«Chi è il pazzo di noi due? Eh, lo so: io dico: "tu", e tu col dito indichi me. - Va’ là, che così a tu per tu, ci conosciamo bene noi due! - Il guaio è che, come ti vedo io, non ti vedono gli altri! E [...] Laudisi lo svela, parlando col suo doppio, già nel secondo atto dell’opera: Verità non è altro che il nostro riflesso in uno specchio ( , collocandosi in una dimensione ibrida, a cavallo tra teatro, cinema e nuovi media, consente una fruizione tutt’ ...
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Arlecchino nella Commedia dell’arteA partire dalla metà del secolo XVI fino a quella del XVIII, il pubblico della Commedia dell’arte si era abituato a riconoscere Arlecchino nella figura del teatrante [...] e un gran colletto bianco. Uno dei più importanti Arlecchini della storia del teatro, però, fu senz'altro Antonio Sacchi. In realtà il suo fuori dei confini romani. Nel quarantaduesimo capitolo dell’opera vengono citati gli Harii, i cacciatori che ...
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Il 27 giugno del 1927 il sipario del Théâtre Hébertot a Parigi si apre sull’Orphée, tragedia in un atto e un intervallo di Jean Cocteau. Il tema è classico: il mitico poeta di Tracia, Orfeo, disperato [...] anni, grazie ai libretti e ai programmi dono della madre scopre il cinema e il teatro: la fascinazione è immediata. A venti anni pubblica dites à personne.]Il film Orphée (1950), sua opera maggiore, traspone su pellicola la tragedia, attualizzandola, ...
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Invernale è un romanzo che disossa, un romanzo che come la lama di un coltello ti entra dentro, si insinua nelle carni, lì dove sono più morbide e ti ravana dentro. La scrittura è essenziale, brutale e [...] un’opera sulla morte, in modo paradossale sembra un’opera sulla vita, sulla vita inattesa delle cose. La vita è quella della carne, della bestia macellata , testi di canzoni e libretti per il teatro musicale. Attualmente è docente presso la Holden ...
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Paolo Di Paolo scrive. Da anni lavora con le parole, nei libri e nelle trasmissioni culturali. Con Romanzo senza umani, edito da Feltrinelli, entra a far parte della rosa dei finalisti del Premio Strega. È [...] una consapevolezza acquisita in corso d'opera.SS: Mi chiedo allora che me le hanno mai fatte. SS: Cosa vede dalla finestra della sua camera da letto?PDP: Ecco, quello che vedo L’Espresso. È anche autore per il teatro, per ragazzi e per La lingua batte, ...
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Fra i secoli XVIII e XIX la struttura dei teatri italiani, in particolar modo dei teatridell’Opera, si sviluppa e subisce modifiche sostanziali che la porteranno a diventare un modello per tutta l’Europa [...] possono intravedere molte sagome femminili.
Per le nobildonne italiane avere un palco riservato nei grandi teatri e in particolare nei teatridell’Opera rappresentava un’affermazione del proprio prestigio, oltre che un’occasione di visibilità e di ...
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Occorre, in ultima istanza, analizzare la tematica che riguarda l’interdizione del parterre per le spettatrici che non volessero essere considerate donne di facili costumi. Il parterre, come già sottolineato, [...] applausi o fischi era capace di determinare il successo o il fallimento dell’opera rappresentata, per questo gli autori, come i compositori nel caso del teatrodell’Opera, e gli impresari cercavano di accontentarne le richieste. Per via del carattere ...
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Un «discorso descrittivo che pone sotto gli occhi l’oggetto con efficacia»: così, nel II d.C., il retore greco Ermogene descriveva il genere dell’ekphrasis. Un tipo di discorso tanto interpretabile come [...] alla sua morte come a quella di personaggio sulla scena di un teatro, poco prima che cali il sipario
Se la prosa di visto, ma piuttosto alla creazione, nel succedersi delle immagini poetiche, di vere e proprie opere d’arte “visive” fatte con le ...
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Un'utopia neoplatonica
Vi sono molte espressioni, nel nostro parlato quotidiano, inerenti alla memoria e alla sua visibilità: quando si vuole, ad esempio, spingere qualcuno a ricordarsi qualcosa lo si [...] del passato significa edificare il presente.
Per saperne di più:
Per approfondire le implicazioni legate al Teatro il rimando è all’edizione più recente dell’opera, curata da Lina Bolzoni, G. Camillo, L’idea del theatro (1550), in L’idea del ...
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Medea è una figura mitica immortale nella tradizione letteraria antica e moderna. Si tratta dell’eroina della Colchide che, innamoratasi di Giasone, tradisce la propria patria e il re Eeta, suo padre, [...] si concentra solamente sulla tragica conclusione. All’inizio dell’opera troviamo Medea già a Corinto, tradita e abbandonata, e solo le ultime azioni omicide devono essere compiute. Ma perché il teatro greco presenta soltanto quest’evento, di certo il ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...
Architetto (Stoccolma 1716 - ivi 1796), figlio di Göran Josua (Stoccolma 1668 - ivi 1739), anche egli architetto. Dopo un viaggio in Francia e in Italia (1739-44), divenne sovrintendente ai lavori per la costruzione del palazzo reale di Stoccolma,...
A. platonica
̕Ακαδήμεια o ̕Ακαδημία era il nome di una località poco distante da Atene, nei pressi della quale Platone verso il 387 a.C. iniziò il suo insegnamento; vi acquistò anche un terreno, da cui la scuola filosofica da lui fondata prese...