BARBARI, Iacopo de'
Creighton Gilbert
Veneziano, la sua prima opera datata (1500) è una grande Veduta di Venezia (xilografia, di M.2, 83 per 1,36, su sei legni, siglata col caduceo che in altre sue [...] la prima vera "natura morta" di gusto moderno: sintesi dei particolari di nature morte in quadri sacri nordici, con le tarsie italiane. Il Vecchio amoroso della giovane,assai simile a innumerevoli dipinti nordici (ma il primo di tutti), combina le ...
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GADIO, Bartolomeo (Bartolomeo da Cremona)
Maria Cristina Loi
Figlio di Gabriele nacque a Cremona nel 1414 da nobile famiglia. Sposò Giovanna de Benziis, dalla quale ebbe tre figli: Gabriele Antonio, [...] ., La bella Cremona degli Sforza, ibid., 14 giugno 1964; Id., Il capolavoro del G.: S. Sigismondo, ibid., 29 nov. 1964; Id., Le tarsie del Platina, Cremona 1967, pp. 30-36; M.L. Ferrari, Il tempio di S. Sigismondo a Cremona, Milano 1974, pp. 16-36; M ...
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PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] Moschini l’anno 1809..., II, Padova 1993b, pp. 27, 98; M. Castellarin, G.B. P., in Basilica del Santo. Dipinti, sculture, tarsie, disegni e modelli, a cura di G. Lorenzoni - E.M. Dal Pozzolo, Roma 1995, p. 130; A. Pietropolli, L’attività di G ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il concetto di arte “minore” nel Medioevo non sussiste; le forme di produzione [...] tanti scultori), l’altra la possibilità d’autografia che sta dietro ai casi di pittori che forniscono modelli per vetrate, tarsie lignee, o lavori tessili, o attivi anche come miniatori. Uno dei momenti chiave dell’arte medievale, il passaggio alla ...
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In architettura per camino s'intende quella cavità ricavata nello spessore d'un muro, la quale contiene un focolare sormontato direttamente da una cappa e da una gola o canna destinata a smaltire i prodotti [...] si chiudeva il vano del focolare. Questi sportelli nelle stanze meglio arredate erano assai ricchi, di legno di noce regiati di tarsie.
Alla fine del sec. XVI se pure le dimensioni del camino non variano, la decorazione tende ad assumere proporzioni ...
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OSTIA e Porto (XXV, p. 743; App. II, 11, p. 471; III, 11, p. 335)
Fausto Zevi
L'organico programma di soprintendenza impostato da A.L. Pietrogrande è stato seguito per qualche tempo anche dopo di lui, [...] 160 circa d. C.); VI, G. Becatti, Edificio con opus sectile fuori Porta Marina, Roma 1969 (esame delle splendide tarsie marmoree ostiensi e di quelle romane della basilica di Giunio Basso, con ampio saggio sulla cultura figurativa tardoantica); VII ...
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PIETRA
Giorgio ROSI
Raffaello BATTAGLIA
Nicola TURCHI
. Architettura. - L'uso della pietra come materiale da costruzione risale ai più remoti periodi della preistoria. Il nome infatti di civiltà megalitica, [...] metalliche. In tale nuova funzione, costruttivamente secondaria, la pietra servì al gusto fastoso del tardo impero sotto forma di tarsie, d'incrostazioni, di effetti coloristici dovuti ai materiali rari e preziosi, che poi si continuarono con l'arte ...
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MOSCHEA (forma antiquata meschita; antico fr. mosquet; fr. mosquée; sp. mesquita)
Michelangelo GUIDI
Mario GIORDANI
Ernst KUHNEL
Dall'arabo masgid, plur. masāgid (che vuol dire propriamente luogo [...] Mesopotamia e Turkestān, l'Egitto e la Siria si attennero alla costruzione in pietra, vivificata e illeggiadrita da tarsie e da mosaici marmorei.
Dopo il 1500 Spagna, Africa settentrionale, Egitto, Siria e Mesopotamia perdettero quasi ogni importanza ...
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. Uno dei colli di Roma. Il nome nasce come aggettivo di Esquiliae, e quindi nell'età più antica non si trova mai solo, ma riunito con un sostantivo: collis, mons, lucus, forum, porta. Soltanto nell'Impero [...] sotto l'ex-ospedale di S. Antonio. Restano in varie collezioni (Museo Capitolino e palazzo Del Drago) alcune delle tarsie marmoree con soggetti profani, che l'adornavano. Questo edificio, eretto dal console del 317 Giunio Basso, era posseduto da ...
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Uno dei colli sui quali sorse Roma. La tradizione antica fa derivare il nome da Caelius Vibenna, condottiero etrusco che qui avrebbe preso stanza all'epoca dei Tarquinî, mentre originariamente il colle [...] da papa Simplicio. Nel Rinascimento era aperta anche nella seconda navata anulare e vi si vedevano ancora dei resti di tarsie marmoree. In origine l'alto tamburo centrale doveva essere coperto da cupola. La navata più esterna fu interrotta da una ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...