tartufo botanica Nome comune dei Funghi Ascomiceti sotterranei che vivono in simbiosi con le radici di varie specie arboree, formando micorrize ectotrofiche; i corpi fruttiferi sono ascocarpi, detti anch’essi [...] concentriche qua e là turbercolate, di colore grigiastro; si pesca comunemente nel Mediterraneo e si mangia come frutto di mare, preferibilmente cotto.
Nel 2021 la cerca e cavatura del tartufo è stata riconosciuta come patrimonio immateriale UNESCO. ...
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(it. Tartufo) Nome del protagonista e titolo più comune della commedia L'imposteur ou le Tartuffe (1664) di Molière, spietata satira dell'ipocrisia, di cui egli è la personificazione. Sotto le vesti [...] di uomo onesto e fervido di sentimento religioso, Tartuffe cerca in realtà di sedurre la moglie del suo protettore, Orgon, ma viene alla fine smascherato e messo in prigione ...
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TOPINAMBUR (lat. scient. Helianthus tuberosus L.; ital. col nome originario e anche patata del Canada, tartufo di canna; fr. topinambour, artichaut de Jérusalem; sp. tupinambo, batata de caña; ted. Erdbirne, [...] Topinambur, Jerusalem-Artisckoke Weisswürzel; ingl. topinambour, Jerusalem artichoke e anche earth puff)
Augusto BEGUINOT
Erba perenne della famiglia Composte alta fino a 2 m., con foglie ovate, acuminate, ...
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Saponangelo, Teresa. - Attrice italiana (n. Taranto 1973). Affermata interprete di teatro, ha recitato sin da adolescente in numerose commedie del teatro napoletano, e nel 2000 ha ricevuto il Premio Ubu [...] per la sua interpretazione di Dorina nel Tartufo di Molière diretto da T. Servillo. Laureata al Dams di Roma Tre, ha esordito sul grande schermo nel 1995 in Il verificatore e Ferie d’agosto. Tra gli altri film si ricordano: Polvere di Napoli (1997), ...
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Regista e attore russo (Mosca 1893 - ivi 1972), interprete di drammi di Vs. Ivanov, Gogol´, Kornejčuk, Gor´kij. Dopo il 1930 fu regista seguendo l'indirizzo di K. S. Stanislavskij di cui fu allievo. Collaborò [...] con Stanislavskij alla messa in scena del Tartufo di Molière e con Nemirovič-Dančenko a quella dei Nemici di Gor´kij. Notevoli le sue messe in scena di Zio Vanja di Čechov (1947), dei Frutti dell'istruzione di Tolstoj (1951) e del Revisore di Gogol´ ...
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GARBOLI, Cesare
Raffaele Manica
Nacque a Viareggio il 17 dicembre 1928, sesto figlio (dopo cinque sorelle) di Antonio, ingegnere nato a Intra, in Piemonte, ma di origini lombarde, e di Carolina D’Antoni, [...] ); Il «Dom Juan» di Molière, Milano 2005, con nota e bibliogr. di L. Desideri. Postumi Occidente tra dubbi e paura, Firenze 2005; Tartufo, a cura di C. Cecchi e con un saggio di C. Ginzburg, Milano 2014; La gioia della partita. Scritti 1950-1977, a ...
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Comune della prov. di Cuneo (54 km2 con 30.302 ab. nel 2007). La città è situata nella bassa valle del f. Tanaro, alla confluenza con il torr. Cherasco. È uno dei principali centri del commercio del vino [...] piemontese e sede della scuola enologica. Mercato del tartufo bianco.
Già importante stazione neolitica, Alba Pompeia in età romana, fu patria dell’imperatore Pertinace; sede vescovile dal 5° sec., sofferse nel Medioevo per la conquista longobarda e ...
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MOLIÈRE, Jean-Baptiste Poquelin
Ferdinando Neri
Nato a Parigi verso la metà di gennaio 1622 (fu battezzato il giorno 15, col nome di Jean; quello di Jean-Baptiste gli fu dato dopo la nascita di un altro [...] di tutto il genio del M., ritraggono in una luce originale il contrasto fra la verità e la finzione nei rapporti umani: Tartufo è l'ipocrita che si ammanta di una morale rigorosa per sfogare le sue varie cupidige, e, forzato a togliersi la maschera ...
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Attore drammatico italiano (Bergamo 1930 - Milano 2009). Primo attore dal '70 allo Stabile di Genova, nel 1976 ha assunto la direzione della Cooperativa Teatro Mobile (per cui ha svolto anche attività [...] sia nel repertorio classico (Oreste di Alfieri, 1960; Le notti bianche di Dostoevskij, 1964; Lo zio Vania di Čechov, 1971; Il tartufo di Molière, 1979), sia in quello moderno (Il re muore di Jonesco, 1963; Le mani sporche di Sartre, 1965; Il ...
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nasometro
s. m. (scherz. iron.) Strumento di misurazione a naso, approssimativa e intuitiva.
• C’è stata una lunga stagione, che non tornerà più, in cui i politici di lungo corso misuravano gli orientamenti [...] che si chiamava nasometro, andava un po’ a spanne, ma difficilmente tradiva. Non erano né maghi né cani da tartufo. Non avrebbero mai potuto esercitare, tramite il nasometro, il loro innegabile fiuto se dietro non ci fossero stati partiti in ...
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tartufo1
tartufo1 (tosc. tartùfolo) s. m. [prob. lat. terrae *tufer (corrispondente italico del lat. tuber); propr. «tubero di terra»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di funghi del genere Tuber e dei loro corpi fruttiferi che hanno l’aspetto...
tartufo2
tartufo2 s. m. [uso fig. di tartufo1]. – Persona falsa, ipocrita, bigotta, che nasconde, sotto un’apparenza di moralità e falsa devozione, sentimenti vili e intenzioni disoneste; l’uso del termine si riconnette principalmente al nome,...