VIVENZIO, Nicola Maria
Anna Maria Rao
– Nacque a Nola il 28 gennaio 1742 da Felice e da Teresa Mauro (o di Mauro) dei baroni di Palma, secondogenito maschio di dodici figli.
Come il fratello maggiore [...] o delle comunità, diventando un protagonista del riformismo borbonico. Nel 1787 promosse l’affitto sessennale degli erbaggi del Tavoliere di Foggia appartenenti al Fisco. Nel 1789, in qualità di sopraintendente alla città di Brindisi, varò un piano ...
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SILLA, Antonio
Annastella Carrino
– Nacque a Scanno il 15 marzo 1737, da Giovanni, un ricco armentario.
Iniziò i suoi studi a Chieti per poi trasferirsi a Napoli nel 1757, dove studiò diritto e lingue [...] la totale di lei ruina), conciliando le ragioni della pastorizia con quelle della cerealicoltura (cap. XIX, Come nel Tavoliere possa promuoversi l’agricoltura senza danno della pastorizia).
Morì a Foggia il 19 febbraio 1790.
Opere. La fondazione di ...
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DELFICO, Melchiorre
Vincenzo Clemente
Nacque il 1° ag. 1744 a Leognano, in mandamento di Montorio al Vomano, provincia di Abruzzo Ultra Primo (oggi di Teramo) da Berardo e da Margherita Civico.
In quell'anno, [...] istruzioni date da Ferdinando I di Aragona sullo stesso soggetto. Interveniva poi nel dibattito sul regime del Tavoliere di Puglia con un Discorso sul Tavoliere di Puglia e su la necessità di abolire il sistema doganale presente e non darsi luogo ad ...
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DI VITTORIO, Giuseppe
Piero Craveri
Nacque a Cerignola (Foggia) il 12 ag. 1892 da Michele e da Rosa Enrico, secondogenito dopo la sorella Stella.
Il padre era "curatolo" (bracciante specializzato con [...] segnerà per tutta la vita la sua figura di militante sindacale e politico, e che si forma in quell'angolo di Tavoliere tra Cerignola, Canosa e Minervino Murge. Il D. partecipò alle agitazioni della sua lega bracciantile a 10 anni. Nel 1904 durante ...
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MELISURGO, Emmanuele
Silvana Musella
– Nacque a Bari il 19 giugno 1809 da Spiridione e da Raffaela De Vanno, appartenente – secondo quanto affermato da R. De Cesare– a una famiglia di origine greca.
Quando [...] Bari e Brindisi. Da questa si sarebbero poi staccate varie diramazioni che avrebbero avvicinato le estreme province del Tavoliere alla capitale agevolando i commerci dell’olio d’oliva sui mercati internazionali.
Stando al progetto, sarebbero seguiti ...
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FRACCACRETA, Angelo
Rossana Villani
Nacque il 3 nov. 1882 a San Severo, in Capitanata, da Enrico e da Anna Jacobelli. Compì gli studi nell'ateneo di Napoli, dove conseguì la laurea in giurisprudenza [...] . Fra le poche eccezioni, il F. cita, ancora una volta, le trasformazioni operate nel sistema di conduzione agricola del Tavoliere (il dissodamento e la messa a coltura delle terre nonché il passaggio, nella Capitanata e più in generale nelle Puglie ...
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RIVERA, Vincenzo
Angiola De Matteis
RIVERA, Vincenzo. – Nacque a L’Aquila il 6 aprile 1890, nel palazzo di famiglia di metà Settecento, nella centrale piazza S. Maria di Roio.
Penultimo dei numerosi [...] dell’Agricoltura, di confermare comunque le sue idee sulla coltura del grano e di affrontare la spinosa questione del Tavoliere. A proposito di quest’ultima, tornò sull’altro tema a lui caro, il ‘sistema economico della montagna’ (appenninica) da ...
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JATTA, Giovanni
Gianluca Schingo
, Nacque a Ruvo (oggi Ruvo di Puglia) il 21 ott. 1767 da Francesco, oriundo di Conversano, e da Lucia Jurilli, in una famiglia di modeste origini e limitate possibilità. [...] di Firenze (marzo 1801), giungendo a un accordo e quindi a una convenzione (20 genn. 1805); con la legge sul Tavoliere (maggio 1806), della quale egli fu magna pars per Ruvo, cessarono le controversie con i locati abruzzesi.
Nel settembre 1805 si ...
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ONORATI, Gaetano Niccola
Renata De Lorenzo
ONORATI, Gaetano Niccola (Columella). – Nacque a Craco (Basilicata) il 26 agosto 1754 da Francesco Antonio, agricoltore, e da Vittoria Mormando.
Avviato alla [...] ‘nuova agricoltura’ e dell’uso della chimica, auspicava l’integrazione fra agricoltura e pastorizia, l’abolizione del regime del Tavoliere e la messa a coltura di quelle terre, con ridotte porzioni, su cui far pascolare piccole mandrie; dava inoltre ...
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FALCONCINI, Benedetto
Carlo Fantappiè
Nacque a Volterra (prov. Pisa), il 31 genn. 1657, da Falconcino, cavaliere di S. Stefano, e da Leonida di Angelo Incontri. La famiglia aveva ricoperto i primi onori [...] , vietata agli ecclesiastici la frequentazione delle bettole e dei magazzini, nonché la partecipazione ai giochi, fatta eccezione per il tavoliere e gli scacchi.
Il 15 dic. 1704 il F. venne promosso alla sede episcopale d'Arezzo. Sei giorni dopo ...
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tavoliere1
tavolière1 s. m. [der. di tavola]. – 1. Tavolino con il ripiano distinto da segni e riquadri, per il gioco dei dadi o della dama: qui è bello e fresco stare, e hacci, come voi vedete, e tavolieri e scacchieri (Boccaccio). In senso...