CASALINI, Alessandro
Alberto M. Rossi
Nacque a Rovigo il 28 ag. 1839, da Vincenzo e Teresa Durazzo. Appartenente a una delle famiglie più in vista della città, fu avviato agli studi di grammatica e [...] il C. prese la parola per una circostanziata difesa della tassa e del contatore meccanico, di cui pure suggerì alcune modifiche per una miglior esazione e contro le frodi dei mugnai.Il discorso sulmacinato valse al C. il plauso del Sella, ministro ...
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PARLAMENTO (XXVI, p. 368)
Leopoldo ELIA
Inchiesta parlamentare. - 1. Le origini di questo istituto, come quelle di molti altri relativi alla struttura e alle funzioni dei p., si trovano nella storia [...] sull'abolizione del corso forzoso nel 1868 e sulla tassa del macinato nel 1871), mentre per altre si provvide con legge rami del Parlamento deliberino di formare una commissione di inchiesta sul medesimo oggetto.
Le Commissioni di inchiesta (da non ...
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DE LUCA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Cardinale (Catanzaro) il 2 ott. 1811 da Martino, farmacista, e da Maria Carello, primo di sette figli, alcuni dei quali (Sebastiano, Domenico, Giuseppe) [...] '68 partecipa al dibattito sulmacinato: molte critiche alla legge, e la proposta di imporre un nuovo dazio sul consumo per ripianare il deficit. In tal modo il D. accetta l'ottica dei moderati, fondata più sulle tasse che sulle economie, rinunziando ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] fu in gran parte o del tutto usato per poter emettere sul mercato nuove aggiunte a vecchi Monti o a quelli eretti ex novo come il Monte del Sale o il Monte del Macinato; in questi casi, il tasso era molto alto perché si trattava di Monti vacabili all ...
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Imposta cui si ricorse largamente nei sec. 16°, 17° e 18°, chiamata anche dazio sulla macina. Ebbe in genere carattere di imposta indiretta ma fu a volte tramutata in diretta, sia mettendo una tassa sui [...] mulini sia esigendo una somma fissa per bocca, in luogo di un tanto per misura di grano macinato. In Italia l’imposta non esisteva più nel 1861 ma le difficoltà di bilancio indussero prima Q. Sella, poi A. Scialoja e F. Ferrara a chiederne il ...
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Pio VI
Marina Caffiero
Angelo Onofrio Melchiorre Natale Giovanni Antonio Braschi nacque a Cesena il 25 dicembre del 1717 dal conte Marco Aurelio Tommaso, figlio di Francesco, e da Anna Teresa dei conti [...] loro sostituzione con tre sole gabelle (macinato, sale e estimo dei terreni), 1801, della novità assoluta della tassa fondiaria detta "dativa reale". L V. Bolgeni e A. Muzzarelli, che insistettero sul tema del complotto anticristiano, sacerdoti come G. ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...