LUCCA
C. Baracchini
(lat. Luca)
Città della Toscana, capoluogo di provincia, situata al centro di una pianura alluvionale, compresa tra l'Appennino tosco-emiliano e il monte Pisano.La posizione e la [...] 2° secolo. Anche del teatro romano, dello stesso periodo, ai piani superiori, spesso serviti di scale di legno. In certi casi dovevano 1987, pp. 117-119; I. Belli Barsali, Lucca. Guida alla città, Lucca 1988(1953); A. Capitanio, Un libro di conti ...
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VITERBO
M.G. Bonelli
(Castrum Viterbii, Bitervo, Viterbio nei docc. medievali)
Città del Lazio, capoluogo di provincia, situata ai piedi dei monti Cimini.
Urbanistica
Il nucleo più antico della città [...] 1281, un centro di cultura internazionale, teatro di importanti eventi politici, tra cui con colonna centrale e scala su arco rampante ; T. Iazeolla, Il monumento funebre di Adriano V in S. Francesco alla Rocca a Viterbo, ivi, pp. 143-158; P. Belli, R ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] del potere comunale, e teatro di molte delle funzioni religiose legate alla vita politica della repubblica risultati di un'indagine, StArte, 1982, 44, pp. 45-56; G. Scalia, Tre iscrizioni e una facciata. Ancora sulla cattedrale di Pisa, SM, s. ...
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BENEDETTINI
B. Baroffio
Monaci seguaci di s. Benedetto che, vivendo in comunità, costituirono la prima vera e propria forma organizzata di vita monastica occidentale, basata sull'osservanza alla Regola. [...] di piccole dimensioni e comunicanti tramite una scala; esse furono poi ampliate: quella di (m. nel 735), da dove fu trasmessa alla Turingia e alla Baviera da s. Bonifacio (m. nel 754), sacro, che prelude al teatro medievale. Alcuni tropi dialogici ...
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VERONA
G. Valenzano
Città del Veneto, capoluogo di provincia, sita sulle rive dell'Adige, tra la pianura e il piede dei monti Lessini.La città, di origine romana, ha mantenuto l'impianto viario reticolato [...] decumano, e conserva resti cospicui quali il teatro, l'arena, l'arco dei Gavi, sec. 11° (Christe, 1978, p. 107) o alla prima metà del 12° (Arslan, 1943, pp. 59- , in La statua equestre di Cangrande I della Scala. Studi, ricerche, restauro, a cura di S ...
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PONTE
V. Galliazzo
Le strutture di attraversamento note con il nome generico di p. possono assumere forme, caratteristiche e aspetti molto diversi tra loro, offrendo la possibilità di essere indagate [...] 'Arno in età comunale: il p. Nuovo o alla Carraia (eretto nel 1220, ma pervenuto nella ricostruzione per ordine di Cangrande II della Scala, esso presenta due grosse pile pugni' e il p. di Mezzo a Pisa, teatro del gioco del p.).La committenza dei p. ...
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G. Bertelli Buquicchio
BENEVENTO (lat. Beneventum)
Città dell'Italia meridionale, capoluogo di una delle province interne della Campania parzialmente corrispondente all'antico Sannio. B. si estende sul [...] conservate, fino alla torre della Catena, un fortilizio costruito nel sec. 7° a presidio dell'area del teatro, dell'anfiteatro e anche sul finire dell'età longobarda avevano la scala in muratura all'esterno. Nell'Alto Medioevo testimonianze ...
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Paolo Soleri
Ecoarchitettura
Metamorfosi verdi
E se ci impegnassimo davvero?
di
1° febbraio
La Commissione Europea premia il progetto di edilizia residenziale sociale a basso impatto ambientale SHE [...] caffè al teatro, dalla biblioteca al giardino e così via.
Tutte le pagine dedicate alla descrizione di esterno. Tipiche zone cuscinetto sono verande e balconi vetrati, trombe di scala, scantinati, dispense e garage.
Sistemi solari attivi e passivi. - ...
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CORDOVA
A. Marcos Pous
A.M. Vicent Zaragoza
CÓRDOVA (lat. Patricia Corduba; arabo Qurṭuba; spagnolo Córdoba)
Città della Spagna situata nella regione dell'Andalusia, sulla riva destra del Guadalquivir. [...] (anfiteatro, teatro, templi) si iniziarono a costruire chiese, segno di una modesta ripresa edilizia già alla fine del verticale che rendeva le due parti, ciascuna provvista di una scala propria, indipendenti e non comunicanti. La facciata della sala ...
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Abbazia
Marina Righetti Tosti-Croce
Il termine a., che deriva dal lat. tardo abbatia (da abbas, -atis 'abate'), indica sia un monastero sui iuris, cioè autonomo, sufficiente a se stesso, che possiede [...] cui era collegato da una scala, era anch'esso un semplice rapporto musicale (Heitz, 1980) che si ritrova alla base, insieme con il concetto di modulo, dell a. di Inden (Kornelimünster), l'a. teatro delle assemblee che elaborarono le basi del Piano ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...