Attore e regista cinematografico italiano (Roma 1906 - ivi 1990); già popolare nel teatrodivarietà e della rivista, temperamento esuberante dotato di vasta capacità espressiva e mimica popolaresca, esordiva [...] (in Argentina), seguito da numerosi altri film (Benvenuto reverendo, 1949; La famiglia Passaguai, 1951; Una di quelle, 1952; l'episodio Marsina stretta di Questa è la vita, 1953; Il maestro, 1958). Ha proseguito alternando l'attività televisiva e la ...
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PAPAS, Irene, nata Lelekou
Attrice greca, nata a Khiliomódhion (Corinto) il 9 marzo 1926. Dopo aver frequentato la Reale scuola d'arte drammatica di Atene e corsi di canto e di danza, ha fatto una breve [...] esperienza nel teatrodivarietà e in quello di prosa (Ibsen, Shakespeare, tragedia greca classica). Tipica bellezza mediterranea, dotata di voce bellissima nel canto e nella recitazione, di grande talento e d'animo avventuroso, ha debuttato nel ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] anni Venti e Trenta (B. Keaton, Ch. Chaplin, i fratelli Marx in primo piano), agli sviluppi italiani tra teatrodivarietà e cinema popolare (da E. Petrolini a Totò alla cosiddetta commedia all'italiana).
Una delle prospettive che più fortemente ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] e rivistine, e fornì spunti e battute al comico divarietà Aldo Fabrizi, che in seguito lo introdusse nel cinema facendolo partecipare al copione di Avanti, c'è posto… (1942) di Mario Bonnard e dei film che seguirono. Inventiva e disponibilità ...
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Chiari, Walter
Federico Chiacchiari
Nome d'arte di Walter Annichiarico, attore teatrale, cinematografico e televisivo, nato a Verona il 2 marzo 1924 e morto a Milano il 20 dicembre 1991. Uno dei più [...] monologhi e le sue barzellette riempirono gli spettacoli divarietà. Di bell'aspetto e dal sorriso simpatico, C. ribalta italiana. Tornò successivamente a lavorare in teatro (anche in un singolare Finale di partita di S. Beckett, in coppia con Renato ...
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Marchesi, Marcello (propr. Marchesi Prestinari, Marcello)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e autore cinematografico, radiofonico, televisivo e teatrale, nato a Milano il 4 aprile 1912 e morto a S. Giovanni [...] Fellini e Ruggero Maccari. Dal 1938 cominciò a scrivere per il teatrodi rivista e nel 1939, con alcuni redattori del "Marc'Aurelio Sessanta con il personaggio, inventato per un varietà televisivo, del 'signore di mezza età'. Tra il 1951 e il 1952 ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] del Futurismo, già ben chiaro, per es., nel manifesto italiano del 1913 sul Teatrodivarietà. Ma lo reinterpretava ‒ lo si è già accennato ‒ nella prospettiva di un recupero dell'esperienza antica dello spettacolo, come attesta il secondo aspetto ...
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Fascismo
Giovanni Gozzini
I rapporti tra fascismo e cinema
La questione dei rapporti tra f. e cinema si muove su un doppio terreno di analisi: quello dell'uso dei nuovi mezzi di comunicazione di massa [...] cinema italiano, determinata dalla spietata concorrenza delle majors hollywoodiane e dall'inopinata riscossa del teatrodivarietà legato ai grandi nomi di O. Spadaro, R. Viviani, L. Fregoli, E. Petrolini (Brunetta 1991, 1995²). All'indomani della ...
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Irlanda
Francesca Vatteroni
Cinematografia
La cinematografia irlandese ha avuto uno sviluppo particolarmente lento ed è rimasta a lungo legata a quella statunitense e a quella britannica. D'altra parte [...] irlandese. In I. il cinema si diffuse molto presto: il 20 aprile 1896 venne effettuata in un teatrodivarietàdi Dublino, lo Star of Erin, la prima proiezione pubblica, con un programma che comprendeva i film dei fratelli Lumière. Gli spettacoli ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] romanzo d'appendice, la farsa, il teatrodivarietà, il melodramma. Il quadro complessivo era dunque quello di un facile intrattenimento, che seguiva le strategie avventurose di una classe di imprenditori, più industriosi che industriali.Circoli del ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...