Scrittore e giornalista greco (Argostoli 1852 - Atene 1934), critico teatrale; autore di commedie di ambiente borghese (la più nota è La famiglia Paradarménu) e di novelle (᾿Εδῶ καὶ ἐκεῖ "Qua e là", 1884; [...] ᾿Αττὶκαι ἡμέραι "Giorni attici", 1894) ...
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Scrittore ecuadoriano (n. Quito 1890 - m. 1937). Romanziere, autore teatrale, giornalista e poeta di gusto ancora "modernista". Scrisse tra l'altro: Retablo, La canción de la vida, La democracia mejicana, [...] Iris, La noche blanca, Galdós (biografia) ...
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Giornalista italiano (Ostiglia 1883 - Roma 1946), critico letterario e teatrale dell'Avanti! poi redattore e direttore di varî quotidiani. Partecipò, specie con A. Mondadori, a parecchie iniziative editoriali. [...] Fu commediografo e narratore (Le novelle del mio paese, 1920; ecc.), sensibile ai problemi della società e del costume. Scrisse anche libri per ragazzi ...
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Romanziere e saggista tedesco (Berlino 1827 - ivi 1914). Critico teatrale per oltre 40 anni della National-Zeitung di Berlino, raccolse parte delle sue critiche nella Berliner Dramaturgie (1877). Scrisse [...] romanzi di ambiente moderno (fra cui Melusine, 1860; Wahrheit, 1890) e, con maggior fortuna, romanzi e novelle storici, con speciale predilezione per il sec. 18º (Charlotte Corday, 1864; Freier Boden, ...
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Scrittore ungherese (Budapest 1934 - ivi 2012). Laureatosi all'Accademia teatrale di Budapest, ha lavorato per varî anni come drammaturgo presso i teatri di questa città. Dopo aver rappresentato con fine [...] ironia la nuova realtà politica ungherese, come nelle novelle Nász és pofon ("Nozze e schiaffi", 1956) e A ló is ember ("Anche i cavalli hanno l'anima", 1968), ne ha voluto sottolineare la decadenza morale ...
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Poeta svedese (Hälsingborg 1884 - Stoccolma 1981), critico letterario e teatrale, umanista di larghi interessi intellettuali. Accademico svedese (1919), segretario per lunghi anni del comitato per il premio [...] Nobel; socio straniero dei Lincei (1947). È passato, dopo l'esordio nel gusto decadente di fine secolo (Preludier "Preludî", 1904; Offerkransar "Corone votive", 1905) a un genere di poesia idilliaca che ...
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Autore, critico, attore e regista teatrale francese, morto a Beaune, Côte-d'Or, il 20 ottobre 1949.
Esercitò regolarmente la critica drammatica su varî periodici (negli anni (1933-34 su Les Nouvelles Littéraires) [...] e scrisse numerosissimi saggi e articoli soprattutto di argomento teatrale: tra i più interessanti (dopo il 1930) ricordiamo: Pour la sauvegarde du théâtre d'art (in Le Temps, 5 sett. 1932); Lettre sur la nécessité de l'union (in Comoedia, 20 sett. ...
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Scrittore e uomo politico italiano (Venezia 1858 - Roma 1930). Critico teatrale, conferenziere e oratore famoso, promotore e segretario generale della Biennale d'arte di Venezia, fu deputato dal 1900 al [...] 1919, ministro per le terre liberate nel gabinetto Orlando (1919) e senatore dal 1920 ...
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Avventuriero e scrittore (Venezia 1750 - ivi 1825). Fu notaio, impresario teatrale, preside di polizia nel Comitato di salute pubblica durante l'occupazione francese, avvocato, editore, professore di lettere. [...] Morì in miseria. Non trascurabili le sue Memorie (3a ed., 1842-44), per molte curiose notizie ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...