Il nome italiano deriva, attraverso il latino charta, dal greco χάρτης "foglio", che forse è a sua volta di origine egiziana e denotava il foglio da scrivere che gli Egizî preparavano dal papiro. Questa [...] nell'incidere la cera.
Per rendere sempre più difficile la contraffazione della carta-moneta si sono escogitati tarî sistemi e processi speciali di fabbricazione. Fra questi merita di essere menzionato un sistema di filigrana della cartiera ...
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Le forme dello scambio e i sistemi premonetali e monetali
Carmen Martinelli
Renata Cantilena
Lorenza-Ilia Manfredi
Maria Cristina Molinari
Daniele Castrizio
Richard Hodges
Maria Giovanna Stasolla
Fabrizio [...] , i Fatimidi ne fecero cospicue emissioni contemporaneamente in Africa del Nord e in Sicilia dove, in seguito, esso divenne il celebre tarì d'oro; lo stesso avvenne in Spagna sotto Abd ar-Rahman III e i suoi successori e sotto alcuni dei Mulūk al ...
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tari
(o tèri) s. m. [dall’indostano]. – Nome indiano di un albero indomalese (Caesalpinia digyna), e dei suoi legumi (detti in commercio dividivi indiani), che sono adoperati quale materiale da concia essendo molto ricchi di tannino.
tari
tarì s. m. [prob. dall’arabo ṭarīy «fresco, recente», e quindi «appena coniato»]. – 1. Nome di una moneta aurea di origine araba coniata dai califfi fatimiti di Sicilia e dai principi normanni di Amalfi e di Salerno; t. d’argento, quello...