DE DOMINICIS, Carlo
John Varriano
Figlio del capomastro muratore Bartolomeo e di Anna Santa Aldini da Cesena (Gargano, 1971, pp. 85 s.), nacque a Roma il 26 febbr. 1696.
Studiò all'Accademia di S. Luca [...] elevazione rinforzano l'impressione di verticalità, e danno alla chiesa quell'atmosfera di ascensione mistica tipica dei tardobarocco. Grandi coretti sono disposti al di sopra delle quattro cappelle corrispondenti agli assi diagonali: così il suono ...
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FRANCESCHINI, Vincenzo
Paola Cassinelli Lazzeri
Secondo il Gabburri nacque nel 1695 - probabilmente a Roma, città nella quale fu attivo - e imparò a disegnare presso G. Odazzi per poi essere introdotto [...] nn. 1335, 1411; W. Drugulin, Historischer Bilderatlas, II, Hildesheim 1964, p. 362 n. 4426; Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze, 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, p. 484; Th.B. Riederer-Grohs, Florentinische Feste des Spätbarock, Frankfurt ...
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CORALLO, Francesco
Mario Bencivenni
Artista di ignote origini, operò negli ultimi tre decenni del Seicento a Roma assieme ai numerosi artisti che gravitavano attorno alla corte del cardinale Flavio [...] Chigi, notoriamente uno dei centri più importanti del tardobarocco romano.
Impegnato nel 1671 come doratore in lavori di scarso rilievo per il casino di Nettuno (Golzio, 1939, p. 260, doc. n. 1634), qualche anno dopo caratterizzò la sua attività ...
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GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] per i pittori di "architetture". Questa specializzazione lo portò a collaborare con i maggiori decoratori del tardobarocco partenopeo, come Paolo De Matteis e Francesco Solimena, mettendolo spesso in concorrenza con Francesco Saracino, pittore ...
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HOLZMANN (Holzmain), Bernardo
Maura Picciau
Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo orefice, figlio di Giusto, probabilmente tedesco e attivo in Toscana tra il XVII e il XVIII secolo. [...] dell'Opera del duomo, II, Milano s.d. (ma 1970), pp. 23, 257-259; C. Ashengreen Piacenti, in Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze. 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, pp. 350 s., 362; E. Nardinocchi, B. H. argentiere in Galleria, in MCM. La ...
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GUARNERI
Alessandra Cruciani
Famiglia di liutai il cui capostipite è considerato Andrea, figlio di Bartolomeo, nato a Casalbuttano, nel Cremonese, il 13 luglio 1623. Secondo i documenti conservati nella [...] , pp. 19, 47, 58, 157, 162, 165, 173, 183; E. Santoro, Giuseppe G., detto del Gesù: il liutaio del tardobarocco cremonese, Cremona 1982; Id., Antonius Stradivarius, Cremona 1987, ad ind.; R. Vannes, Dict. univ. des luthiers, Bruxelles 1988, pp. 140 ...
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DE ROSSI (Rossi), Giuseppe
Andrea Tulli
Frammentarie e lacunose sono le notizie su questo musicista nato a Roma verso la metà del XVII secolo. Non è tuttavia da escludere che qualche vincolo di parentela [...] delle masse corali, ricorda da vicino il modello policorale del Benevoli ed in genere della grandiosità del tardobarocco romano. Talvolta all'insieme vocale si aggiunge un organico strumentale di riempimento: ne risulta una splendida combinazione ...
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FIRRIOLO (Ferriolo, Ferraiolo)
Gaetano Bongiovanni
Famiglia di stuccatori palermitani d'ornato e di figure, operanti tra la metà del Settecento e i primi decenni del sec. XIX. La loro attività si pone [...] quella dei Serpotta, con i quali erano imparentati, sviluppando stilisticamente un ventaglio di moduli espressivi fra tardo-barocco e neoclassicismo.
Giuseppe nel 1754 lavorò insieme con il fratello Gaspare e con lo stuccatore Bartolomeo Sanseverino ...
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BONOMI, Gian Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Domenico a Bologna il 6 ag. 1626. Nella città natale, presso il collegio gesuitico di S. Luigi, compì i suoi primi studi letterari, trasferendosi poi [...] la fascia centrale del secolo XVII, costituisce uno specimen abbastanza caratteristico di ciò che rappresenta la cultura letteraria del tardobarocco.
La prima fase della produzione del B. è dominata dalla tradizione poetica che fa capo al Marino, se ...
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BAY (Bai, Baia, Baÿ, Baÿa, Baj)
Irena Malinowska
Famiglia di lapicidi e architetti italiani documentati a Varsavia dal 1655.
Carlo nacque probabilmente a Varsavia alla fine del sec. XVII; architetto, [...] ; T. Jaroszewski, J. Kowalczyk, Kilka uwag o grupie pṝźnobarokowychkoṡciołow w Polsce (Alcune osservazioni sulle chiese del tardobarocco in Polonia), ibid., pp. 384-390; J. Lejpiarczyk, Kilka uwag o kościele Wizytek w Warszawie (Alcune osservazioni ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.