Ciascuno dei due veli membranosi mobili che, avvicinandosi tra loro, coprono la parte anteriore del globo oculare (fig. A).
Le p. sono ricoperte esternamente da cute sottile, mentre la loro faccia interna, [...] in corrispondenza del margine palpebrale, formando il tarso. Sul tarso della p. superiore si inserisce il muscolo elevatore della p. (fig. B), mentre sul tarso della p. inferiore si inserisce il prolungamento orbitale del muscolo ...
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Arti inferiori
Giulio Marinozzi
Francesco Figura
Gli arti inferiori sono collegati al tronco dal cingolo pelvico, formato dalle due ossa dell’anca articolate saldamente con l’osso sacro e con il coccige. [...] ; essa è dotata di due superfici articolari per ciascuna delle due ossa, che sovrapponendosi delimitano un canale, il seno del tarso, nel quale è contenuto un robusto legamento interosseo. L'astragalo e il calcagno con le loro superfici anteriori si ...
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Arto
Rosadele Cicchetti
Arto è il nome generico che indica le appendici (articolate e non) del corpo di moltissime specie di Vertebrati e Invertebrati, notevolmente differenziate per numero, forma e [...] da ossa articolate fra loro (omero, radio e ulna, carpo, metacarpo, falangi negli arti superiori; femore, tibia e perone, tarso, metatarso, falangi in quelli inferiori). L'arto superiore è innervato dai nervi radiale, ulnare e mediano e riceve sangue ...
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Legamento
Rosadele Cicchetti
I legamenti sono cordoni di tessuto connettivo fibroso, di varia lunghezza e spessore, che determinano l'unione di due o più strutture anatomiche. Svolgono funzioni diverse: [...] anulari, che contribuiscono con le loro inserzioni a formare un anello, come avviene nell'articolazione del carpo o del tarso); al loro aspetto (per es., il legamento trapezoide e il legamento conoide, nell'articolazione della clavicola); al loro ...
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tibia In anatomia comparata, l’osso preassiale del segmento mediano o zeugopodio dell’arto posteriore dei Vertebrati Tetrapodi; la fibula ne è l’osso post-assiale. Negli Anfibi Anuri, adatti al salto, [...] , porta il piede in flessione dorsale, adduzione e intrarotazione; il muscolo tibiale posteriore, teso tra la t. e lo scafoide del tarso, flette il piede come il precedente. Delle arterie tibiali, in numero di 2 per ciascun lato, l’una, detta tibiale ...
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Elemento che costituisce l’apparato scheletrico dell’uomo e degli altri Vertebrati (➔ scheletro); è formato per la massima parte da un particolare tessuto connettivo differenziato (➔ osseo, tessuto).
Anatomia [...] degli Embriaci (14° sec.) ne sviluppò l’intaglio su placchette per trittici, altari e cofanetti. L’o. fu anche usato nelle tarsie dei mobili detti alla certosina, nei sec. 14°-15° (per la lavorazione artistica dell’o. ➔ avorio).
Tecnica
Le o. degli ...
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Gamba
Rosadele Cicchetti
Il termine gamba, che nel linguaggio comune viene usato per indicare tutto l'arto inferiore, dall'articolazione coxofemorale al piede, in anatomia umana designa specificatamente [...] a quella di tutti i Tetrapodi e solo successivamente avvengono notevoli fusioni, fra la tibia e le ossa prossimali del tarso e tra il tarso e il metatarso; anche il perone, che è sottile, è saldato superiormente alla tibia. Tale fusione delle ossa ...
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squama anatomia e medicina In anatomia descrittiva, formazione ossea laminare (s. dell’occipitale, del temporale).
In dermatologia, lesione della pelle, dovuta a un’alterazione delle cellule cornee. La [...] , somiglianti nella struttura più a quelle dei Testudinati e dei Coccodrilli che a quelle degli Squamati, rivestono uniformemente i tarso-metatarsi e le dita dei piedi della maggioranza degli Uccelli, mentre fra i Mammiferi, solo fra gli Sdentati ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Anatomia
Giuseppe Ongaro
Anatomia
Anatomia animata
Le ricerche anatomiche del Cinquecento, sostituendo alle antiche conoscenze sulla struttura [...] , o 'canali di Rivino' (1679). Nel 1666 Johann Heinrich Meibom (1638-1700) descrisse le ghiandole sebacee del tarso palpebrale, tuttora indicate con il suo eponimo. Le ghiandole vulvovaginali o vestibolari maggiori che si aprono nel fondo del canale ...
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tarso
s. m. [dal gr. ταρσός «graticcio a raggiera di vimini»; per estens., «disposizione delle dita, palma del piede» e «disposizione delle ciglia; palpebra»]. – 1. In anatomia umana e comparata, nome di due diverse formazioni: a. Parte dello...
tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...