Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Anna Benvenuti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Azeri, o Tartari del Caucaso, sono una popolazione sciita di lingua turca distribuita [...] oggigiorno tra la Repubblica di Azerbaigian, con capitale Baku, e l’Azerbaigian, regione dell’Iran, con capitale Tabriz. La Repubblica di Azerbaigian ha una superficie di 86mila chilometri quadrati e una ...
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Figlio (Mosca 1440 - ivi 1505) di Vasilij II, salito al trono (1462) diresse i suoi sforzi per creare uno Stato unitario che coordinasse i singoli principati. Combatté e vinse i tartari (1471-87), debellando [...] (1462) diresse i suoi sforzi per creare uno Stato unitario che coordinasse i singoli principati. Combatté e vinse i tartari (1471-87), debellando il dominio mongolo, e la Lituania (1494), facendosi riconoscere dal granduca Alessandro sovrano di tutta ...
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Fu grande voivoda di ribelli all'epoca dei torbidi del 1606-1607. Già contadino del principe Teliatevskij, fu fatto giovanissimo prigioniero dai Tartari e, venduto ai Turchi, fu messo al remo. Scappato [...] di prigionia, tornando da Venezia in Russia, s'incontrò in Polonia con quei Moscoviti, che progettavano di alzar sugli scudi un secondo falso Demetrio, dopo che a Mosca era stato ucciso il primo falso ...
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. Nel sec. XV gli ampî territori della Russia meridionale, estendentisi lungo il corso medio e inferiore dei fiumi Dnepr e Don, rappresentavano una steppa vergine deserta, senza popolazione stabile. Si [...] stessi principî di libertà, di eguaglianza e di autonomia di quelli "d'oltre le cascate", conducevano una lotta incessante con i Tartari di Crimea e del territorio di Azov. La loro impresa guerresca più notevole fu nel 1037 la presa di Azov, fortezza ...
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Nato il 30 maggio 1220, morto il 14 novembre 1263. Secondogenito del granduca Jaroslav Vsevolodovič, all'età di otto anni fu insediato, quale duca, a Novgorod, insieme col fratello maggiore Feodor. Nel [...] fu di nuovo devastato. A. si gettò allo sbaraglio, per salvare la dinastia e la nazione. Si recò a Sarāy, la capitale dei Tartari dell'Orda d'oro; con doni e con prove di devozione riuscì a rabbonire Sarṭaq, figlio e vicario del khan Bātū, e ottenne ...
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Si fece incoronare re, vivente il padre (1235). Già da giovane, ma ancor più dopo la morte del padre, svolse una politica contraria a quella di lui. Egli voleva restaurare le basi economiche, sulle quali [...] Un altro popolo pagano, che fuggiva appunto l'avanzata dei Tartari, i Cumani, chiese a Béla di potersi stabilire nel Traù in Dalmazia si credette al riparo da quel flagello. I Tartari, durante l'anno che rimasero nel paese, portarono la distruzione ...
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tela
Alessandro Niccoli
In senso proprio ricorre solo nell'accenno ai drappi tessuti da Aracne, introdotto per suggerire la straordinaria varietà di colore e di disegno che distingue la pelle di Gerione: [...] Con più color... / non fer mai drappi Tartari né Turchi, / né fuor tai tele per Aragne imposte (If XVII 18).
In senso figurato, con ovvio riferimento all'operazione della tessitura, indica qualsiasi opera, o anche narrazione o discorso, in quanto si ...
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Missionario domenicano del sec. XIII. Entrò nell'Ordine a Parigi verso il 1222; secondo Tolomeo di Lucca (Hist. eccl., ad a. 1245), era lombardo. Dopo il concilio di Lione (1245), Innocenzo IV lo scelse [...] . I missionarî partiti da Acri, traversarono la Mesapotamia e la Persia, ai confini della quale trovarono gli eserciti tartari: ma non furono ammessi davanti al gran khān, perché negarono di sottostare al cerimoniale in uso. Minacciati di supplizî ...
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Pittore italiano (Pavia 1837 - Milano 1878), fratello del matematico Luigi. Studiò prima a Pavia presso G. Trécourt, poi a Venezia (1852-59), e a Milano con G. Bertini. Le sue prime opere, fino al Marco [...] Polo davanti al Gran Can dei Tartari (1863, Roma, Gall. naz. d'arte mod.), non si scostano dalla maniera storica allora dominante. Il suo linguaggio pittorico più maturo e originale cominciò con I cugini (1870, ivi) e si svolse costantemente fino ...
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Guglielmo di Ruysbroek
(o Rubruquis) Francescano di origine fiamminga (n. 1215 ca.-m. 1270 ca.). Accompagnò Luigi IX re di Francia nella settima crociata in Terra Santa (1248), stabilendosi ad Acri. [...] lo spedì verso il Volga da suo padre Batu Khan, che a sua volta lo indirizzò al gran khan dei tartari Mongke, a Karakorum in Mongolia, ove giunse nel 1254. Ritornò per un itinerario più settentrionale, dopo aver ricevuto accoglienze generalmente ...
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tartarico2
tartàrico2 agg. [der. di tartaro2] (pl. m. -ci). – In chimica, di sostanza o reazione che ha rapporto con il tartaro che si forma nelle botti: fermentazione tartarica. In partic., acido t., di formula HOOC−(CHOH)2−COOH, idrossiacido...