SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de', detto il Pordenone
Edoardo Villata
SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de’, detto il Pordenone. – Nacque verosimilmente a Pordenone [...] , in cui Pordenone riallaccia i rapporti con il tradizionale illusionismo prospettico padano, probabilmente favorito dal contatto con le tarsie dei Platina in duomo e soprattutto con il ‘lignamario’ cremonese Paolo Sacca (Villata, 2016, pp. 45, 48 s ...
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DE ANTONIO, Antonello (Antonello da Messina)
Fiorella Sricchia Santoro
Nato a Messina da Giovanni, "mazonus", e da una Garita, verso il 1425-430, ha operato gran parte della sua vita nella città natale, [...] che vi avevano esercitato i complessi studi prospettici di Piero della Francesca anche atttwerso le celebrate ma perdute tarsie dei coro de; Lendinara ammirato dal Colazio (1486), sono testimonianze di livello altissimo il S. Sebastiano di Dresda ...
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Le arti del Veneto
Giovanna Baldissin Molli
Unità e molteplicità, ricercata bellezza, tecnica scaltrita, materiali differenziati, consapevolezza e autoreferenzialità caratterizzano la storia delle arti [...] che a quell’ordine apparteneva fra Giovanni da Verona, molto elogiato da Vasari, autore di pacate e più naturalistiche tarsie, ispirate a una luminosa e quieta temperie naturalistica, che nell’opera maggiore, il dossale della sacrestia della chiesa ...
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SEITZ, Ludovico
Mariano Apa
– Nacque l’11 giugno del 1844 a Roma, dove fu battezzato alla presenza di Ludwig I di Baviera. Ludovico fu educato all’arte dal padre, Alexander Maximilian, in un qualificato [...] . Arte sacra europea, cit., pp. 301-319; F. Castellani, Cappella di Santo Stefano. L. S., in Basilica del Santo, Dipinti, sculture, tarsie, disegni e modelli, a cura di G. Lorenzoni - E. M. Dal Pozzolo, Padova-Roma 1995, pp. 285-287; A. Pierangeli ...
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PIAZZA
E. Guidoni
La storia urbanistica e architettonica delle p. medievali deve essere impostata tenendo conto delle testimonianze documentarie e archeologiche, delle caratteristiche funzionali, dei [...] . È anche assai vasta la casistica degli espedienti di illusione e deformazione percettiva già evidenti nella decorazione a tarsie marmoree nell'edilizia sacra fiorentina, e nella diminuzione degli interassi nei porticati, sia interni sia esterni ...
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Amalfi
L. Di Mauro
(Amalphia, Amalpha, Amalfia nei documenti medievali)
Città della Campania (prov. Salerno), lungo la costa meridionale della penisola sorrentina. È situata nel mezzo del tratto di [...] nell'Italia meridionale, 2 voll., Napoli 1967.
G. Matthiae, Le porte bronzee bizantine in Italia, Roma 1971.
L. Kalby, Tarsie ed archi intrecciati nel romanico meridionale, Salerno 1971.
H. Willard, The Fundicus: a Port Facility of Monte Cassino in ...
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TOSCANA (A. T., 24-25-26 bis)
Attilio MORI
Umberto CALZONI
Niccolò RODOLICO
Antonio PANELLA
Sergio CAMERANI
Nello TARCHIANI
Alfredo SCHIAFFINI
Giuseppe MALAGOLI
Vittorio SANTOLI
Alfredo BONACCORSI
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Regione [...] gusto orientale-bizantino tanto l'accentuato colorismo plastico degl'intagli marmorei, quanto e più il policromismo dei musaici e delle tarsie. Le altre forme delle arti minori non sembrano aver avuto in Toscana - se troppo poco non è giunto fino a ...
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Con la parola arredamento si indica tutto ciò che serve per ornare l'interno degli edific;. Per questa ragione l'arredamento non si può definire come un'arte, ma piuttosto come l'insieme di tutte le arti [...] caratteristici di arredamento del Quattrocento italiano (le porte di bronzo erano riservate agli edifici religiosi). E di magnifiche tarsie di legni colorati si rivestono non solo le porte e le finestre delle dimore signorili, ma intere zoccolature ...
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ORGANO (fr. orgue; sp. órgano; ted. Orgel; ingl. organ)
Renato LUNELLI
Emilio LAVAGNINO
Strumento musicale ad aria, di varia mole, i cui timbri e la cui estensione della gamma, nella loro possibilità [...] stesso autore, rimane ancora uno strumento enigmatico. Con frequenza troviamo riprodotti questi organi piccoli nelle antiche pitture, tarsie e terrecotte italiane. Il più tipico rappresentante di quest'epoca è Francesco Landino, il cieco degli organi ...
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MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] , cioè a commesso di marmi varî ritagliati secondo il disegno da formare, con tecnica non dissimile da quella della tarsia di legname, ebbe varia fortuna, usato a rivestire pareti e ornare pavimenti. Proseguendo le tradizioni dell'opus sectile antico ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...