Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] (in esso la Chiesa consente universalmente di colere Deum), ma incapace di significarlo (frui Deo), quindi proposito, ma piuttosto tu impara da noi in tali questioni. Dio ha dato a te il regno e a noi le cose della Chiesa […] È scritto “Rendete a ...
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Il 313: Costantino e i cristiani
Harold A. Drake
Quando Costantino descrive la propria conversione al vescovo Eusebio di Cesarea, molti anni dopo i fatti, egli la identifica come un evento decisivo, [...] la cura di noi a divinità minori e si degna di rivelarsi a te solo» (2,4-5). Si tratta di un tema che torna a . pers. 48,2.
47 Cfr. Lact., mort. pers. 34,5: «deum suum orare pro salute nostra et rei publicae».
48 Sul calo d’importanza del sacrificio ...
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Te Deum
〈tè dèum〉 o 〈teddèum〉 locuz. lat. (propr. «te, Dio, [lodiamo]»), usata in ital. come s. m. – Parole iniziali (Te Deum laudamus) di un inno liturgico in prosa ritmica latina che si canta a conclusione dell’Ufficio della Lettura nelle...
veglia
véglia (ant. o pop. tosc. végghia) s. f. [der. di vegliare]. – 1. a. Il fatto, la condizione di vegliare, di stare sveglio: mi parve di sentire, stando così tra la v. e il sonno, che qualcuno mi chiamasse. b. In partic., lo stare sveglio...