. È l'espulsione delle feci (v. digerente, apparato). Nell'industria è spesso equivalente di depurazione.
Enologia. - Nell'industria enologica la defecazione può interessare il mosto e il vino. La defecazione [...] microrganismi varî), mentre altre sostanze, dapprima disciolte nei vini, vanno insolubilizzandosi e precipitando (soprattutto cremor di tartaro, sostanze coloranti e tanniche). Tutte queste materie svariate costituiscono le fecce del vino che debbono ...
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RINOSCLEROMA (dal gr. ῥίς "naso" e σκληρός "duro, rigido")
Mario Truffi
È un'affezione che colpisce le vie nasali e le vie aeree superiori ed è caratterizzata da formazioni nodulari circoscritte o confluenti, [...] Kaposi è rarissima in Italia; relativamente frequente in Galizia, in Ungheria, in Russia, in Romania. Il decorso è lentissimo, ma di solito fatale. Non vi sono mezzi di cura specifica; sembrano utili il tartaro stibiato, il bismuto, la radioterapia. ...
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CAVALLI, Simone
Paolo Preto
Nacque a Venezia nel 1724 e percorse una rapida e brillante carriera diplomatica; segretario in Francia e poi in Spagna, nel 1763 seguì a Tripoli Prospero Valmarana, uno [...] 1774, il C. fu impegnato a fronteggiare un ennesimo riacutizzarsi della controversia per l'utilizzazione delle acque del Tartaro, un problema che si trascinava da decenni e che sembrava aver trovato alcuni anni prima una soluzione soddisfacente con ...
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Chateaubriand, François-René de
Felice del Beccaro
, Scrittore e uomo politico francese (Saint-Malo 1768 - Parigi 1848). Conobbe la poesia dantesca attraverso la traduzione in prosa di Rivarol, come [...] monstre odieux ", mentre il Tasso " l'a presque rendu ridicule ". Un parallelo tra l'Inferno dantesco e il tartaro virgiliano consente a C. di riconoscere nella " simplicité admirable " e nella delicatezza finale dell'episodio di Francesca una poesia ...
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Nome col quale gli antichi Greci designavano la divinità che reputavano regnare su tutte le regioni dell'oltretomba; chiamata spesso anche Plutone (Πλούτων) o Giove sotterraneo (Ζεὺς καταχϑόνιος). Figlio [...] , è il gruppo dei tre giudici infernali. La parte inferiore del quadro è occupata, in tutta la sua lunghezza, dal Tartaro, con Sisifo, a sinistra, e Tantalo, a destra: in mezzo, è raffigurato Eracle che, guidato da Ermes, incatena Cerbero.
Bibl ...
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Gea
Emanuele Lelli
L'antichissima madre Terra, all'origine del mondo
Come è nato il mondo? Secondo il mito greco alla sua origine sta Gea, la Terra, madre di tutte le altre divinità simboleggianti gli [...] che rappresentano simbolicamente le paure e i rimorsi degli uomini, e i Giganti. Anche Crono, tuttavia, volle proteggersi rinchiudendo nel Tartaro i suoi fratelli e divorando tutti i figli che via via aveva da Rea. Ma questa, ricorrendo all'aiuto di ...
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Curione, Gaio Scribonio (Curio)
Manlio Pastore Stocchi
Tribuno della plebe nel 50 a. C., sembra essere noto a D. soltanto attraverso il poema di Lucano, donde sono mutuate le notizie riferite in If XXVIII [...] ), C. " vendidit Urbem " (v. 824), facendosi sostenitore del condottiero ribelle (proprio come il peccatore senza nome punito nel Tartaro virgiliano; cfr. infatti Aen. VI 621-622 " Vendidit hic auro patriam dominumque potentem / imposuit "). Ma se la ...
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GENGHIZ KHĀN (più esattamente Cinghiz Khān)
Giorgio Levi Della Vida
Fondatore dell'impero mongolo dei Tartari. Il suo vero nome era Temucin, mentre G. K. non è che un epiteto onorifico, da lui assunto [...] per compiere la conquista della Cina: ma fu colto dalla morte nella provincia di Kan-su nell'agosto 1226. Secondo il costume tartaro, il regno rimase unito anche dopo la sua morte, e i quattro rami dei suoi discendenti che ne governavano le varie ...
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CERIOLI, Gaspare
Aldo Gaudiano
Nacque a Cremona il 3 ag. 1784 da Giuseppe e da Giuseppa Meli; si laureò a Pavia in medicina nel 1806 e in chirurgia nel 1807. Appassionato di chimica, si dedicò, giovanissimo, [...] 'impiego dell'acetato di morfina nel tetano, della corteccia di melograno nella sifilide, sulle proprietà terapeutiche del tartaro stibiato e dell'olio di crotontiglio) è da ricordare una memoria Sulla possibilità dicomunicare la sifilide col mezzo ...
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DIETAIUTI, Bondie
Liana Cellerino
Nacque nella prima metà del sec. XIII, probabilmente a Firenze: fiorentino lo dice infatti il cod. Vat. lat. 3793, unico testimone del suo piccolo corpus poetico.
Nessuna [...] Milano-Napoli 1960, pp. 385-88; B. Panvini, Le rime della scuola siciliana, I, Firenze, 1962, pp. 289-97, 648 ss.; A. Tartaro, Irimatori siculo-toscani, in Storia della lett. ital., a cura di E. Cecchi-N. Sapegno, I, Milano 1965, pp. 411 ss.; 417; I ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...