Economista e uomo politico italiano (Palermo 1810 - Venezia 1900). Di profonda fede liberale e di potente ingegno, è il più autorevole rappresentante della scuola classica in Italia.
Vita
Incarcerato [...] ed. crit. 1935), i molti articoli, quasi sempre polemici, e i saggi Della moneta e dei suoi surrogati (1858); La tassasulmacinato (1865); Il corso forzato dei biglietti di banco in Italia (1866). Dopo l'edizione delle opere complete (10 voll., 1955 ...
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ARRIVABENE, Giovanni
Umberto Coldagelli
Nacque a Mantova il 21 genn. 1787 da nobile famiglia. Suo padre Alessandro, già deputato ai comizi di Lione, ma poi avverso al dominio francese, dovette trascorrere [...] inglese incaricata di raccogliere dati per la riforma della tassa dei poveri, fu inserita negli atti del Parlamento inglese della Destra, in occasione dell'abolizione della tassasulmacinato, espresse la propria solidarietà al Sella e alla ...
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fisco
Fabrizio Galimberti
Come lo Stato preleva tasse dai contribuenti
In origine il fisco era un cesta (dal latino fiscus "cesta"), ma oggi in questa cesta entrano le imposte e le tasse che lo Stato [...] chi, disperato, cercava di evitare di essere preso in castagna dal fisco, che sorvegliava l'applicazione della famosa tassasulmacinato. Per calcolare la tassa il fisco aveva messo su ogni mulino un contatore, legato ai giri delle pale. E i mugnai ...
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MAJORANA CALATABIANO, Salvatore
Fulvio Conti
Nacque a Militello, presso Catania, il 24 dic. 1825 da Valentino Majorana Reforgiato e da Antonietta Calatabiano. Nel 1842 si trasferì a Catania, dove si [...] per regolare la circolazione cartacea: discorso nelle tornate della Camera del 7 e 9 febbr. 1874, Roma 1874), della tassasulmacinato, e persino contro l'istituzione delle Casse di risparmio postali volute da Q. Sella. Egli vedeva nell'eccessiva ...
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MAGLIANI, Agostino
Fulvio Conti
Nato a Laurino il 23 luglio 1824 da Pascasia Scairato e da Luigi, seguì le tradizioni di famiglia e nel 1845 si laureò in giurisprudenza presso l'Università di Napoli. [...] sulla popolazione in modo meno duro e più equo. La riforma più significativa, al riguardo, fu l'abolizione della tassasulmacinato, il cui progetto di legge, da lui presentato, fu approvato dal Parlamento nel luglio 1880. Esso prevedeva l'immediata ...
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BOLOGNA, Sebastiano
Lucetta Franzoni Gamberini
Nacque a Schio (Vicenza) l'8 dicem. 1752 da Simone e da Anna Vivaro. Educato in Verona presso i gesuiti e compiuto il corso di studi filosofici, ritornò [...] furono inferti all'industria nel 1809.
Nel luglio di quell'anno, infatti, in seguito all'imposizione francese della tassasulmacinato, scoppiò un moto di rivolta contadina che, iniziata a Valdagno, si estese rapidamente a tutta la fascia prealpina ...
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CASALINI, Alessandro
Alberto M. Rossi
Nacque a Rovigo il 28 ag. 1839, da Vincenzo e Teresa Durazzo. Appartenente a una delle famiglie più in vista della città, fu avviato agli studi di grammatica e [...] il C. prese la parola per una circostanziata difesa della tassa e del contatore meccanico, di cui pure suggerì alcune modifiche per una miglior esazione e contro le frodi dei mugnai.Il discorso sulmacinato valse al C. il plauso del Sella, ministro ...
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BUSSOTTI (Bussoti), Bartolomeo
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Bibbiena intorno al 1520 e in ancor giovane età si trasferì a Roma, dove si iniziò alla pratica mercantile presso Bindo Altoviti, uno [...] del pontefice, suggeriti dal B., figurano l'abolizione, in Roma, dell'imposta sul vino, la revisione generale di altre tasse, l'abolizione dell'imposta sulmacinato nel Patrimonio di San Pietro, dietro una prestazione pecuniaria da pagarsi una sola ...
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Imposta cui si ricorse largamente nei sec. 16°, 17° e 18°, chiamata anche dazio sulla macina. Ebbe in genere carattere di imposta indiretta ma fu a volte tramutata in diretta, sia mettendo una tassa sui [...] mulini sia esigendo una somma fissa per bocca, in luogo di un tanto per misura di grano macinato. In Italia l’imposta non esisteva più nel 1861 ma le difficoltà di bilancio indussero prima Q. Sella, poi A. Scialoja e F. Ferrara a chiederne il ...
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BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] con fideiussione dello zio), e del macinato per i territori di Camerino e cura di A. Caracciolo, Roma 1965, p. 270. Sul B. esiste più di un profilo biogr. con riferimenti Le finanze pontificie sotto Clemente XI. La tassa del milione, Roma 1927, p. 100 ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...