Scrittore catalano (Sant Jaume dels Domenys, Barcellona, 1884 - Tolosa 1939). Durante la dittatura di Primo de Rivera diresse a Parigi Le courrier catalan in difesa degli interessi della sua regione. Ha [...] pubblicato, oltre ai romanzi storici Ildaríbal (1915) e L'adolescent (1910), in cui ricostruisce l'ambiente antico di Tarragona, numerose opere liriche (Èglogues, 1917; La llàntia encesa, 1926, ecc.), teatrali (L'hereu, 1929; Guerau i Marta, 1931) e ...
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SERAFĪ, Pere
Poeta catalano, fiorito nella seconda metà del sec. XVI. S'ignora interamente la sua vita; si sa soltanto che nacque e visse a Barcellona; pare da accettarsi l'identificazione con Pere Serafí, [...] pittore di Barcellona, di cui è attestata la collaborazione alla decorazione della cattedrale di Tarragona.
Il S. è tra i lirici più rappresentativi del Cinquecento catalano. La sua produzione poetica, stampata nel 1565, è divisa in due parti: Coses ...
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GUSTÀ, Francesc (Francisco, Francesco)
Miquel Batllori
Nacque a Barcellona il 9 genn. 1744 da Benet e Maria Salvador, ambedue di famiglie cittadine appartenenti al ceto medio. Il 2 ott. 1759, quando [...] collegio di Betlem a Barcellona, dei gesuiti della provincia di Aragona), entrò nella Compagnia di Gesù nel noviziato di Tarragona, dove restò fino al 1762 per perfezionarsi negli studi umanistici. Nel 1765 compì il triennio di studi filosofici nell ...
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(cat. Girona) Città della Spagna nord-orientale (94.484 ab. nel 2008) nella Catalogna, capoluogo dell’omonima provincia. Sorge alla confluenza dei fiumi Oñar e Ter.
La latina Gerunda fu uno dei più importanti [...] centri di romanizzazione della Catalogna: contribuirono alla sua prosperità la posizione sulla via dai Pirenei a Tarragona e il ruolo di intermediaria negli scambi tra il porto di Emporión e le località dell’interno. Sede vescovile in età visigota, ...
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Locuzione latina del linguaggio bibliografico («[queste] cose errate ... correggi») usata per l’elenco degli errori riscontrati in un libro, a stampa ultimata; si colloca di solito dopo l’indice.
Apparve [...] la prima volta nel Moralia di s. Gregorio (Basilea, 1468).
Il più ampio, di 112 pagine, è quello della Summa theologica di s. Tommaso (Tarragona, 1578) compilato da F. García. ...
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SPAGNA
A. Balil
Collezioni archeologiche. - In linea di massima le collezioni archeologiche della S. sono costituite da materiali di provenienza spagnola. In genere le collezioni sono state formate [...] aumentati negli ultimi anni), alla chiesa (diocesani e parrocchiali) e anche a privati. Alcuni (Italica, Carmona, Mérida, Ampurias, Tarragona) sono monografici, cioè relativi ad una sola località o ad un solo monumento. In genere ciò avviene per i ...
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HIBERUS (Hiberus)
G. Scichilone
Personificazione del fiume omonimo nella Spagna nordorientale, l'attuale Ebro. La sua unica rappresentazione figurata pervenutaci si trova su monete bronzee di Carthago [...] H. compare come protome umana maschile versante acqua. Di una statua che certamente rappresentava lo stesso H. rimane oggi in Tarragona la sola base con iscrizione (flvmen hibervs: C. I. L., ii, n. 4075) ed il piede destro.
Giustamente non viene ...
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Tribù iberica della Hispania Tarraconensis, stanziata sul versante nord-est del monte Idubeda (Monti Iberici), tra il corso inferiore dell'Ebro e il Sucro (Jucar) al di là del quale erano le regioni dei [...] Bastetani e degli Oretani. Il loro nome ricorre la prima volta a proposito del ritorno di P. Scipione a Tarragona dopo la caduta di Cartagena (209), quando Edeco re degli Edetani, che aveva la moglie e i figli prigionieri di Scipione, si offerse a ...
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SCIPIONE Calvo, Gneo Cornelio (Cn. Cornelius L. f. Scipio Calvus)
Alfredo Passerini
Console nel 222, combattendo gl'Insubri, prese Acerrae, e, con M. Claudio Marcello, Mediolanum. Nel 218, come legato [...] della zona costiera a N. dell'Ebro in pochi mesi, battendo i Cartaginesi a Cissa. Stabilì una forte base in Tarraco (Tarragona), che fu poi perfettamente attrezzata dai due S. Nel 217 con 35 navi, in gran parte degli alleati Massalioti, valorosi ...
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SIRICIO, Papa
Fu vescovo di Roma dal dicembre 384 al 26 novembre 399. Romano, successore di Damaso e invano ostacolato, alla sua elezione, dall'avversario di Damaso, Ursino, proseguì con fermezza la [...] l'autorità della Sede apostolica. Soprattutto significativa, sotto questo riguardo, è la sua famosa lettera a Imerio vescovo di Tarragona (la lettera fu ritenuta per molto tempo la prima decretale a noi giunta), in risposta a parecchi quesiti rivolti ...
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tarragonese
tarragonése agg. e s. m. e f. – Di Tarragona, città della Spagna nord-orient., nella Catalogna, capitale della provincia omonima; come sost., abitante, originario o nativo di Tarragona.
tarraconense
tarraconènse agg. [dal lat. Tarraconensis]. – Della antica città chiamata in latino Tarrăco (l’odierna Tarragona), centro iberico e poi romano della Spagna, elevata da Augusto a colonia e capitale della Hispania citerior, che...