Scultore (n. Firenze 1550 circa - m. Roma 1596), scolaro del Giambologna; scolpì a Firenze (1596 circa) la statua allegorica dell'Inverno per il ponte a S. Trinita. A Roma, ove svolse prevalentemente la [...] sua attività, eseguì il suo capolavoro, la fontana "delle tartarughe" presso palazzo Mattei (1585, con G. della Porta; le tartarughe furono aggiunte nel secolo seguente). La lunetta della Lavanda dei piedi (oggi sala degli Svizzeri, Quirinale) bene ...
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Ceramista inglese, nato nel 1730 a Burslem (Staffordshire) da una famiglia di vasai, morto nel 1795. Fece tirocinio presso la famiglia e dopo essere stato in società con J. Harrison, prima, e quindi con [...] dei cosiddetti "servizî del cavolo" perché la forma del vaso nasceva da un cespo vegetale colorato in verde, delle "tartarughe" (così chiamate dalla colorazione della superficie) e delle "agate" (o ceramiche a marmorizzazioni), il W. impiantò a Ivy ...
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SCIRONE (Σκίρων)
A. Gallina
Eroe greco, eponimo di un'altura nel territorio di Megara. Figlio, secondo alcuni autori, di Posidone e secondo altri di Pelope, fu considerato dai Megaresi come un buon condottiero [...] questa loro momentanea occupazione per derubarli e precipitarli poi, dall'alto della rupe, in mare in pasto alle tartarughe. Sempre secondo la versione ateniese Teseo, diretto verso Trezene, passò presso Megara ed uccise, precipitandolo a sua volta ...
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DELLA PORTA, Giacomo
Anna Bedon
Figlio di un Bartolomeo scultore, fratello di Tommaso il Vecchio, nacque a Porlezza (Como) nel 1532 (Schwager, 1975, p. 116). Secondo il Baglione (1642, p. 80), fece [...] Giudia (1591-93), la terrina di Campo de' Fiori (1592-93).
La fontana delle Tartarughe in piazza Mattei è di Taddeo Landini (C. Benocci, T. Landini e la fontana delle Tartarughe in piazza Mattei a Roma, in Storia dell'arte, 1984, n. 52, pp. 187 ...
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CERVI (Cervini), Giovanni Battista
C. Willemijn Fock
Figlio di Anton Maria, nacque a Firenze e fu battezzato il 28 dic. 1532 a S. Nicolò Oltrarno (Firenze, Arch. dell'Opera del Duomo, Battesimi Maschi).Il [...] questo carattere fra fantastico e naturalistico: due montature d'oro per due salierine di lapislazzuli, con il piede formato da tartarughe d'oro smaltato e tre arpie d'oro smaltato che stringono i vasetti (pagamento del 21 luglio 1581).
Il C. morì ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Sistemi di organizzazione della conoscenza
Fu Daiwie
Georges Métailié
Ina Asim
Sistemi di organizzazione della conoscenza
La fioritura di un nuovo genere di [...] trasformati in pietra (nota 374), di un spada preziosa che si allunga e si piega a piacere (nota 378), di pesci e tartarughe che nascono da uova di coccodrillo (nota 381), di turbini di vento che diventano corni di capra (nota 385), di ghiaccio che ...
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PITSÀ
A. K. Orlandos
Villaggio della Grecia (nòmos di Corinzia), a occidente di Sicione e di Xylokastro, presso il Golfo di Corinto. Sopra di esso, parallelamente alla costa, si stende una montagna [...] tirato da sfingi, ecc.; figure di animali a tutto tondo o a rilievo (galli, colombe, cani, pecore, cavalli, tartarughe, porci, istrici, cicale, sfingi). Si trovarono anche pesi da tessitore, frutti, coni di pino, e un aröballos smaltato (faïence ...
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IACOMETTI, Pietro Paolo
Davide Righini
Nacque a Recanati nel 1580 da Giovan Battista e da Francesca Calcagni, sorella dello scultore Antonio. Avviatosi allo studio del disegno sotto la guida dello zio [...] soggetti figurativi presenti in fontane romane (per esempio gli Efebi di Taddeo Landini nella fontana delle Tartarughe), appare evidente il passaggio da soluzioni ancora convenzionali, presenti nella prima fonte lauretana, a sottolineature anatomiche ...
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Mano
Rosadele Cicchetti
Marco Bussagli
La mano, ultimo segmento dell'arto superiore, è un'unità funzionale costituita da polso, palma e dita. Il polso, o carpo, è formato da otto ossa, quattro prossimali [...] si è trasformata in una specie di pala e, infatti, i pinguini, così come le foche, i trichechi e le tartarughe marine, traggono la spinta per il nuoto esclusivamente dagli arti anteriori. Alcuni Mammiferi sono plantigradi, in quanto poggiano l'intero ...
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tartaruga
s. f. [dal gr. tardo ταρταροῦχος, nome di uno spirito immondo (comp. di Τάρταρος «tartaro3» e ἔχω «avere, abitare»): nel simbolismo cristiano primitivo la tartaruga rappresentava lo spirito del male]. – 1. a. Termine con cui si indicano...
tartarugato
agg. [der. di tartaruga]. – Lavorato in modo da essere in tutto simile al materiale ricavato dallo scudo delle tartarughe: pannelli, manici di plastica tartarugati.