Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] e alla caratterizzazione emotiva dei personaggi. Questi ultimi sembrano richiamare alla mente gli attori del teatro classico quale ad esempio la celebre fantesca intenta a filare sotto la scala nella scena con l’Annuncio a sant’Anna (cat. 17 ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] alla torsione, per cui è ideale nelle strutture architravate. Di consueto, sono in legno le travature di tetti e solai e spesso anche di scale geografici, a nord e a sud, si ricordano il teatro di Verona, età augustea, e l'anfiteatro di Lecce, ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Iran
Rémy Boucharlat
Anny Allara
Pierfrancesco Callieri
Caratteri generali
di Rémy Boucharlat
Prima della comparsa di una vera e propria architettura monumentale [...] legno. Il primo impiego su larga scala del mattone cotto si registra in Mesopotamia alla fine del III millennio e, poco teatri rinvenuti nella regione sono di epoca ellenistica. Oltre al presunto teatro di Susa e a quello di Babilonia, il teatro ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] qualità degli aiuti.
Assisi fu il teatro di un decisivo rinnovamento con l dello Spedale di S. Maria della Scala a Siena, nel 1335: purtroppo 1376, di Gregorio XI (1370-1378) non consentì alla città di riconquistare il suo ruolo egemone, in quanto ...
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Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] e teatro del potere, istituzione politica, complesso di strutture e di funzioni connesse al suo esercizio, alla sua conquista di molti beni e servizi, alle economie di scala ed esterne, alla definizione del concetto di bene pubblico e al suo ...
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NAVE (navis; ναῦς)
N. Alfieri
A. Tamburello
L. Lanciotti
A. Tamburello
SOMMARIO: 1. Preistoria; 2. Egitto; 3. Mesopotamia, Siria, Fenicia; 4. Grecia; 5. Italia preromana; 6. Roma; 7. Elenco dei principali [...] anche la lunga scala sul ponte era destinata alla manovra delle vele.
Se in questi vasi alla n. è nilotico: G. Guidi, in Africa Italiana, v, 1935, p. 407. I graffiti nel teatro di Sabratha (L. Turba, in Quaderni arch. della Libia, iii, 1954, p. ...
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GIAMBERTI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Vecchio
Paola Zampa
Arnaldo Bruschi
Nacque a Firenze all'inizio della seconda metà del Quattrocento da Francesco di Bartolo di Stefano di Giamberto.
Il [...] del cortile, ma registrano anche una scala e camere al piano superiore: al 22, 88 n. 30) a spostare la datazione del codice alla fine del XV secolo o ai primi anni del Cinquecento. L' triglifi, del tipo del teatro di Marcello (come quella del ...
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Vedi CIPRO dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CIPRO (Κύπρος Cyprus)
P. Bocci
G. Garbini
G. C. Susini
È l'isola posta più a E tra quelle del Mediterraneo orientale e si può considerare, da un punto di vista [...] probabilmente dedicato a Demetra e Kore, ed i resti di un piccolo teatro, oltre a tombe di età micenea e di età greco-fenicia ed angolare da cui parte una scala che porta ad una stanza, da cui si accede alla primitiva corte centrale. Nello stesso ...
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Surrealismo
Vicente Aguilera Cerni
di Vicente Aguilera Cerni
Surrealismo
sommario: 1. Genesi, natura e irradiazione del movimento. 2. Il surrealismo e l'arte. 3. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Genesi, [...] elementi incongruenti o fuori scala, i manichini o Donna sgozzata o Palazzo alle quattro del mattino - venne alla ribalta René Magritte, che sin dal 1923 conosceva la prima avventura del Signor Antipirina, in Teatro Dada, Torino 1969).
Tzara, Tr ...
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ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] marmorei di varie dimensioni, anche colossali come quello del Teatro di Marcello. Altri presumibili tipi di Z. sono un ridicolo vecchietto, sia che si accosti con una scalaalla finestra della casta sposa di Anfitrione, o goffamente ubriaco ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...