Scultore e medaglista (Montevarchi 1656 - Galatrona, Montevarchi, 1740). Dopo aver studiato disegno a Firenze, alla scuola della Galleria fondata dai Medici, nel 1678 fu inviato a Roma dal granduca per [...] , come l'altare in S. Maria di Carignano a Genova (1699). Lo stile di S. B. rivela la sua formazione tardo manieristica fiorentina nella estrema raffinatezza ed eleganza delle medaglie e nella ricerca di perfezione tecnica dei bronzi, nei quali si ...
Leggi Tutto
Architetto catalano (Reus 1852 - Barcellona 1926). Stabilitosi a Barcellona nel 1868, esordì sotto l'influenza di E.-E. Viollet-le-Duc e di J. Ruskin. Risentì anche del "mudejar" e del Barocco. Le sue [...] stilisticamente lontane dall'architettura ufficiale e quasi ignorate dalla critica a lui contemporanea, che le definì "tardo-barocche", sono caratterizzate da un rigore strutturale sul quale si impostano elementi di fantasia. Fu attivo principalmente ...
Leggi Tutto
Scultore (Forchtenberg am Kocher, Württemberg, 1585 o 1588 - Schwäbisch Hall 1662). Fu in Italia tra il 1609 e il 1614. Noto soprattutto per le sue statuette, intagliate in bosso, avorio, alabastro, che [...] denotano il suo sviluppo dal tardo manierismo al barocco di origine fiamminga. ...
Leggi Tutto
Architetto (Elberfeld 1848 - Berlino 1917), rappresentante del cosiddetto barocco guglielmino cioè del tardo eclettismo tedesco di derivazione barocca. Tra le sue opere: a Berlino le Scuderie Reali (1897-1900), [...] il Kaiser-Friedrich-Museum (1898-1903) e la Biblioteca Nazionale (1908-13) ...
Leggi Tutto
Gregorio XIII
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° gennaio 1501, quinto figlio di Cristoforo, ricco mercante della città, e di Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza all'Università [...] alla Cina e al Giappone; tre anni più tardi, creava la prima diocesi delle Filippine con sede Fagiolo, La Roma dei Longhi, in La Roma dei Longhi. Papi e architetti tra Manierismo e Barocco, a cura di Id., Roma 1982, pp. 9, 12 ss., 23, 46, 47, ...
Leggi Tutto
Michelangelo e la pittura un itinerario biografico
Barbara Agosti
Quando compì i suoi primi esperimenti nell’ambito della pittura, al giovane Michelangelo Buonarroti (1475-1564) era già ben chiara la [...] sia stato spesso in passato collegato ad opere più tarde dell’artista, dal David (1501-1503 circa; . 29-30.
63 I ricordi di Michelangelo, a cura di L. Bardeschi Ciulich e P. Barocchi, Firenze 1970, pp. 1-2.
64 M. Hirst, Michelangelo, cit., pp. 85-87. ...
Leggi Tutto
BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] I, pp. 13-15, 23 s.: per la datazione del quadro vedi Barocchi, ibid., II, p. 240).
Nel 1505 si verificò nella vita del B ; Sì come per levar; ecc.), e, nei componimenti più tardi, la meditazione religiosa della morte.
In vivace contrasto con le ...
Leggi Tutto
Paolo V
Volker Reinhardt
Camillo Borghese nacque a Roma il 17 settembre 1552 da Marcantonio, decano degli avvocati concistoriali, e da Flaminia Astalli. I Borghese, residenti a Siena approssimativamente [...] addirittura nevralgica. Questo vale in generale per l'Europa del tardo Medioevo e del primo periodo dell'Età moderna, in Innocenzo X, che si pone al culmine della cultura barocca, caratterizzato da uno spostamento sempre più forte verso interessi ...
Leggi Tutto
LANFRANCO, Giovanni
Erich Schleier
Figlio minore di Stefano e Cornelia (della quale non si conosce la famiglia di appartenenza), nacque a Parma il 26 genn. 1582. Secondo Passeri il ragazzo "fu incamminato [...] aveva dato a sua moglie Cassandra l'11 sett. 1623. Più tardi, verso gli anni 1628-30, il L. vi eresse un 2000, pp. 194-197; D.M. Pagano, G. L. a Napoli, in G. L. Barocco in luce, Napoli 2001, pp. 7-22; G. Fusconi, in I Giustiniani e l'antico (catal ...
Leggi Tutto
LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] di Letteree composizioni di diversi cui si unirono più tardi i sonetti L'Edipo di M. Golzio, i G. Spini, Alcuni appunti sui libertini italiani, ibid., pp. 117-124; Il romanzo barocco tra Italia e Francia, a cura di M. Colesanti, Roma 1980, pp. 32 ...
Leggi Tutto
barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.