ARETUSI, Cesare
Andrea Emiliani
Figlio di Pellegrino, non è conosciuta la sua data di nascita. Nel contratto stipulato il 27 ag. 1586 dall'A. con i monaci benedettini, per la decorazione del coro di [...] Servi, una Conceptio immaculata sull'altare maggiore di San Benedetto e la pala d'altare con San Bartolomeo nella chiesa dei teátini. Fra i suoi ritratti alla Galleria di Panna: Ranuccio I Farnese, il monaco servita Paolo Ricci (sul retro è segnato ...
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FERRIGNO, Francesco
Gaetano Bongiovanni
Nacque nel 1686 a Trapani da Mario e da una Elisabetta. Sullo scadere del XVII secolo insieme alla famiglia si trasferì a Palermo dove intraprese studi ecclesiastici. [...] -39, p. 366). Nel 1725 ricevette un compenso per un progetto del coro nel cappellone della chiesa di S. Giuseppe dei teatini, e per lo stesso cappellone eseguì successivamente i disegni delle due porte messe in opera dai marmorari Musca nel 1738-39 ...
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ALTOMARE, Donato Antonio
Alberto Merola
Nato a Napoli nei primi decenni del sec. XVI, studiò dapprima diritto, come era nelle tradizioni della sua famiglia (il fratello Tommaso fu giureconsulto), e [...] 1582.
Nel 1552 l'A. fu citato a Roma dinanzi al tribunale dell'Inquisizione e condannato per eresia su accusa dei teatini, particolarmente energici allora a Napoli nell'attività di repressione della Riforma. Il processo dell'A. fu parte di un più ...
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BELMONTE, Giuseppe Ventimiglia e Cottone principe di
Giuseppe Giarrizzo
Nacque a Palermo nel 1766, primogenito di Vincenzo e di Anna Maria Cottone di Castelnuovo, la sorella del futuro capo dei "costituzionali". [...] gesuitica. Il B. ottenne che gli stipendi ai professori fossero pagati e che l'Accademia, trasferita presso i teatini, fosse elevata a università.
Le sue idee politiche, nettamente orientate verso una graduale assimilazione della tradizione politica ...
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BOSCHETTI, Paolo
Gaspare De Caro
Figlio di Giacomo e di Antonia di Gianfrancesco Pallavicini, nacque a Modena, probabilmente nel 1578.
Il padre era stato al servizio dei Farnese, dapprima del cardinale [...] del leggere e scrivere. Questa congregazione ebbe vita abbastanza difficile, per le discordie sorte tra il B. e i teatini, ai quali in un primo tempo egli aveva affidato la direzione della congregazione: tali contese ebbero ripercussioni anche alla ...
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CHIAPPE, Giovan Battista
Franco R. Pesenti
Nato a Novi Ligure (Alessandria) intorno al 1723, fu avviato alla pratica del disegno (non della pittura) a Roma dal genovese Giuseppe Paravagna, "uomo più [...] lavoro del C. pare essere stato il restauro degli affreschi di G. B. Carlone nella cupola di S. Siro dei padri teatini, lavoro condotto, sempre a dire del Ratti, "con molta accortezza". L'Alizeri (1846, p. 489) ha ipotizzato un suo intervento come ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] in Rivista degli studi orientali, XXII(1947). pp.92-98; D. F. Andreu, Carteggio ined. di P. D. col p. Avitabile e i missionari teatini della Georgia, in Regnum Dei, VII (1951), 25, pp. 19-50; ibid., 26-27, pp. 118-38; G. De Lorenzo, P. D.'s Letters ...
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ALEANDRO, Girolamo
Giuseppe Alberigo
Nacque a Motta di Livenza in Friuli il 13 febbr. 1480; il padre, Francesco, era medico; la famiglia aveva origini nobili, che l'A. difese e rivendicò energicamente [...] riformatore a Verona, e con Giampietro Carafa, arcivescovo di Brindisi e poi cardinale e papa, nonché fondatore dei teatini con S. Gaetano da Thiene. Subì indubbiamente il fascino e l'influsso dell'ardente entusiasmo religioso del Carafa, come ...
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DORIGNY, Louis (Ludovico)
Francesca D'Arcais
Nacque dal pittore Michel e da Giovanna Angelica Vouet, figlia di Simon Vouet, a Parigi il 14 giugno 1654; fu fratello del pittore Nicolas. La sua prima educazione [...] è la tela con Giuseppe che spiega il sogno al faraone, eseguita per la nuova chiesa di S. Nicolò dei padri teatini, dove il giovane pittore si trovava a lavorare a fianco dei massimi artisti veronesi: la composizione è articolata con un sapiente ...
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ESTE, Alessandro d'
Paolo Portone
Figlio naturale legittimato di Alfonso d'Este (a sua volta figlio naturale legittimato del duca Alfonso I), marchese di Montecchio, e di Violante Segni - successivamente [...] in specie le sfarzose cerimonie della corte pontificia. Liberalissimo verso gli Ordini religiosi, fu protettore dei chierici regolari teatini e fervente sostenitore della loro azione. Con la sua autorità ne favorì l'introduzione a Modena e fece ...
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teatino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Teatinus, der. di Teate «Chieti»]. – 1. letter. Di Chieti; abitante della città di Chieti (comunem. chietino). 2. a. Teatini o padri t., gli appartenenti all’ordine di chierici regolari fondato nel 1524...
chietino
agg. e s. m. (f. -a). – 1. Appartenente o relativo alla città di Chièti, capoluogo di provincia dell’Abruzzo; abitante o nativo di Chieti. 2. Che appartiene all’ordine dei padri teatini (v. teatino). 3. ant. Bacchettone, bigotto (per...