L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] costruito sopra un antico teatro. L'alto livello della carpenteria, tradizione costruttiva sono derivate le opere di copertura nell'Italia post EAM, II, 1991, pp. 334-66; G. Tate, Les campagnes de la Syrie du Nord du IIe au VIIe siècle, Paris 1992; E. ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] il teatro di Verona, età augustea, e l'anfiteatro di Lecce, inizio II sec. d.C.). Per converso l'opera reticolata, Amsterdam 1982; J.P. Adam, La recherche des techniques de chantier del'architecture antique, in Le courrier du CNRS, Suppl. au ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] che decoravano l'edificio, l'opera degli artigiani costruttive.
Bibliografia
A. Godard, L'art del'Iran, Paris 1963; H teatri rinvenuti nella regione sono di epoca ellenistica. Oltre al presunto teatro di Susa e a quello di Babilonia, il teatro ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Asia Centrale
Boris A. Litvinskij
Ciro Lo Muzio
Caratteri generali
di Boris A. Litvinskij
Il carattere e la storia dell'architettura centroasiatica sono segnati [...] greca nella città battriana è anche il teatro, costruito sul versante interno dell'acropoli, of Bactria, in J.-L. Huot (ed.), Del'Indus aux Balkans. Recueil à la mémoire de J. Deshayes, Paris 1985 della salma ad opera di animali. L'utilizzo delle ...
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TEATRO e ODEON (ϑέατρον, theatrum)
P. E. Arias
1. - La parola ϑέατρον, derivata quasi sicuramente dal verbo ϑεάομαι ("guardo, sono spettatore"), indicò in origine soprattutto la massa degli spettatori, [...] 162; Dürrbach, Choix d'inscr. de Délos, 1921, p. 110 ss.). poi nel 58 a. C. ad opera dell'edile Scauro nel suo grande teatro ligneo (Plin., Nat. hist., xxxvi 117). A Q. Catulo nell'8o si fa risalire l'uso di coprire la cavea con tende per riparare gli ...
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teatro Edificio o complesso architettonico costruito e attrezzato per rappresentazioni sceniche.
Spettacolo, sia come singola rappresentazione teatrale, sia come genere.
Il t. come edificio: l’antichità
In [...] . rinascimentale si sviluppò in maniera estemporanea e varia. L’aspetto teatrale dipese dagli ambienti in cui si organizzavano teatro di poesia, nel recupero del patrimonio dialettale, ancora parzialmente sulla traccia dell’opera magistrale di E. De ...
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L'architettura pubblica e del potere del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
Basileia e palazzi
Molto spesso all'architettura viene demandata una funzione rappresentativa i cui risvolti [...] Roma, ad opera di Statilius Taurus, cui venne affiancato in alcune occasioni l'uso dei L'amphithéâtre romain. Essai sur la théorisation de sa forme et de ses fonctions, Paris 1988 (con bibl. prec.); P. Ciancio Rossetto - G. Pisani Sartorio, Teatri ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] nel 1513 fu chiamato a Roma da Giuliano de' Medici. Ma a Roma L. si vide escluso dalle grandi opere del tempo: i progetti per S. Pietro assiomatica proprie dei trattati di geometria e dei teatri di macchine. Pregnanza del concreto e astrazione ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] indagini su nuove basi documentarie; a Napoli, ove operaL. Vanvitelli (AA.VV. 1973, De Seta 1982); e nella stessa Torino con B. Marcello Fagiolo Dell'Arco, Bernini. Una introduzione al gran teatro del barocco, Roma 1967; A Griseri, Le metamorfosi del ...
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LAZIO
Piergiorgio Landini
Alessandra Manfredini
Fausto Zevi
Anna Lo Bianco
Daniela Di Cioccio
(XX, p. 681; App. II, II, p. 170; III, I, p. 971; IV, II, p. 317)
Popolazione e struttura insediativa. [...] l'ipotesi.
Le numerose ville imperiali del L. sono state solo occasionalmente teatro Tarquini, cit., 1990, pp. 171-77. Casale Massima, Casal Brunori, Tor de' Cenci, Torrino, Casal Palocco: A. Bedini, in AL, 3 (1980), stata anche l'opera di restauro ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...