FIALETTI, Odoardo
Vincenza Maugeri
Nacque a Bologna il 18 luglio 1573 (Malvasia, 1678, p. 228), figlio postumo del "Dottore Odoardo"; affidato al fratello maggiore, questi lo mise "a dozzena" presso [...] decorativi che si armonizzarono poi con gli elementi del linguaggio barocco.
In una lettera del 1660 inviata al Malvasia, genere ritrattistico il F. rimane legato al repertorio del tardo manierismo veneziano. Sono da ricordare i quattro ritratti di ...
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CURTONI, Domenico
Franco Barbieri
Nato a Verona nel 1564 (Gazzola, 1962, p. 164), ultimo discendente della famiglia di Michele Sarimicheli (Langenskiöld, 1938, p. 182) e forse nipote di questo (Zannandreis [...] una decorazione di tele ed affreschi, concludendosi però solo più tardi, già dopo la sua morte (D'Arcais, 1974, , pp. 6, 44 s., 103 s., 111, 135; P. Gazzola, Il barocco a Verona, in Boll. del Centro internaz. di studi di architettura A. Palladio, IV ...
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FIORINI, Gabriele
Angela Ghirardi
Figlio del pittore Giovan Battista e di Laura Armani, nacque intorno al 1570, anche se il Malvasia (1678, p. 252) lo ricorda, nel 1571, nel consiglio della Compagnia [...] rivitalizzare schemi ornamentali e tipologie spesso ancora legati al tardo manierismo.
Fonti e Bibl.: Bologna, Bibl. 57; E. Riccomini, Ordine e vaghezza. La scultura in Emilia in età barocca, Bologna 1972, pp. 65-69; G. Cammarota, G. F., uno ...
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MONTI, Giovan Giacomo
Alessandro De Lillo
MONTI, Giovan Giacomo (Giangiacomo). – Nacque a Bologna nel 1620 secondo l’opinione pressoché unanime della critica, sebbene alcuni biografi (Orlandi, 1763; [...] , Bologna 1972, pp. 119-123, 127-130 e passim; A.M. Matteucci, Contributo alla storia dell’architettura tardo-barocca bolognese, in Atti e memorie. Deputazione di storia patria per le Province di Romagna, n.s., XXIV (1973), pp. 225-252; R. Roli ...
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MACEDONIO, Marcello
Girolamo De Miranda
Nacque a Napoli il 17 apr. 1582 da Loise, di nobile famiglia appartenente all'antico "sedile" di Porto, e dalla capuana Lucrezia Di Falco. Dal matrimonio, celebrato [...] delle poesie (ibid. 1615, con dedica a Giacomo Barocci). Queste stampe veneziane celebravano il M. in un Napoli sul cadere del Cinquecento, in Id., Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento, II, Bari 1945, pp. 227-250; C. Jannaco - M. ...
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GIOVANNINI (Gioannini), Giacomo Antonio
Alessandra Ancilotto
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo pittore specializzato nella quadratura attivo, tranne rare eccezioni, con il fratello [...] Ottavio Provana di Druent, in Torino 1675-1699. Strategie e conflitti del Barocco, a cura di G. Romano, Torino 1993, p. 351; G. Pacciarotti, Pittori varesini del tardo Seicento e del Settecento nel Novarese, in Artisti lombardi e centri di produzione ...
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SALVETTI, Maddalena
Paola Marongiu
– Nacque a Firenze il 25 marzo 1557 da Salvetto e da Lucrezia Niccolini, entrambi appartenenti a nobili famiglie che avevano ricoperto le più alte cariche nella Repubblica [...] umanista e rettore dello Studio pisano, figura chiave del tardo umanesimo nella Firenze della seconda metà del Cinquecento, la ripetizione della lode in una sorta di panegirico barocco. L’imitazione della tradizione da Dante e Francesco Petrarca ...
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GHERARDI, Evaristo
Giovanna Checchi
Nato a Prato l'11 nov. 1663 da Giovanni e Leonarda Galli, entrambi attori, verso il 1683 si trasferì a Parigi. Qui iniziò a recitare soltanto a ventisei anni, dopo [...] solo come attore (divenne uno dei più famosi attori del tardo Seicento francese e fu sicuramente l'ultimo Arlecchino, in ordine ingegnose soluzioni scenotecniche. Siamo ormai in pieno periodo barocco, in una città splendida e quanto mai spettacolare ...
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DONGHI, Daniele
Bruno Signorelli
Figlio di Felice e Costanza Stampa, nacque a Milano il 6 febbr. 1861; a Torino frequentò l'istituto tecnico e la scuola di applicazione laureandosi nel 1883 ingegnere-architetto. [...] per il teatro di Varallo Sesia, realizzato in stile eclettico-barocco. Dopo il suo trasferimento a Padova il D. iniziò (1909) oltre al teatro varietà di Abano Terme (1911), in tardo stile art nouveau, con varianti di dubbio gusto quali il cupolino ...
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BERNERO, Giovanni Battista
Rosalba Amerio Tardito
Nacque a Cavallerleone (Cuneo) nel 1736, da Cesare Antonio, di famiglia saviglianese. Nel 1757 il B. frequentò la scuola del pittore Claudio Francesco [...] la Maddalena, in marmo, ora al duomo di Casale, di un barocco mosso e patetico).
Dei 1770-72 è il grande altorilievo, programmato parrocchiale di San Benigno Canavese.
Di questo indirizzo tardo restano la partecipazione al salone del palazzo Gozzani ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.