FERRARI, Paolo
Sergio Torresani
Nacque a Modena il 5 apr. 1822 da Sigismondo, ufficiale estense, e da Elisabetta Palmieri. Dopo che il padre fu nominato comandante del battaglione scelto dei Cacciatori [...] ".
Il successo non arrise subito al F. (i maggiori capocomici gli rifutarono il Goldoni, e il fiasco bolognese del Tartufo moderno fuclamoroso); cosi dovette continuare la vita con i proventi dell'avvocatura e delle lezioni private. Non si spegneva ...
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BADIALE, Giacomo
Enzo Noè Girardi
Dottore in leggi e commediografo, nacque a Napoli nella seconda metà del sec. XVII e visse tra Napoli e Roma non si sa fino a quale anno del secolo successivo.
Appartenente [...] più privi di consistenza psicologica, spicca l'immancabile servo sciocco napoletano (Scatozza, Nardocchia, Svernacchia, Moscione, Tartufo, Spaccatruono, ecc.), tradizionale portavoce del pedestre buon senso e della rassegnazione degli umili di fronte ...
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TOGNAZZI, Ugo
Michele Sancisi
(Ottavio Ugo). – Nacque a Cremona il 23 marzo 1922, primogenito di una famiglia piccolo borghese, seguito da Ines due anni dopo.
Il padre Ermenegildo, detto Gildo, un assicuratore [...] che assecondava la sua ancora inappagata sete di riconoscimento come attore drammatico.
Per lo stesso anelito aveva già interpretato Il Tartufo di Molière nel 1975 per Mario Missiroli e poi volle stesso autore e stesso regista nel 1988 per L’avaro ...
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tartufo1
tartufo1 (tosc. tartùfolo) s. m. [prob. lat. terrae *tufer (corrispondente italico del lat. tuber); propr. «tubero di terra»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di funghi del genere Tuber e dei loro corpi fruttiferi che hanno l’aspetto...
tartufo2
tartufo2 s. m. [uso fig. di tartufo1]. – Persona falsa, ipocrita, bigotta, che nasconde, sotto un’apparenza di moralità e falsa devozione, sentimenti vili e intenzioni disoneste; l’uso del termine si riconnette principalmente al nome,...