Architetto (Roma 1616 - ivi 1695). Lavorò quasi esclusivamente a Roma, divenendo tramite importante per il passaggio stilistico al tardoBarocco e al primo Settecento. Giovandosi di motivi rinascimentali [...] e guardando al Cortona e al Borromini, il De R. semplifica la complessità volumetrica e l'articolazione spaziale barocca, adattandola al gusto della borghesia ricca contemporanea. Tale atteggiamento si avverte nelle sue opere maggiori: la Cappella ...
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Pittore (Napoli 1658 circa - Vienna 1745). Scolaro a Roma del Baciccia, di G. Brandi e C. Maratti, nel 1684 fu chiamato a Varsavia da Giovanni III Sobieski, e vi si stabilì lavorando per la corte e per [...] nel 1720, estese a gran numero di chiese e di monasteri di tutta l'Austria (Heiligenkreuz, Kremsmünster, Zwettl, ecc.), diffondendo quel tipo di festosa decorazione che è caratteristico del tardobarocco dell'Europa centrale di ascendenza italiana. ...
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Scultore (Castiglione Salernitano 1684 - Napoli 1757), allievo di L. Vaccaro. Esponente del tardobarocco napoletano, rivelò doti particolari nella ritrattistica. Opere: a Capua, Cristo morto (cripta del [...] duomo); a Napoli, busti di santi (certosa di S. Martino), Cristo e la Samaritana (chiostro di S. Gregorio Armeno), tomba di Carlo Danza (Carmine Maggiore), decorazione della guglia dell'Immacolata (piazza ...
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Scultore, decoratore e pittore (Napoli 1655 - Torre del Greco 1706). Esponente del tardoBarocco napoletano, allievo di C. Fanzago, della sua opera restano numerose statue e monumenti funebri per chiese [...] napoletane (sepolcri di G. Galeota in Duomo e di F. Rocco nella Pietà dei Turchini, sculture in S. Ferdinando, S. Giovanni Maggiore, certosa di S. Martino, ecc.); scolpì anche figure da presepio ...
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Pittore (Milano 1680 circa - ivi prima del 1738). Allievo e poi collaboratore di F. Abbiati (affresco della cupola, 1707, Milano, San Nazaro), fu tra gli esponenti del tardo-barocco lombardo. Tra le sue [...] opere: l'affresco con Madonna e s. Giuseppe (1713, Varallo, San Gaudenzio); i dipinti dell'Assunzione (Milano, Santa Maria dei Crociferi) e della Resurrezione (Pavia, Santa Maria di Canepanova) ...
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Scultore (Stoccarda 1758 - ivi 1841). Fu a Parigi, presso A. Pajou (1783), e a Roma, dove divenne amico del Canova. Il suo stile trapassa dal tardobarocco al neoclassicismo. Fra le sue opere, conservate [...] a Stoccarda, un autoritratto (1797), Ettore (1795-97), Saffo (1797), insieme a molti disegni e bozzetti ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] una prima ricostruzione degli avvenimenti architettonici in Italia (Matteucci 1988).
Roma e l'Italia meridionale danno ancora contributi al Tardo-barocco con F. Fuga e F. Juvarra, che proseguirà la sua più importante attività a Torino (Pane 1956 e ...
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FONTANA, Carlo
Helmut Hager
Nacque a Rancate (Como) il 22 apr. 1638 da Francesco Amedeo e Cecilia Pizzalmore (Donati, 1942, pp. 263 s., 286 n. 3). Non si conosce con esattezza la data del suo arrivo [...] auf der Piazza del Popolo..., in Römisches Jahrbuch für Kurisigeschichte, XI (1967-68), pp. 239-255; Id., Progetti del tardoBarocco per il terzo braccio del colonnato..., in Commentari, XIX (1968), pp. 299-314; L. Pirotta, F. Fontana ... nel ...
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FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] Sanfelice ai quali si devono più interventi in ville vesuviane. In altre parole, il F. adeguò le scelte compositive al tardobarocco che conforma buona parte delle grandi residenze vesuviane dove, peraltro, fu impegnato in più di una villa, come nel ...
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FOGGINI, Giovanni Battista
Morena Costantini
Figlio di Agnolo e Isabella Sercetti, nacque a Firenze il 25 apr. 1652 (Baldinucci [1725-1730], 1975, p. 373; Lankheit, 1962, p. 268). Secondo la biografia [...] , XVIII (1974), ad Ind.; A. González-Palacios, Fogginerie, in Arte illustrata, VII (1974), 59, pp. 321-330; Gli ultimi Medici. Il tardobarocco a Firenze. 1670-1743 (catal.), Firenze 1974, pp. 27-32, 48-78, 326, 328, 344-377, 416, 443, 446-450 e ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.