Lingua degli Ebrei ashkenaziti, nata intorno al 10° sec., quando Ebrei provenienti dalla Francia e dall’Italia settentrionale si stabilirono in Renania. Il termine deriva dal ted. jiddish, alterazione [...] lingue del popolo ebraico. Nel 1920, a Vilnius, il teatro Vilner Trupe («la Compagnia di Vilnius») mise in scena la maggiore opera teatrale y.: Der Dybbuk di S. An-Sky. Nel periodo fra le due guerre, New York e Varsavia costituirono i maggiori centri ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] fidenziano per definirne il linguaggio, soppiantando progressivamente quello più neutro, per così dire, e più legato alla ‘maschera’ teatrale, di pedantesco.
Belo, Francesco (1977), Il pedante, in Davico Bonino 1977-1978, vol. 2°, pp. 3-86.
Bruno ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] che fan le foglie».
Il tentativo di distanziarsi dalle principali tendenze letterarie coeve è alla base dell’intera produzione teatrale dannunziana. Sin dalla prima tragedia in prosa (La città morta) si nota il netto rifiuto del teatro naturalistico ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] sono di gran lunga più tollerate (Galli de’ Paratesi 1984: 53; Canepari 19992: 21).
La storia del parlato teatrale, radiofonico, filmico, televisivo è anche la storia della progressiva emancipazione da un tipo di pronuncia spesso avvertito come ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] dell’agilità e del movimento nell’immagine e la lentezza autoriflessiva delle parole), è da taluni ricondotto a retaggi della lingua teatrale:
Sembra, a leggere questi fumetti, che i loro personaggi non possano fare a meno di esprimere a parole tutto ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] si tenta di dar vita a nuove forme espressive che coniughino le esperienze più radicali del modernismo con il linguaggio teatrale, figurativo e cinematografico (T. Šalamun; I. Geister-Plamen; J. Snoj; D. Jovanovič; M. Jesih). Dagli anni 1980 si ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] dalla lingua che condivide con il suo interlocutore in un linguaggio indeterminato, secondo le modalità del ➔ grammelot teatrale. Nel discorso quotidiano è difficile che si verifichi un’eventualità del genere, che viceversa non è infrequente nel ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] un certo punto come imminente, indusse per reazione alcuni intellettuali locali a documentarle in una produzione letteraria e teatrale ipergergale e non spontanea. Due figure si distinsero: Guido Bedarida (1956) a Livorno e Crescenzo Del Monte (1927 ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] parte è dedicata al conte Floris V (1266-96), assassinato dalla nobiltà ribelle, figura divenuta leggendaria che avrebbe ispirato varie opere teatrali (P.C. Hooft, J. van den Vondel, W. Bilderdijk). Al servizio dei conti d’Olanda fra il 1383 e il ...
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Individuo della specie umana, senza distinzione di sesso, età, condizione sociale ecc., considerato sia come elemento a sé stante sia come facente parte di un gruppo o di una collettività.
Antropologia
A [...] e possono variare in relazione al contesto sociale.
Bioetica
Nell’etimologia latina, il termine p. indica la maschera teatrale che veniva indossata dagli attori per intensificare la loro voce, facendola per-sonare, e farsi ascoltare anche dagli ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...