Famiglia di ebanisti, specializzati nelle tarsie, originaria di Lovere (Bergamo). Il più illustre rappresentante ne è Gianfrancesco (m. Bergamo forse 1533), che lavorò dapprima nella bottega del padre [...] Giovanni, avvicinandosi poi a fra Giovanni da Verona e a fra Raffaele da Brescia; diresse dal 1522 alla morte i lavori per il coro ligneo di S. Maria Maggiore in Bergamo, su disegni di L. Lotto e altri. ...
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Disegnatore e produttore di mobili (Boppard 1796 - Vienna 1871). Formatosi come ebanista, specializzato in tarsie geometriche, dal 1830 iniziò, per la fabbricazione delle sedie, i suoi esperimenti sul [...] legno curvato, fino a brevettare (1841) un nuovo processo (liste di legno di faggio trattate a vapore o bollite in acqua e colla) che con costi minimi forniva un materiale di grande leggerezza, flessibilità ...
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Intagliatore e intarsiatore (n. Ponteranica - m. 1530). Iniziò (1521) il coro ligneo di S. Maria Maggiore in Bergamo, per le cui tarsie dettero disegni L. Lotto, il Moretto, ecc. Intagliatori raffinati [...] furono anche i figli Alessandro, Andrea e Giacomino, che completarono (1530-74) il coro di S. Maria Maggiore ...
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Scultore (n. Siena 1362 circa - m. prima del 1453). Deve il soprannome alla sua opera più nota, gli stalli, con intagli e tarsie che illustrano gli articoli del Credo, del coro della cappella del Palazzo [...] Pubblico di Siena (1415-28). Diede i cartoni per due riquadri del pavimento del duomo ed eseguì le statue lignee, intensamente espressive, della Madonna e di s. Giovanni Evangelista (1415) in S. Pietro ...
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GUIDETTO
Pietro Toesca
. Scultore e architetto. Nel 1204 decorava le loggette della facciata del duomo di Lucca: vi complicò lo svariare di tarsie a marmi bianchi e neri in uso nella scuola pisana ma [...] dando nuovo vigore all'ornamentazione plastica, con rilievi risentiti e con forti sottosquadri, così da richiamare alla mente le decorazioni del sec. XII nelle chiese di Pavia, probabilmente egli stesso ...
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Il piccolo mobile destinato a quanto possa occorrere per la notte, ebbe, verso la metà del sec. XVIII, decoro di bronzi, di marmi, di tarsie di legno specialmente dalle celebri fabbriche francesi. Se ne [...] ricordano esemplari tra il mobilio della camera della marchesa di Pompadour, della duchessa d'Egmont, riecheggianti nella squisita eleganza della linea la commode. La forma e la decorazione mutarono secondo ...
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VITONI, Ventura
Odoardo Hillyer Giglioli
Intagliatore in legno e architetio pistoiese, nato il 20 agosto 1442, morto nel 1522. Iniziò la sua carriera artistica come semplice falegname per diventare [...] maestro di tarsie e infine elevarsi ad architetto, svolgendo la sua attività in Pistoia. Tra gli anni 1473 e 1486 attese ai lavori del convento di S. Giovanni, nel 1484 ha inizio la sua opera alla Madonna delle Grazie o del Letto, notevole per l' ...
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Intagliatore del sec. XVI, nativo di Ponteranica, ha il suo nome associato principalmente al coro ligneo di S. Maria Maggiore in Bergamo che Gian Francesco Capoferri avvivò di tarsie su disegni di L. Lotto. [...] Attorno a quell'opera fu occupato dal 1521 fin verso il 1530 quando morì, ma eredi delle finezze sue nell'arte dell'intaglio furono i figli Alessandro, Andrea e Giacomino, mentre un altro figlio, Giuseppe, ...
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GIOVANNI da Verona
Giuseppe Gerola
Architetto, scultore, intagliatore e intarsiatore. Nacque a Verona verso il 1457, e ivi morì il 10 febbraio 1525. Accolto novizio fra gli olivetani, apprese l'intarsio [...] da esse incontrata.
Bibl.: P. Lugano, Fra G. da V., in Bull. senese di storia patria, XII (1905), p. 135 segg.; G. Gerola, Tarsie ed intagli di fra' G. da V. in S. Maria in Organo, in Arte ital. decorativa, XIX (1910), pp. 85 segg., 96 segg.; B ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...