Commediografo e critico teatrale italiano (Carrara 1885 - Roma 1968). È autore di commedie in cui un relativismo sfumato d'ironia, d'impronta pirandelliana, si coniuga con un sottile intimismo. I suoi [...] testi più significativi sono centrati su figure femminili (La donna di nessuno, 1919; Ruota, 1933; L'incrinatura, 1937; Isa dove vai?, 1937). Ha curato traduzioni di testi classici (Shakespeare) e contemporanei ...
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Impresario teatrale (Formia 1899 - Milano 1977). Direttore e fondatore dell'impresa di spettacoli di rivista e prosa Errepì, presidente dell'Unione capocomici italiani, vicepresidente dell'Ente nazionale [...] previdenza assistenza lavoratori dello spettacolo, fu anche (governo Badoglio) commissario straordinario per l'industria dello spettacolo. Nel dopoguerra fu, insieme a Garinei e Giovannini, il più importante ...
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Regista teatrale austriaco (Vienna 1904 - Ginevra 1973), figlio del musicologo Max (1873-1958), che fu professore al conservatorio e all'università di Vienna. Studiò filosofia e musica a Vienna, specializzandosi [...] poi nella regia di opere liriche. Allestì spettacoli in molti dei principali teatri del mondo (Metropolitan di New York; Scala di Milano; ecc.) e partecipò frequentemente al Festival di Strasburgo e al ...
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Autore teatrale spagnolo (Madrid 1839 - ivi 1910), figlio di Ventura. Compose "sainetes" e "zarzuelas" notevoli per la freschezza del dialogo, riflesso dei costumi e della vita madrilena. Tra le sue opere [...] si ricordano: La canción de la Lola (1880); Pepa la frescachona o El colegial desenvuelto (1886); El señor Luis Tumbón o Despacho de huevos frescos (1891); La verbena de la Paloma (1894) ...
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Autore e critico teatrale italiano (Ivrea 1908 - Roma 1965). Rappresentante tra i più significativi della commedia brillante-sentimentale, ha scritto testi di fine ironia come Trampoli (1935), Conchiglia [...] (1937) e L'ippocampo (1942). Dirigente dell'EIAR dal 1939, è stato tra i creatori della TV in Italia e direttore centrale dei programmi televisivi della RAI (1952-65) ...
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Attore teatrale (Venezia 1910 - Roma 1961). Dopo un lungo apprendistato in varie compagnie, nel 1947 entrò nel Piccolo di Milano imponendosi nell'Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni, regia [...] di G. Strehler. Da allora la sua fama è rimasta legata alla maschera di Arlecchino, resa con irresistibile estro, virtuosismo acrobatico e invenzione comica ...
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Autore, attore e direttore teatrale norvegese (Cristiania, od. Oslo, 1859 - ivi 1942), figlio di Bjørnstjerne; diresse dal 1885 il Kristianiateatret e, dal 1889, il Nationalteatret di Cristiania, lottando [...] per un profondo rinnovamento delle scene e della regia. Recitò anche in teatri danesi, svedesi e tedeschi. Tra i suoi lavori teatrali si ricorda soprattutto Johanne (1898). ...
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Commediografo e critico teatrale italiano (Saluzzo 1901 - Milano 1962). Autore poco fecondo (scrisse in trentacinque anni di carriera solo dodici commedie), si impose nel dopoguerra con L'abisso (1948), [...] inquietante indagine sul sogno, influenzata dalle teorie di Freud. Sulla stessa linea, ma con riferimenti anche alla parapsicologia, si muovono Lidia o l'infinito (1949), L'oro matto (1951) e Sangue verde ...
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Attore teatrale e cinematografico italiano (Genova 1886 - Roma 1945); fu uno dei primissimi attori resi popolari dal cinematografo, nel quale esordì nel 1909. Fra i suoi numerosi film: Nerone (1909); La [...] nave (1911); L'ultimo dei Frontignac ovvero Il romanzo di un giovane povero (1911); Il carabiniere (1913); I promessi sposi (1913). Dopo aver lavorato anche in Austria e Francia (1919-1940), riapparve ...
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Attrice teatrale e cinematografica italiana (Napoli 1884 - Roma 1968). Figlia d'arte, fu attrice giovane nella compagnia Stella, ma si impose negli anni Trenta come caratterista nella compagnia dei De [...] Filippo. Scoperta dal cinema negli anni Cinquanta, diventò popolarissima nel ciclo iniziato da Pane, amore e fantasia, 1953, e in film concepiti su misura per la sua comicità estrosa (La nonna Sabella, ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...