Armannino da Bologna
Eugenio Ragni
Giudice e notaio, nato nel capoluogo emiliano prima del 1260. Compiuti gli studi legali, esercitò l'attività notarile in alcune città d'Italia, tra cui Viterbo, mantenendo [...] canpare per tal vendecta? Folle fusti e sença pietate, però di te aver mercé non debbe Collui ch'è posto sopre le vendecte. xli 481-484 " Urbe fuit media nulli concessa potentum / ara deum; mitis posuit Clementia sedem, / et miseri fecere sacram; sine ...
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maraviglia
Domenico Consoli
Conformemente al neutro plurale latino mirabilia, donde deriva, indica in generale " cosa mirabile, eccezionale, inattesa " che desta in chi la guarda o la ode un senso di [...] 'l vidi, a pena il mi consento (If XXV 47); Maraviglia sarebbe in te se, privo / d'impedimento, giù ti fossi assiso (Pd I 139); a 5, 26 " Et stupor apprehendit omnes et magnificabant Deum et repleti sunt timore dicentes: Quia vidimus mirabilia hodie ...
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CHIONIO, Giovanni Domenico
Donatella Balani
Nato a Monastero di Lanzo, presso Torino, nel 1703, era figlio primogenito del notaio Giovanni Battista e di Anna Torreno. Frequentò a Torino la facoltà di [...] studio delle regole della retorica. Affronta, ma in modo assai rozzo e superficiale, i temi filosofici del nosce Deum, nosce te ipsum e nosce alios, considerati in funzione di un miglior apprendimento e di un'ottimale utilizzazione dell'arte retorica ...
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petto
Luigi Blasucci
Il termine ricorre abbastanza spesso nella Commedia, mentre presenta scarse occorrenze nelle altre opere, nel Fiore e nel Detto.
Nel suo significato fisico ha un impiego pressoché [...] VI 78-79 " magnum si pectore [vates] possit / excussisse deum ", e 101 " stimulos sub pectore vertit Apollo ").
Al limite, : Cv IV V 16 O sacratissimo petto di Catone, chi presummerà di te parlare?; Pg I 80 Marzia tua, che 'n vista ancor ti priega ...
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DE GRANDIS, Vincenzo, detto Il Romano
Bianca Maria Antolini
Nato a Montalbòddo (oggi Ostra, prov. di Ancona) nel 1577, svolse la sua attività di cantore e compositore a Roma, dove fu ordinato sacerdote [...] quattro inni: Placare Christe servulis, Iesu Redemptor omnium, Crudelis Herodes Deum, Iam sol recedit igneus (ibid., ms. 331); l'antifona Biblioteca Casanatense, ms. 5409); il graduale Universi qui te expectant, a tre voci e basso continuo (Trento, ...
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benedire e benedicere
Fernando Salsano
Dall'atto liturgico vero e proprio dell'impartire la benedizione con gesti e parole, deriva il significato di " invocare la protezione divina " su qualcuno e di [...] Hope, ecc., Londra 1906).
In If VIII 45 benedetta colei che 'n te s'incinse!, la lode, originata dall'energica risposta di D. a Filippo Argenti . Psalm., 65, 8-12: ‛ Benedicite gentes Deum nostrum... Quoniam probasti nos Deus... transivimus per ignem ...
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appo (apo)
Aldo Duro
È, nella lingua delle origini, l'equivalente di ‛ presso ', con tutta la varietà di accezioni che è propria di questa preposizione, e del lat. apud di cui è diretta continuazione [...] di Taide: I f XVIII 135 " Ho io grazie / grandi apo te ?": " Anzi maravigliose! "; lo stesso significato, ma che si avvicina piuttosto da s. Paolo Rom. 2, 11 " Non enim est acceptio personarum apud Deum ". " Di fronte a ", " rispetto a ", in Cv IV XV ...
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Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...
veglia
véglia (ant. o pop. tosc. végghia) s. f. [der. di vegliare]. – 1. a. Il fatto, la condizione di vegliare, di stare sveglio: mi parve di sentire, stando così tra la v. e il sonno, che qualcuno mi chiamasse. b. In partic., lo stare sveglio...