Attore italiano del teatrodivarietà (Roma 1867 - Viareggio 1936); nel 1889, volontario in Eritrea, recitò al circolo militare di Massaua come macchiettista e illusionista, ivi iniziando la sua carriera [...] . In Italia prima e a Parigi poi, acquistò grande fama per la sua eccezionale facoltà di mutare fulmineamente oltre all'abito anche la personalità. Verso il 1920, ritiratosi dalle scene, si stabilì a Viareggio dove scrisse: Fregoli raccontato ...
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trasformista Nel teatrodivarietà del 19° sec. e dell’inizio del 20°, attore comico specializzato nell’interpretare successivamente più macchiette diverse, mutando con rapidità il travestimento: il più [...] celebre fu L. Fregoli. Il genere è stato riportato in auge in tempi recenti da Arturo Brachetti (n. Torino 1967) ...
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PAPAS, Irene, nata Lelekou
Attrice greca, nata a Khiliomódhion (Corinto) il 9 marzo 1926. Dopo aver frequentato la Reale scuola d'arte drammatica di Atene e corsi di canto e di danza, ha fatto una breve [...] esperienza nel teatrodivarietà e in quello di prosa (Ibsen, Shakespeare, tragedia greca classica). Tipica bellezza mediterranea, dotata di voce bellissima nel canto e nella recitazione, di grande talento e d'animo avventuroso, ha debuttato nel ...
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La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teorie del c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] anni Venti e Trenta (B. Keaton, Ch. Chaplin, i fratelli Marx in primo piano), agli sviluppi italiani tra teatrodivarietà e cinema popolare (da E. Petrolini a Totò alla cosiddetta commedia all'italiana).
Una delle prospettive che più fortemente ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] in centinaia di ben individuate varietà, a volte di corta durata, a volte longeve, caratterizzate dall'impronta di personalità artistiche visibile solo in occasione di grandi incontri di gruppi, come il Convegno del Teatrodi Base a Casciana Terme ...
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Chiari, Walter
Federico Chiacchiari
Nome d'arte di Walter Annichiarico, attore teatrale, cinematografico e televisivo, nato a Verona il 2 marzo 1924 e morto a Milano il 20 dicembre 1991. Uno dei più [...] monologhi e le sue barzellette riempirono gli spettacoli divarietà. Di bell'aspetto e dal sorriso simpatico, C. ribalta italiana. Tornò successivamente a lavorare in teatro (anche in un singolare Finale di partita di S. Beckett, in coppia con Renato ...
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Marchesi, Marcello (propr. Marchesi Prestinari, Marcello)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e autore cinematografico, radiofonico, televisivo e teatrale, nato a Milano il 4 aprile 1912 e morto a S. Giovanni [...] Fellini e Ruggero Maccari. Dal 1938 cominciò a scrivere per il teatrodi rivista e nel 1939, con alcuni redattori del "Marc'Aurelio Sessanta con il personaggio, inventato per un varietà televisivo, del 'signore di mezza età'. Tra il 1951 e il 1952 ...
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Marinetti, Filippo Tommaso
Gianni Rondolino
Scrittore, poeta, autore drammatico, organizzatore culturale, nato ad Alessandria d'Egitto il 22 dicembre 1876 e morto a Bellagio il 2 dicembre 1944. Fra [...] sintetico', sia in alcuni suoi scritti programmatici, come il Manifesto tecnico della letteratura futurista (1912), il manifesto Il teatrodivarietà (1913), e La nuova religione-morale della velocità (1916). Nel 1916 partecipò al film Vita futurista ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] dei libertari, le belle idee per cui si muore ...». Successivi manifesti riguardano in particolare il teatrodivarietà quale ‘teatro dello stupore’, il ‘teatro sintetico’, le arti figurative, la scenografia, la musica, e poi ancora l’aeropoesia, l ...
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Attrice e autrice diteatro (Brooklyn 1892 - Los Angeles 1980). Sulle scene fin dall'età di 5 anni, poi stella del teatrodivarietà; scrisse sketch e commedie di successo (Sex, 1926, che le valse la prigione [...] proponendo un modello di donna disinibita, spiritosa e autoironica, capace di battute irresistibili, provocatoria, anche nei confronti della censura, in un'epoca di trionfante puritanesimo: Night after night (1932); I'm no angel ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...