Soprannome della famiglia di musicisti francesi (secc. 17º-18º), il cui vero nome era Danican; si distinsero specialmente: Jean, piffero e tamburino del re (m. 1679), i suoi figli André (1640 - 1730), [...] ) e Alexandre, anch'essi strumentisti del re. I figli di André, Anne (1681 - 1728), autore di balletti pastorali, di un TeDeum e di pezzi per flauto, fondatore (1725) dei celebri Concerti spirituali; Michel (n. 1683); François-André detto il Grande ...
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Musicista (Legnago 1750 - Vienna 1825). Studiò a Venezia (con G. B. Pescetti e F. Pacini) e a Vienna (con F. L. Gassmann), dove rimase per tutta la vita ricoprendo le maggiori cariche musicali a corte [...] che lo costrinse ad abbandonare la sua attività. Compose oltre quaranta opere teatrali, cinque Messe, un Requiem, tre TeDeum, mottetti, salmi e altra musica sacra, cantate, oratorî, molta musica vocale da camera, sinfonie, musica da camera, ecc ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] , della lauda, della cantata spirituale. Infine, soprattutto nell’Ottocento si è fatto un grande uso di messe, requiem, TeDeum e altre composizioni, per voci e strumenti, specificamente destinate al consumo nei teatri e nelle sale da concerto. È da ...
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Musicista (Kecskemét 1882 - Budapest 1967). Direttore del Consiglio dell'Accademia musicale, cui diede il suo valido contributo fino agli ultimi giorni di vita, K. è considerato il capo della moderna scuola [...] magiara (1932), le suites orchestrali Sera d'estate (1906), Danze di Marosszék (1930), Danze di Galánta (1933), il Budavári TeDeum (1936), Missa brevis per coro e orchestra (1944), Kádár Kata per contralto e piccola orchestra (1950), la Sinfonia per ...
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Compositore polacco (Dębica, Rzeszów, 1933 - Cracovia 2020). Allievo della scuola superiore di musica di Cracovia, della quale è poi stato docente e rettore (1972-87), si è imposto come uno dei principali [...] (1962); Passio secundum Lucam (1965); De natura sonoris I e II (1966 e 1970); Dies irae (1967); Utrenja (1969-71); TeDeum (1980); Requiem (1984); Credo (1998); Phedra (2002); le opere teatrali I diavoli di Loudun (1969) e Paradise lost (1978); La ...
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In origine espressione di un desiderio che, con il proprio voto, accompagna o invoca, o anche vuole eccitare, l’azione divina. Nell’antica Roma aveva carattere ufficiale l’a. (acclamatio) delle truppe [...] comuni sono: hosanna, benedictus, amen, Alleluia ecc. A. liturgiche si hanno anche nel canto, collettive o di un solista (per es., TeDeum ecc.). Durante il Medioevo, già presso le monarchie dei popoli germanici, l’a. era la maniera con la quale le ...
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Musicista (Rohrau, Austria Inf., 1737 - Salisburgo 1806), fratello di Franz Joseph. Studiò alla cantoria di S. Stefano in Vienna e visse dal 1762 quale direttore d'orchestra e organista a Salisburgo. Notevole [...] una vastissima produzione, comprendente lavori sacri (messe, graduali, offertorî, litanie, vespri, responsorî, Salve Regina, TeDeum, ecc.), orchestrali (sinfonie, concerti, serenate, cassazioni, marce, ecc.), da camera (quartetti, quintetti, duetti ...
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Scrittore spagnolo (Valenza 1884 - Madrid 1965). Ha pubblicato romanzi, libri di viaggio, raccolte di "charlas", contraddistinti da una prosa vivace che oscilla tra lirismo e descrizione. Il suo racconto [...] El viaje a España (1929), Más vale volando (1938), Sacrificio y triunfo de un halcón (1939), Duero abajo (1940), Tedeum, laudamus (1941), Nao española (1942), Navarra (1943), Madre muerta (1944), Adiós Madrid (1944), ecc., e inoltre alcuni volumi di ...
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veglia liturgica Forma di preghiera notturna, già conosciuta nella tradizione della Chiesa, e ripristinata dalla riforma liturgica voluta dal concilio Vaticano II nella liturgia delle ore (o celebrazione [...] o della festa, come si trova nel libro della liturgia delle ore fino alle letture comprese, con l’aggiunta dei cantici indicati nell’appendice del libro stesso; si legge poi il Vangelo; infine si canta il TeDeum e si conclude con l’orazione. ...
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trisagio Inno di lode a Dio, caratterizzato dalla triplice ripetizione della parola santo. Il t. biblico è quello che deriva da Is. 6,3, già in uso nella sinagoga, che passò nelle prime liturgie cristiane [...] con minimi adattamenti: è il Sanctus della liturgia latina, che compare anche nel TeDeum. Da esso si distingue il t. liturgico, acclamazione o inno in onore della Trinità che inizia con la formula «Santo Dio, santo forte, santo immortale»: è ...
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Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...
veglia
véglia (ant. o pop. tosc. végghia) s. f. [der. di vegliare]. – 1. a. Il fatto, la condizione di vegliare, di stare sveglio: mi parve di sentire, stando così tra la v. e il sonno, che qualcuno mi chiamasse. b. In partic., lo stare sveglio...