Arlecchino nella Commedia dell’arteA partire dalla metà del secolo XVI fino a quella del XVIII, il pubblico della Commedia dell’arte si era abituato a riconoscere Arlecchino nella figura del teatrante [...] dei più importanti Arlecchini della storia del teatro, però, fu senz'altro Antonio Sacchi. Normandia, infatti, nella sua opera più celebre Historia Ecclesiastica, è anche il nome di un demone ctonio. D’altronde, già la sua maschera dice molto in ...
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Invernale è un romanzo che disossa, un romanzo che come la lama di un coltello ti entra dentro, si insinua nelle carni, lì dove sono più morbide e ti ravana dentro. La scrittura è essenziale, brutale e [...] ma quasi: senza calcoli, impostazioni strutturali, modifiche in corso d’opera. Ho cominciato e sono andato fino in fondo giorno dopo radiodrammi, testi di canzoni e libretti per il teatro musicale. Attualmente è docente presso la Holden Academy. ...
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Paolo Di Paolo scrive. Da anni lavora con le parole, nei libri e nelle trasmissioni culturali. Con Romanzo senza umani, edito da Feltrinelli, entra a far parte della rosa dei finalisti del Premio Strega. È [...] da metafora, però è una consapevolezza acquisita in corso d'opera.SS: Mi chiedo allora che libro ne sarebbe risultato, Scrive per La Repubblica e L’Espresso. È anche autore per il teatro, per ragazzi e per La lingua batte, programma di Rai Radio 3 ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatri dell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] si esprime positivamente sulla tragedia di Alfieri Saül, criticandone d’altro canto la messa in scena e soprattutto il si reca a una rappresentazione dell’Opéra dopo che questa è già iniziata e Madame Le donne a teatro fra XVIII e XIX secolo, ...
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Occorre, in ultima istanza, analizzare la tematica che riguarda l’interdizione del parterre per le spettatrici che non volessero essere considerate donne di facili costumi. Il parterre, come già sottolineato, [...] fallimento dell’opera rappresentata, per questo gli autori, come i compositori nel caso del teatro dell’Opera, e gli Pratiques Et Représentations Du Parterre à Paris Au XVIIIe Siècle, Revue D'histoire Moderne Et Contemporaine (1954-), vol. 49, no. 3. ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] alla sua morte come a quella di personaggio sulla scena di un teatro, poco prima che cali il sipario
Se la prosa di solito creazione, nel succedersi delle immagini poetiche, di vere e proprie opered’arte “visive” fatte con le proprie mani. O con i ...
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Un'utopia neoplatonica
Vi sono molte espressioni, nel nostro parlato quotidiano, inerenti alla memoria e alla sua visibilità: quando si vuole, ad esempio, spingere qualcuno a ricordarsi qualcosa lo si [...] Calvino si scomodò per tenere d’occhio la sua sospetta sosta in Svizzera. L’opera di questo singolare umanista, più:
Per approfondire le implicazioni legate al Teatro il rimando è all’edizione più recente dell’opera, curata da Lina Bolzoni, G. Camillo ...
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Uno squarcio si apre improvvisamente tra le mura domestiche e lascia intravedere una società cambiata nel profondo, una luce vivissima oltrepassa le pareti e illumina la scena, appaiono distintamente delle [...] stata rivoluzionaria e determinante. Il teatro marainiano è soprattutto un teatrod’intervento, di lotta e di da queste storie di violenza. La finalità didattica insita nell’opera è evidenziata dallo studio critico di Strickland:
Queste storie [...] ...
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Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...]
La risposta è che il teatro greco è un teatro di parola e non di azione Ino sia docile». Seneca nel I secolo d.C. farà dire alla sua Medea nel L’identità di Medea è dunque ben codificata dall’opera di Euripide per tutta la tradizione antica ma, anche ...
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Gli anni Sessanta ebbero un effetto di “liberazione” da vincoli personali e comunitari divenuto assai presto proverbiale . La loro fama, innervata attorno alla cima del famigerato Sessantotto, non è immeritata. [...] Sudamerica, la maggioranza dei paesi d’Europa - innestandosi sulla storia colta subì pressioni, ad esempio il teatro osservò con il situazionismo l’avvento elementi di veterocomunismo, a Torino l’operaismo.
Bisogna inoltre distinguere le istanze ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
Teatro d'opera di New York, inaugurato nel 1883 e diventato il principale teatro musicale degli Stati Uniti. Chiuso nel 1966, è stato sostituito, nello stesso anno, da un nuovo edificio nel Lincoln center, il complesso che comprende anche il...
teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In Grecia, nell’età omerico-micenea,...