FEGAROTTI, Giuseppe Eugenio
Elena Longo
Primogenito di una illustre famiglia di orafi e argentieri, nacque a Catania da Ernesto Fecarotta e Michela Biondi l'11 apr. 1903 (con decreto reale del 1938 [...] non ritirò il premio assegnatogli alla III Quadriennale del 1939. Nello stesso anno ottenne l'incarico di realizzare la tarsia marmorea policroma per la decorazione di una parete dei locali del bar interno all'edificio del ristorante dei funzionari ...
Leggi Tutto
Ani
P. Cuneo
Grande città dell'Armenia medievale (antico cantone di Širak, nella prov. di Ayarat), oggi abbandonata, sita nella prov. di Kars, in Turchia, a km. 50 ca. a E del capoluogo. L'area a suo [...] una vera e propria 'scuola di architettura di A.', individuabile per la sua sofisticata elaborazione progettuale.
L'uso di tarsie in pietre policrome a motivi geometrici, di pannelli di maioliche invetriate, di soprarchi, volte e cupole a stalattiti ...
Leggi Tutto
GIOVANNI FRANCESCO da Rimini
Maria Giovanna Sarti
Figlio di Simone, nacque a Rimini in data imprecisata; è ricordato per la prima volta a Padova nel 1441, quando risulta tra gli iscritti alla locale [...] XVe siècle (catal.), a cura di C. Ressort - S. Béguin - M. Laclotte, Paris 1978, pp. 35-38; G. Romano - M. Ferretti, Opere di tarsie, in La basilica di S. Petronio a Bologna, II, Bologna 1984, pp. 269, 273 n. 3; E.M. Zafron, European art in the High ...
Leggi Tutto
PORFIDO
M. L. Lucci
Il p. rosso antico (v. marmo) compare nelle fonti antiche spesso col nome di porphyrites (Plin., Nat. hist., xxxvi, 7, 57), o anche leptosephos, dal greco λεπτόψηϕος; leucostictos; [...] in ginocchio reso all'imperatore.
Il p. lo troviamo usato anche nelle tarsie di alcuni importanti edifici, quali la basilica di Giunio Basso, la tarsia marmorea da Bovillae, la tarsia di una sala ostiense del IV sec., la basilica di Parenzo, e ...
Leggi Tutto
BARBARI, Iacopo de'
Creighton Gilbert
Veneziano, la sua prima opera datata (1500) è una grande Veduta di Venezia (xilografia, di M.2, 83 per 1,36, su sei legni, siglata col caduceo che in altre sue [...] la prima vera "natura morta" di gusto moderno: sintesi dei particolari di nature morte in quadri sacri nordici, con le tarsie italiane. Il Vecchio amoroso della giovane,assai simile a innumerevoli dipinti nordici (ma il primo di tutti), combina le ...
Leggi Tutto
GADIO, Bartolomeo (Bartolomeo da Cremona)
Maria Cristina Loi
Figlio di Gabriele nacque a Cremona nel 1414 da nobile famiglia. Sposò Giovanna de Benziis, dalla quale ebbe tre figli: Gabriele Antonio, [...] ., La bella Cremona degli Sforza, ibid., 14 giugno 1964; Id., Il capolavoro del G.: S. Sigismondo, ibid., 29 nov. 1964; Id., Le tarsie del Platina, Cremona 1967, pp. 30-36; M.L. Ferrari, Il tempio di S. Sigismondo a Cremona, Milano 1974, pp. 16-36; M ...
Leggi Tutto
PELLIZZARI, Giovanni Battista
Anna Pietropolli
PELLIZZARI, Giovanni Battista (Giovan Battista, Giambattista). – Nacque attorno al 1598 a Verona, da Antonio, come si legge nel documento del 1642 reso [...] Moschini l’anno 1809..., II, Padova 1993b, pp. 27, 98; M. Castellarin, G.B. P., in Basilica del Santo. Dipinti, sculture, tarsie, disegni e modelli, a cura di G. Lorenzoni - E.M. Dal Pozzolo, Roma 1995, p. 130; A. Pietropolli, L’attività di G ...
Leggi Tutto
ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] per 25 once d'a. (Lespinasse, 1879-1892, I).L'a. è stato spesso impiegato nella composizione delle decorazioni a tarsie metalliche, per es. nella tecnica, ereditata dall'Antichità, degli intarsi di lamine d'a. nel bronzo, utilizzata sia per oggetti ...
Leggi Tutto
FANZAGO (Fonsaga, Fansago, Foriseca), Cosimo (Cosmo)
Aurora Spinosa
Nacque a Clusone, vicino Bergamo, nel 1591 da Ascenzio e Lucia Bonicelli, come attesta il suo atto di battesimo del 13 ottobre di [...] di S. Teresa agli Studi, in Napoli nobilissima, V [1896], pp. 9- 12).
Estese e coloratissime superfici, fatte di tarsie marmoree, di decorazioni plastiche zoomorfe e fitomorfe, riprese dal formulario tardo cinquecentesco, a contatto con la luce si ...
Leggi Tutto
GHIDONI, Matteo, detto Matteo de' Pitocchi
Maria Giovanna Sarti
Nacque intorno al 1626 e probabilmente non a Firenze (Bortolini) ma a Padova (Donzelli - Pilo), perché veneto è il linguaggio della sua [...] pittura in Italia. Il Seicento, Milano 1989, II, pp. 760 s. (con bibl.); F. Benedettucci, in Basilica del Santo. Dipinti, sculture, tarsie, disegni e modelli, a cura di G. Lorenzoni - E.M. Dal Pozzolo, Padova 1995, pp. 147-149; M. Binotto, Per M. G ...
Leggi Tutto
tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...