francesca Sinagra
Non è noto il luogo e non è certa la data di nascita del L., forse figlio di un Giovan Pietro comasco (De Angelis, p. 341), proveniente da una famiglia di artisti [...] per la basilica portoghese di Mafra, dove furono attivi molti degli artisti che sostenevano la linea classicista del tardobarocco romano promossa da Clemente XII Corsini. De Carvalho attribuisce al L. la traduzione di alcuni modelli inviatigli dall ...
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SANTINI, Bernardino
Liletta Fornasari
– Nacque ad Arezzo il 12 agosto del 1593 da Bartolomeo e da Giovanna, di cui non si conosce il cognome (Arezzo, Archivio della Fraternita dei Laici, Vacchette dei [...] Alcune aggiunte all’attività casentinese di B. S. «egregio pittore in Arezzo», in Il Seicento in Casentino. Dalla Controriforma al tardoBarocco (catal., Poppi), a cura di L. Fornasari, Firenze 2001, pp. 141-148; S. Casciu, La pittura nella provincia ...
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DE DOMINICIS, Carlo
John Varriano
Figlio del capomastro muratore Bartolomeo e di Anna Santa Aldini da Cesena (Gargano, 1971, pp. 85 s.), nacque a Roma il 26 febbr. 1696.
Studiò all'Accademia di S. Luca [...] elevazione rinforzano l'impressione di verticalità, e danno alla chiesa quell'atmosfera di ascensione mistica tipica dei tardobarocco. Grandi coretti sono disposti al di sopra delle quattro cappelle corrispondenti agli assi diagonali: così il suono ...
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SACRIPANTI, Giuseppe
Stefano Tabacchi
SACRIPANTI, Giuseppe. – Nacque a Narni il 19 marzo 1642 da Giacinto e da Vittoria Basili. Apparteneva a una famiglia di origini modeste, che nel corso del Seicento [...] , realizzata da Nicola Michetti e arricchita da un dipinto di Francesco Trevisani, riprendeva moduli tipici del gusto tardobarocco romano. Nel complesso, si trattava di un episodio di mecenatismo importante, che si unì ad altri minori interventi ...
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FRANCESCHINI, Vincenzo
Paola Cassinelli Lazzeri
Secondo il Gabburri nacque nel 1695 - probabilmente a Roma, città nella quale fu attivo - e imparò a disegnare presso G. Odazzi per poi essere introdotto [...] nn. 1335, 1411; W. Drugulin, Historischer Bilderatlas, II, Hildesheim 1964, p. 362 n. 4426; Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze, 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, p. 484; Th.B. Riederer-Grohs, Florentinische Feste des Spätbarock, Frankfurt ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.