GARBOLI, Cesare
Raffaele Manica
Nacque a Viareggio il 17 dicembre 1928, sesto figlio (dopo cinque sorelle) di Antonio, ingegnere nato a Intra, in Piemonte, ma di origini lombarde, e di Carolina D’Antoni, [...] ); Il «Dom Juan» di Molière, Milano 2005, con nota e bibliogr. di L. Desideri. Postumi Occidente tra dubbi e paura, Firenze 2005; Tartufo, a cura di C. Cecchi e con un saggio di C. Ginzburg, Milano 2014; La gioia della partita. Scritti 1950-1977, a ...
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BONAZZI, Luigi
Sisto Sallusti
Nacque a Perugia il 3 marzo 1811, quartogenito di Giuseppe e di Celeste Carattoli. A undici anni scrisse per giuoco una tragedia che attirò su di lui l'attenzione dei marchesi [...] di G. Battaglia, fu un generico ben remunerato, che non disdegnava parti più impegnative, fra cui quella del protagonista del Tartufo del Molière, e poi un caratterista di grande spicco. A Napoli fece parte delle compagnie di A. Alberti e di G ...
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FERRARI, Paolo
Sergio Torresani
Nacque a Modena il 5 apr. 1822 da Sigismondo, ufficiale estense, e da Elisabetta Palmieri. Dopo che il padre fu nominato comandante del battaglione scelto dei Cacciatori [...] ".
Il successo non arrise subito al F. (i maggiori capocomici gli rifutarono il Goldoni, e il fiasco bolognese del Tartufo moderno fuclamoroso); cosi dovette continuare la vita con i proventi dell'avvocatura e delle lezioni private. Non si spegneva ...
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DE GAMERRA, Giovanni
Gabriella Romani
Nacque a Livorno nel 1743.
Fu mandato in seminario per intraprendere gli studi. In alcuni versi scritti all'età di diciassette anni si definiva abate, probabilmente [...] I due nipoti o L'uomo del secolo (1787), Il novo Tartufo (1787).
Lo sforzo, da parte del D., di aggiornare ed rifà persino a un grande classico di Molière nel Novo Tartufo, rendendo il protagonista una specie di torvo Jago shakespeariano, ...
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SANTUCCIO, Giovanni
Rodolfo Sacchettini
(Gianni). – Nacque a Clivio (piccolo paese collinare nei pressi di Varese) il 21 maggio 1911, figlio di Paolo e di Luigia Donadoni. Diplomatosi ragioniere, interruppe [...] compagnia con Brignone, alla quale si unirono nelle stagioni successive Memo Benassi (I fratelli Karamazov di Copeau-Dostoevskij, Tartufo di Molière, L’allodola di Jean Anouilh), Salvo Randone, Lina Volonghi e Camillo Pilotto. Con un repertorio ampio ...
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BRERA, Giovanni
Claudio Rinaldi
BRERA, Giovanni (Gianni)
Nacque a San Zenone al Po, in provincia di Pavia, l’8 settembre 1919, da Carlo (1878-1945), sarto, e Maria Ghisoni (1882-1942). Ultimo di cinque [...] e tradusse tre commedie di Molière, che furono pubblicate con un suo saggio due anni più tardi (Molière, Il misantropo, Tartufo, L'avaro, con saggio critico introduttivo di G. B., trad. it. di G. Brera, Milano 1947).
Della propria esperienza durante ...
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MALINES, Giuseppe Roberto Berthoud de
Andrea Merlotti
Nacque a Torino il 14 nov. 1714, primogenito del conte di Bruino Eustachio Giuseppe Ludovico e di Elena Saluzzo di Verzuolo.
La famiglia, originaria [...] ai Mémoires del M., il precettore si sarebbe rivelato un ipocrita incompetente, tanto da esser definito un vero e proprio Tartufo. Un secondo precettore non sarebbe stato migliore del primo: il M. lo definisce "un véritable automate" e "un honnête ...
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VITALIANI, Cesare
Emanuela Agostini
– Nacque a Treviso da Andrea Vitaliani Parpagiola e da tale Marianna nel 1824 (secondo Rasi, 1897) o attorno al 1830 (per gli atti ufficiali che lo dicono deceduto [...] ). Tra le sue altre opere: Il legato di un operajo (dramma rappresentato nel 1866 e pubblicato a Milano nel 1876); Il Tartufo in guanti bianchi (commedia in quattro atti rappresentata nel 1864 e pubblicata a Milano nel 1876); la commedia in tre atti ...
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BADIALE, Giacomo
Enzo Noè Girardi
Dottore in leggi e commediografo, nacque a Napoli nella seconda metà del sec. XVII e visse tra Napoli e Roma non si sa fino a quale anno del secolo successivo.
Appartenente [...] più privi di consistenza psicologica, spicca l'immancabile servo sciocco napoletano (Scatozza, Nardocchia, Svernacchia, Moscione, Tartufo, Spaccatruono, ecc.), tradizionale portavoce del pedestre buon senso e della rassegnazione degli umili di fronte ...
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VERGA, Giovanni
Carla Riccardi
– Nacque a Catania il 2 settembre 1840, da Giovanni Battista, proprietario terriero di Vizzini con ascendenze nobiliari e tradizioni liberali (il padre era stato carbonaro [...] ’ammirazione di Dall’Ongaro e di Percoto.
Negli stessi anni Verga si cimentò nel genere teatrale con I nuovi tartufi, inviato senza successo al Concorso drammatico governativo del 1866.
Ambientatata a Firenze, in quattro atti (rimasta inedita fino al ...
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tartufo1
tartufo1 (tosc. tartùfolo) s. m. [prob. lat. terrae *tufer (corrispondente italico del lat. tuber); propr. «tubero di terra»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di funghi del genere Tuber e dei loro corpi fruttiferi che hanno l’aspetto...
tartufo2
tartufo2 s. m. [uso fig. di tartufo1]. – Persona falsa, ipocrita, bigotta, che nasconde, sotto un’apparenza di moralità e falsa devozione, sentimenti vili e intenzioni disoneste; l’uso del termine si riconnette principalmente al nome,...