ELLENISMO
Ranuccio Bianchi Bandinelli
(ἑλληνισμός; hellenismus). – Il termine e. sta a ellenico come classicismo (v.) sta a classico; significa, cioè, una derivazione e quindi una minor coerenza e unità [...] dell'arte antica non parlerà più di e., ma di arte tardo-antica (Spätantike, v.). Invece, per lo storico dell'arte bizantina di caratterizzazione stilistica, analogamente ai termini di "gotico", "barocco" e simili.
Bibliografia:
J. G. Droysen, ...
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GAMBA, Paolo
Alessandro Serafini
Pittore attivo soprattutto in area abruzzese-molisana, nacque a Ripabottoni, nella diocesi di Larino (nel Molise) il 30 ott. 1712 dal pittore Giovan Battista e da Caterina [...] la sua attività pittorica.
Il padre, un modesto decoratore tardo-manierista attivo a Sulmona e Pescocostanzo, gli insegnò le prime sua adesione alle forme scenografiche e luministiche del barocco partenopeo. È vero comunque che nel primo Settecento ...
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DUPRÀ, Giuseppe
Alberto Cottino
Fratello minore di Domenico, nacque a Torino nel 1703. Giovanissimo, dovette recarsi a Roma per studiare sotto Marco Benefial (G. Bottari-S. Ticozzi, Raccolta di lettere, [...] Vittorio Amedeo III con scettro e corona, più tardo del precedente; Vittorio Amedeo III in abiti borghesi 1966, pp. 437-443; L. Tamburini, Le chiese di Torino dal Rinascimento al Barocco, Torino s.d. [1968], pp. 69, 90; N. Gabrielli, Racconigi, ...
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PHILISKOS (Φιλίσκος, Philiscus)
L. Laurenzi
1°. - Scultore rodio di età ellenistica.
Plinio (Nat. hist., XXXVI, 34) cita alcune statue di Ph. da Rodi esistenti a Roma, due statue di Apollo, di cui una [...] barocco, ma insieme aspira a un rendimento minutamente più analitico della realtà, mentre il rinascere del gusto neo-classico affievolisce la sensibilità spaziale propria della prima metà dell'ellenismo; si tratta di un gusto già tardo ellenistico ...
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CIGNAROLI, Vittorio Amedeo Gaetano
Franca Dalmasso
Figlio del pittore Scipione e di Marianna Caretti, nacque a Torino intorno al 1730. La data di nascita viene stabilita sulla base dell'atto di morte [...] specchi, quattro sovrapporte con Storie dell'Antico Testamento che si ritengono (Griscri, in Mostra del Barocco piem., II, Pittura, p. 110) del periodo tardo. Altre opere del C. sono: quattro Paesaggi fluviali nel castello di Aglié (da non confondere ...
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DOIDALSAS (Δοιδάλσης, Δάιδαλος, Doedalses)
L. Laurenzi
Scultore greco, di Bitinia, della seconda metà del III sec. a. C., autore della statua di culto di Zeus Stratios a Nicomedia (Eustath., ad Dion. [...] di mezzo, cioè prima della maggiore affermazione del gusto "barocco". Lo Zeus Stratios era in bronzo. Si noti che tipo studiato deriva una variante classicheggiante in marmo, dell'ellenismo tardo, che ha formato una serie molto apprezzata nell'età ...
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MEDĪNET HABU
S. Donadoni
NET HABU Località nell'ambito di Tebe, possiede un complesso di templi fra i più notevoli d'Egitto. Nella località si cominciò a costruire all'inizio della XVIII dinastia, sono [...] . Il monumento più illustre di M. H. è però assai più tardo: è il tempio funerario di Ramesses III (XX dinastia, 1195-1165 rilievo che copre tutte le pareti sottolinea questo gusto barocco ed appassionato. Le scene belliche raffigurano le due ...
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DE BELLIS, Antonio
Giuseppe De Vito
Non sono stati ancora ritrovati documenti che consentano di definire la data ed il luogo di nascita e di morte di questo pittore attivo prevalentemente a Napoli. [...] di belle arti di Budapest e finanche nel quadro più tardo della Sacra Famiglia a Sunj.
È però il lirismo soave 109 ss.; R. Causa, La pittura del Seicento a Napoli dal naturalismo al barocco, in Storia di Napoli, V, Napoli 1972, pp. 945, 984 nota 117 ...
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BUZZI, Giuseppe
Gabriella Ferri Piccaluga
Figlio del quadratore Giuseppe Maria (fratello di Elia Vincenzo); mancano dati biografici, ma ci è nota la sua attività di scultore svolta - secondo la tradizione [...] Roma, nell'ambiente del Vanvitelli. A Milano, egli propugnò un superamento delle forme barocche e rococò, attingendo alle fonti lombarde tardo-cinquecentesche. In questo particolare e interessante momento della vita artistica lombarda vanno posti gli ...
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BARONCELLI, Gian Francesco
Nino Carboneri
Attivo in Piemonte nella seconda metà del sec. XVII, fu dapprima collaboratore di Amedeo di Castellamonte, per cui disegnò numerose tavole del volume sulla [...] architetti che hanno accolto le fondamentali lezioni del tardo Castellamonte e del Guarini.
Bibl.: O. Derossi in Torino, XVII 1963), p. 86; N. Carboneri, Architettura, in Mostra del barocco Piemontese (catal.), Torino 1963, pp. 4, 31, 34, 36 s., 44; ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.