LORENZINI, Carlo (Collodi)
Domenico Proietti
Nacque il 24 nov. 1826 a Firenze, primogenito di Domenico, originario di Cortona, cuoco del marchese Carlo Leopoldo Ginori Lisci, e di Angiolina (Maria Angela [...] contro personaggi e provvedimenti politici (come M. Coppino e la sua legge sull'istruzione elementare, Q. Sella e la tassasulmacinato, il corso forzoso e la politica fiscale dei governi della Destra) e soprattutto contro tipi, costumi e mentalità ...
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FERRARI, Giuseppe
Franco Della Peruta
Nato a Milano il 7 marzo 1811 da Giovanni, di professione medico, e da Rosalinda, fece i suoi studi nel ginnasio-liceo "S. Alessandro" (ora "Cesare Beccaria") dal [...] del Papato (10 nov. 1864), combatté la vessatoria tassasulmacinato (14-16 marzo 1868 e 13, 21, 22 Si ricordano, comunque, oltre al succitato studio di S. Rota Ghibaudi, due saggi sul pensiero del F.: A. Ferrari, G. F. Studio critico, Genova 1914 e ...
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COLAJANNI, Napoleone
Massimo Ganci
Nacque a Castrogiovanni (oggi Enna) il 28 apr. 1847 da Luigi, piccolo industriale dello zolfo, e da Concetta Falautano, proprietaria di solfatare, in una famiglia [...] si sarebbe tenuto a Roma nel 1870. Nello stesso periodo si erano avuti nelle campagne agitazioni e tumulti contro la tassasulmacinato. Tutto ciò aveva spinto il Mazzini a convocare a Lugano un convegno di attivisti dell'Alleanza, nel quale aveva ...
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FAMBRI, Paolo (Paulo)
Nicola Labanca
Nacque a Venezia il 10 nov. 1827 da Lorenzo e da Elena Correnti.
Fu battezzato Paolo, ma assai presto il giovane F. volle farsi chiamare Paulo. Come tale firmò molte [...] il governo di L. Menabrea. Fra i suoi discorsi fecero rumore quelli con i quali appoggiò vigorosamente l'introduzione della tassasulmacinato (in realtà più con foga oratoria che con argomenti politici) e in cui sostenne che era giunto il momento di ...
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CENERI, Giuseppe
Mario Caravale
Nacque a Bologna il 17 genn. 1827da Gaetano e da Claudia Benetti. Le condizioni economiche della famiglia erano piuttosto modeste e peggiorarono quando, nel novembre [...] cui si chiedeva al governo la liberaiione degli arrestati, la riforma dell'imposta di ricchezza mobile e l'abolizione della tassasulmacinato. La notte successiva il C. venne arrestato msieme con il Filopanti. Liberato pochi giorni dopo, il 21 dello ...
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CHAUVET, Costanzo
Alessandra Cimmino
Nato il 14 giugno 1844 a Santo Stefano Belbo (Cuneo) da Pietro Giuseppe, geometra, e Giacinta Marone, abbandonò presto scuola e famiglia fuggendo di casa tra il [...] sue necessità e alle sue opinioni; non ci fu battaglia politica, dalle convenzioni ferroviarie alla modifica della tassasulmacinato, al riarmo della marina, ai vari rimpasti ministeriali, che non lo vedesse sostenitore ed espressione del presidente ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] Un modo di pagar meno e star meglio. Sei capitoli, Milano 1876; Relazione e discorsi intorno alla legge della tassasulmacinato, Roma 1879; Dell’amministrazione municipale di Roma. Lettera ai romani, Roma 1882; Discorso pronunziato alla Camera nella ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] del 15 maggio a Napoli e si espresse con continue pressioni sul generale G. Pepe perché si affrettasse a raggiungere con il la necessità dell'accentramento, giustificava la tassasulmacinato definendola una "tassa che si paga senza accorgersene". ...
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BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] apertamente con la sinistra pronunciando il 5 luglio 1880 un energico discorso a favore dell'abolizione della tassasulmacinato. Perciò, caduto l'ultimo gabinetto Cairoli, fu scelto dal Depretis, che voleva conquistare l'appoggio della deputazione ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] promessa di difendere il pareggio e di abolire il corso forzoso. Criticò invece l'impegno dei ministero di sopprimere la tassasulmacinato e alla Camera, il 3 luglio 1879, votava contro il Depretis, con la Destra e il gruppo di Baccarini, Cairoli ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...