Pittore greco (prima metà del sec. 5 a. C.), figlio di Aglaofonte e fratello di Polignoto; autore di varî quadri: Anceo ferito dal cinghiale, Ulisse mendico, Filottete, e una complessa tavola con Priamo, Elena, la Credulità, Ulisse, Deifobo e l'Inganno. È ricordato da Plinio fra i migliori del suo tempo ...
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Pittore di Taso (prima metà 5º sec. a. C.), padre di Polignoto. Quintiliano lo cita fra i primi pittori le cui opere meritino di esser viste non soltanto per il pregio dell'antichità. Forse dipinse per [...] primo la Vittoria alata ...
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Pittore greco, di Taso (prima metà sec. 5º a. C.). Considerato il maggior pittore dell'antichità, nulla ci resta delle sue opere, descritte in gran parte da Pausania. P. dimorò ad Atene, ma le sue opere [...] maggiori erano a Delfi, dove dipinse sulle pareti due grandiose composizioni, l'Iliuperside (presa di Troia) e la Nekyia (discesa agli inferi).
Vita e opere
Figlio di Aglaofonte il Vecchio, da cui imparò ...
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LIMENDAS (Λιμένδας)
I. Baldassarre
Bronzista di Taso, figlio di Charopinos. La sua firma è stata trovata sulla base della statua di bronzo, ora perduta, di Komeis, figlia di Leodamas, tasiano di alto [...] , marito di Komeis, e di altri tre personaggi, tutte ugualmente perdute, ornava una grande esedra di epoca romana messa in luce a Taso su di un lato della strada che dal pritaneo va in direzione dell'arco di Caracalla.
Bibl.: Bull. Corr. Hell., XLIX ...
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GNATHON (Γνάϑων)
M. B. Marzani
Pittore di Taso, nominato da Ippocrate (Epidem., 1, 2, p. 406 Kuhn); appartiene dunque, al più tardi, agli inizi del IV sec., e forse alla fine del V.
Bibl.: H. Brunn, [...] Geschichte der griechischen Künstler, Stoccrada 1889, II, 261 ...
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ARISTOPHON (᾿Αριστοϕῶν, Aristŏphon)
F. Magi
Pittore greco di Taso, della prima metà del sec. V a. C., figlio di Aglaophon e fratello più giovane di Polignoto (Plat., Gorg., 448 b), menzionato fra i migliori [...] pittori del suo tempo (Plin., Nat. hist., xxxv, 138). Sue opere sono: Anceo (l'argonauta) ferito da un cinghiale, con Astipaleia (la madre) che partecipa al suo dolore; una rappresentazione complessa su ...
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ARISTOMENES (᾿Αριστομένης, Aristoménes)
L. Forti
2°. - Pittore greco di Taso di età ignota. Vitruvio (De arch., iii, praef. 2) parla di lui come di un buon pittore, ma che non raggiunse la fama che meritava. [...] tale artista appare nella forma ᾿Αριστομένους, accanto a quella ᾿Αριστομάχου, è possibile la sua identificazione col pittore di Taso ricordato da Vitruvio.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2112-2113; H. Brunn, Gesch. d. gr. Künstl., Stoccarda ...
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NESEUS (Νησεύς, Neseus)
R. Pincelli
1°. - Pittore greco di Taso, vissuto nella seconda metà del V sec. a. C. Plinio infatti (Nat. hist., xxxv, 61) lo pone, assieme a Damophilos Imerese, nell'Olimpiade [...] 89a, asserendo che di uno dei due fu discepolo Zeusi. L'identificazione con il κηροπιλάστης N. che lavorò nell'Eretteo fu infirmata già dal Brunn. Molto arrischiata è pure la proposta identificazione con ...
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EPIGENES (᾿Επιγένης)
M. B. Marzani
2°. - Supposto architetto di Taso, secondo la testimonianza di un passo di Ippocrate (Epidem., i, 20), nel quale il Kühn (Medic. gr. op., vol. iii, p. 404) legge: ϑέατρον [...] ᾿Επιγένος. Ma tale lettura non è sicura, ed è stata corretta in ϑέρετρον (residenza estiva) nel qual caso E. designerebbe il possessore. Altri hanno separato il nome ᾿Επιγένης con una interpunzione, e ...
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AGLAOPHON
M. Cagiano de Azevedo
1°.- (᾿Αγλαοϕῶν, Aglaŏphon). - Pittore greco, padre di Polignoto e quindi anch'esso di Taso. Appartenne a quella generazione di artisti che operava tra il VI e il V sec. [...] a. C. e si trovò a vivere nel periodo delle guerre persiane. Il suo dipinto più celebre era una Nike alata, anzi, a quanto sembra, la prima Nike rappresentata in pittura con le ali (Schol. Aristoph., Aves, ...
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taso
s. m. [prob. dal franco tas «cumulo» (da cui il fr. tas, con lo stesso sign.)], non com. – Gruma, tartaro delle botti, deposito feccioso (cfr. intasare e stasare).
intasare
v. tr. [der. di taso]. – 1. Propr., chiudere col taso (e nell’intr. pron., chiudersi o coprirsi di taso). Per estens., nell’uso com., ostruire con materiale o depositi varî un condotto o un’apertura: i rifiuti hanno intasato lo scarico...