Musicista (Camaiore 1668 - Roma 1727), allievo di A. Corelli e di B. Pasquini. Nel 1700 circa si recò a Venezia ove fu direttore di musica presso l'Ospedale (Conservatorio) della Pietà, avendo allievi [...] e B. Marcello. A Roma (1725) fu maestro di cappella a S. Giovanni in Laterano. Compose molta musica sacra, teatrale e da camera (vocale e strumentale) e lasciò un prezioso trattato, L'Armonico pratico al cembalo, ovvero regole, osservazioni ed ...
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LEIBOWITZ, René (App. III, 1, p. 983)
Leonardo Pinzauti
Musicista, deceduto a Parigi il 28 agosto 1972. Ha continuato fino all'ultimo a svolgere intensa attività, sia come esecutore che come saggista. [...] La sua Histoire de l'opéra (1957) è stata tradotta anche in italiano (Milano 1966). Fra le sue ultime composizioni, l'opera teatrale Labyrinthe (1970).
Bibl.: G. Gavezzeni, Una singolare "Histoire de l'opéra", in Rassegna musicale, 1962. ...
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Musicista (Düren 1868 - Berlino 1933); studiò a Bonn e a Monaco di Baviera; direttore d'orchestra a Monaco, quindi a Stoccarda e poi, più a lungo, a Berlino, a Königsberg e nuovamente a Berlino. Fu presidente [...] . Compositore nobile e sicuro, seppur non molto originale (troppo fortemente orientato verso lo stile wagneriano), scrisse musica teatrale, sinfonica e da camera. Delle quattro opere Ingwelde (1894), Der Pfeifertag (1899), Moloch (1906), Mona Lisa ...
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Musicista (Parigi 1873 - ivi 1949); allievo a Parigi di Massenet. Grand prix de Rome nel 1894, dopo aver diretto l'orchestra dell'Opéra di Parigi (1908-18) e l'orchestra sinfonica di Boston (1918-19), [...] succedette a G. Fauré nella direzione del conservatorio di Parigi. Autore di pregevole musica strumentale, vocale-strumentale e teatrale (Job, oratorio; l'opera Marouf, ciabattino del Cairo, 1914 e numerose altre anche su libretto proprio), oltre a ...
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GIOVANARDI (Zanardi), Nicolò
Rossella Pelagalli
Conosciuto anche come "lo Zanardino", nacque a Bologna il 31 luglio 1661 da Vincenzo e Angela Laurenti.
Ancora giovane si dedicò allo studio della musica, [...] intraprese nella città natale sotto la guida di Agostino Filippucci. Dal 1675 cantore in S. Petronio, intraprese la carriera teatrale come sopranista nel 1679, interpretando il ruolo di Ermelinda nell'Ottone in Italia di F.M. Bazzani (Parma, teatro ...
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Musicista (Napoli 1691 - ivi 1761). Nel 1704 entrò al conservatorio della Pietà dei Turchini. Studiò con N. Fago, D. Gizzi e O. Pitoni. Esordì come operista nel 1713. Nel 1723 fu assunto quale insegnante [...] di S. Onofrio; nel 1739 a quello dei Poveri di Gesù Cristo. Compose molta musica di genere sacro, religioso, teatrale, vocale da camera, dalla quale emergono una messa a 10 voci con orchestra, salmi, Magnificat, oratorî, le opere Ipermestra ...
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CAVOS, Catterino (Caterino)
Claudio Casini
Figlio d'arte, nacque a Venezia il 30 ottobre del 1775.
Il padre Alberto fu attivo a Venezia dal 1775 come ballerino al teatro San Moisè, quindi come coreografo [...] coi teatri imperiali (1816), venne a cumulare la giurisdizione sugli stessi, ivi conclusa l'Opera tedesca, la soprintendenza della scuola teatrale, le pensioni dell'istituto di S. Caterina e dell'istituto di Smol'nyj, oltre a due spettacoli annuali a ...
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CORRADI, Giulio Cesare
Martino Capucci
Nacque a Parma, in un anno da porre presumibilmente tra il 1640 e il 1650. Del tutto ignoti sono gli itinerari della sua formazione letteraria nonché gli avvenimenti [...] non vivono dunque per valori autonomi, ma per l'accorta aderenza al gusto e alle convenzioni di una fervida vita teatrale: l'approssimazione è spesso evidente e talora persino dichiarata, come nell'Alboino, steso "frettolosamente in poche ore", e nel ...
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Musicista francese (Parigi 1662 - Lunéville 1741). Studiò con G. B. Lulli. Fu musicista di camera di Luigi XIV, poi, costretto a fuggire in Spagna per il matrimonio segreto con la figlia di un alto notabile, [...] alla corte di Madrid; nel 1707 divenne intendente musicale del duca di Lorena a Lunéville. Compose musica specialmente teatrale, fra cui emergono soprattutto le opere Didon (1693), Circé (1694), Théagène et Chariclée (1695), Vénus et Adonis (1697 ...
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Musicista (Parigi 1791 - ivi 1833). Figlio del pianista e compositore François-Joseph (Seltz, Alsazia, 1755 - Parigi 1802), studiò con il padre e poi al conservatorio di Parigi. Fu maestro concertatore [...] più notevoli dei quali Zampa (1831) e Le Pré-aux-clercs (1832). La sua arte, indubbiamente ricca di efficacia teatrale, non sembra però animata da una intuizione veramente pura e originale, e presenta piuttosto caratteri di abile eclettismo. Scrisse ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...